6 aprile 2019 - 12:00

Vestiti da Ss nel Giorno della Memoria, ci sono cinque indagati

Perquisizioni state eseguite dalle Digos di Bologna, Torino, Firenze, Verona, Lucca e Varese. Gli indagati hanno fra i 19 e i 56 anni e sono tutti italiani e ritenuti vicini ad ambienti di estrema destra

di Redazione online

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La foto che ritrae una delle persone vestite da Ss pubblicata dal consigliere regionale  Taruffi su facebook
La foto che ritrae una delle persone vestite da Ss pubblicata dal consigliere regionale Taruffi su facebook

BOLOGNA La Polizia ha fatto una serie di perquisizioni disposte dalla Procura di Bologna nei confronti di cinque persone, indagate per il reato di apologia di terrorismo o crimini contro l’umanità. Sono gli stessi che lo scorso 27 gennaio, ricorrenza della Giornata della Memoria, a Lizzano in Belvedere, Appennino bolognese, avevano organizzato una rievocazione storica indossando uniformi militari di foggia tedesca, risalenti al secondo conflitto mondiale, con fregi e mostrine proprie delle divise appartenenti alle Waffen SS.

Baionette e munizioni in cantina

Tre delle cinque persone indagate dalla Procura di Bologna per apologia di terrorismo o crimini contro l’umanità, in relazione alla rievocazione in stile nazista del 27 gennaio scorso nel Bolognese, dalle indagini della Polizia sarebbero risultate vicine a gruppi di estrema destra come Forza Nuova. Si tratta di due giovani di Lucca, di 19 e 21 anni, e di un 24enne di Verona. Quest’ultimo è stato denunciato per il possesso di armi e munizioni da guerra che aveva in cantina (sei cartucce inesplose per fucile e una bomba a mano inerte), mentre uno dei due toscani aveva precedenti per discriminazione razziale. Gli altri due indagati sono un trentenne che abita a Firenze e un uomo di 56 anni di Varese.

Materiale sequestro

L’attività di polizia giudiziaria, coordinata dal Pm Antonello Gustapane, ha permesso di sequestrare nelle case degli indagati diverse uniformi riproducenti quelle indossate dall’esercito nazista, tra le quali quelle utilizzate a Lizzano in Belvedere, nonché altri oggetti, come berretti, spille ed adesivi, con simboli nazisti (aquile, svastiche) e armi giocattolo, utilizzate in diverse rievocazioni storiche alle quali il gruppo ha partecipato.

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