9 maggio 2019 - 08:41

Esorcismi e letame contro la statua di Ontani, Vergato si ribella: «L’arte è sacra»

Il fauno delle polemiche nel mirino di sconosciuti. La denuncia del sindaco. Imbrattato anche il Comune. Giovedì un corteo a difesa dell’opera ma nella cittadina arriva anche il diacono Fabbri

di Redazione online

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Nuovi guai per la statua della discordia dell’artista Luigi Ontani nel Comune di Vergato. Nella notte tra mercoledì e giovedì qualcuno ha imbrattato l’opera con letame, proprio a poche ore dall’arrivo del diacono Davide Fabbri, membro della Milizia di San Michele Arcangelo, che ha intenzione di praticare un esorcismo riparatore contro quel fauno alla presenza, tra l’altro di Forza Nuova.

Il post indignato del sindaco

A dare notizia dell’atto vandalico, il sindaco di Vergato Massimo Gnudi che ha denunciato il suo sdegno contro gli imbrattatori in un lungo post sui social network. «Questa notte (giovedì notte, ndr) qualche delinquente oscurantista ha imbrattato di letame la fontana di Luigi Ontani e il Municipio comunale - si legge - Contiamo che gli inquirenti sappiano trovare gli autori di questo gesto vile e vigliacco, anche utilizzando le tecnologie di videosorveglianza. Avevamo paventato il rischio che chi semina odio poi raccoglie violenza, purtroppo ne abbiamo avuto conferma. A queste persone rispondiamo che non hanno offeso solo un’artista. Hanno offeso un’intera comunità. Ma Vergato non si lascerà intimidire». Gnudi difende la statua di Ontani, finita nell’occhio del ciclone per le spese di realizzazione e allestimento e, anche, per l’estetica. L’opera, per molti, è inadeguata al sito. Di contro, il sindaco sostiene tutta l’operazione e lo scorso 8 marzo, in pompa magna, ha inaugurato il fauno.

Volantini con citazioni bibliche

Gli autori del raid vandalico hanno anche lasciato alcuni volantini dal titolo: «Contro la vostra arte degenerata e la vostra anima dannata». Il messaggio scritto sui fogli, dai toni quasi apocalittici, contiene citazioni bibliche e attribuisce l’imbrattamento del monumento con il letame ai «soldati di Cristo che manifestano il loro sdegno», oltre a criticare apertamente l’artista «avvezzo a esprimesi - si legge - in maniera raccapricciante e degenerata». Sul raid notturno hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia di Vergato, che hanno già acquisito i filmati di varie telecamere di sorveglianza, pubbliche e private. Gli investigatori stanno vagliando varie piste, che portano anche lontano dalla cittadina dell’Appennino bolognese. A quanto si apprende sono «sulla buona strada» per arrivare a identificare chi ha compiuto l’imbrattamento della fontana e del municipio, con un intento probabilmente provocatorio.

Il corteo silenzioso

«Giovedì alle 18 un corteo silenzioso dalla piazza Capitani della Montagna si muoverà verso la stazione per chiedere di mettere giù le mani dal nostro patrimonio artistico - continua il primo cittadino di Vergato - Invitiamo a partecipare tutti quelli che hanno a cuore la libertà di espressione. Qualunque sia l’orientamento politico o religioso o il gusto personale artistico, invitiamo tutti ad una risposta civile. Non stiamo difendendo solo l’arte, stiamo difendendo la democrazia».

La condanna del sindaco metropolitano

«Nel 2019 non credo possano accadere cose del genere. I surreali attacchi di questi giorni all’opera d’arte inaugurata a Vergato nelle scorse settimane hanno, purtroppo prevedibilmente, portato al gesto di questa notte. Sono vicino al sindaco Gnudi e alla comunità di Vergato - commenta il sindaco metropolitano e di Bologna Virginio Merola - Spero che il responsabile del gesto ignorante venga individuato grazie alle telecamere di sorveglianza e spero che questo pomeriggio alle 18 siano in tanti al “corteo silenzioso” organizzato dal sindaco Gnudi per chiedere di mettere giù le mani dal nostro patrimonio artistico».

L’esorcismo

Nella mattinata di giovedì a Vergato è arrivato anche l’esorcista Davide Fabbri da Rimini, contro il fauno di Ontani. Momenti di tensione per le proteste contro la presenza del diacono, vicino ai movimenti neofascisti tanto da essere condannato nel settembre 2018 a sei mesi per apologia di fascismo.

Lo sdegno di Vergato Arte

«Sono atti totalmente violenti e sono contrari al principio democratico della libertà di espressione». Così Giuditta Uliani, presidente dell’Associazione Vergato Arte e Cultura, realtà che ha anche raccolto i fondi per la realizzazione della scultura di Luigi Ontani finita al centro delle polemiche, ha commentato l’atto vandalico che ha danneggiato la porta del Comune e il monumento realizzato per la comunità dell’Appennino bolognese dal maestro originario del paese.

Anpi: «Rigurgiti fascisti preoccupanti»

«Oggi questi autoproclamatisi difensori della tradizione cattolica» sono solo «penosamente ridicoli», questi «rigurgiti neofascisti destano preoccupazione. Le derive di destra si contrastano con la cultura e lo studio della storia e della storia dell’arte». Interviene così Anna Cocchi, presidente dell’Anpi di Bologna, commentando le polemiche sulla fontana scolpita da Luigi Ontani e posizionata davanti alla Stazione di Vergato, sulle montagne bolognesi. Nel giorno in cui il monumento dedicato al fiume Reno è stato vandalizzato, Cocchi ripercorre le diverse posizioni contrarie all’opera, da quella di Casapound i cui attivisti «scandalizzati dalla virilità della statua - ha affermato - minacciano di coprirla con una colata di cemento», a quella del senatore leghista Simone Pillon, fino al rito esorcista della mattinata. «Ho già avuto modo di dire che viviamo in tempi davvero duri. Magari potrebbe aiutarli sapere - ha concluso la presidente dell’Anpi rivolgendosi ai detrattori dell’opera - che anche gli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina furono coperti con delle mutande, ma era il 1564. Non dobbiamo meravigliarci: i nazisti e i loro alleati fascisti sono sempre stati abituati a bruciare i libri, a distruggere quadri e monumenti. Hanno sempre odiato la cultura oltre che la libertà».

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