14 agosto 2022 - 23:27

Matteo Incerti è morto: da giornalista aveva lavorato con il M5s e raccontò la storia del soldato Adler. La preghiera di Grillo

Matteo Incerti, giornalista e scrittore aveva 50 anni e ha avuto un malore in Canada. Attivista pentastellato della prima ora, faceva parte dello staff al Senato e fece incontrare il soldato americano e i «bambini» di Monterenzio

di Andrea Melli

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A sinistra Matteo Incerti e a destra il soldato Adler
A sinistra Matteo Incerti e a destra il soldato Adler

Un malore improvviso, in Ontario in Canada dove da tempo programmava di andare per presentare il suo libro «I pellerossa che liberarono l’Italia», diventato anche un docufilm per la televisione di Stato canadese. Matteo Incerti, 50 anni, giornalista e storico reggiano, è morto all’improvviso domenica 14 agosto. L’annuncio della sua morte ha provocato un cordoglio generale e bipartisan nel mondo della politica.

La carriera e l’impegno con il M5s da attivista e giornalista

Sportivo, appassionato di trekking sul nostro Appennino, pioniere del football americano nella sua Reggio, amico di Beppe Grillo, è stato anche tra i primi attivisti di quello che poi è diventato il Movimento 5 Stelle. Era uno dei giornalisti dello staff dei 5 Stelle al Senato, e nella legislatura precedente aveva lavorato per lo stesso gruppo parlamentare alla Camera.

La storia del soldato Adler

Era arrivato in Canada da qualche giorno, dove sarebbe stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. Qualche anno fa fu il protagonista di una vicenda di cui si parlò molto, sia in Europa, sia negli Stati Uniti: la storia del soldato americano Martin Adler che, durante la guerra, scattò una foto a tre bambini di Monterenzio sull’Appennino bolognese. Grazie anche alla mediazione di Incerti Adler riuscì a rintracciarli, poi ad incontrarli: Incerti sulla vicenda aveva scritto il libro «I bambini del soldato Martin». Il suo ultimo libro raccontava la storia di un gruppo di volontari delle tribù native americane del Canada che si arruolarono come volontari durante la guerra e molti di loro caddero nel nostro paese.

Il dolore della figlia di Adler

«Il mio cuore è spezzato. Era mio amico, era mio fratello, era mio confidente. Con le sue storie ha sparso per il mondo tanta felicità. Ha regalato a mio padre un dono che non potrò mai ripagare. Non capirò mai perché sia stato portato via così presto: riposa in pace caro Matteo, ti voglio bene». Così, in un commento ad un post su Facebook, Rachelle Shelley Adler Donley, la figlia del soldato Martin Adler, ricorda il giornalista e storico, Matteo Incerti, scomparso ieri a all’età di 50 anni mentre si trovava in Canada dove stava presentando il suo libro `I pellerossa che liberarono l’Italia´.

La preghiera di Beppe Grillo: «Dio, tienilo lì con te»

«Il consiglio a Dio: tienilo, tienilo lì, rallegrerà tutta la tua comunità. Ciao Matteo!». Così Beppe Grillo chiude il messaggio dedicato a Matteo Incerti, attivista del M5s in Emilia scomparso ieri, Su Facebook il fondatore del Movimento pubblica una foto insieme a Incerti, entrambi con la stessa maglietta e una bandiera dei 5S alle spalle. E scrive: «Dio, mi raccomando, quando ti si presenterà davanti tienilo a freno. È un vulcano di battute, di risate, di idee. Ero sempre a dire: fermati, fermati, sei troppo esuberante! E soprattutto che non si presenti senza il suo parmigiano reggiano, come faceva con me al casello di Modena nord, uscivo dal casello e lui era lì che mi aspettava, sembravamo due corrieri della droga, lui che spacciava parmigiano, me lo metteva in macchina, mi abbracciava e mi salutava. Mi mancherai, mi mancheranno quelle soste al casello di Modena e mi mancheranno le tue idee bellissime, come il soldato Adler»

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