26 gennaio 2019 - 18:40

La Giornata della Memoria

Il ricordo di Bologna. Al Memoriale della Shoah i volti dei deportati che non tornarono

di Piero Di Domenico

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A Netanya, in Israele, c’è una rotonda con il monumento di una nave, il Pentcho, un vecchio battello fluviale di Bratislava che costituì l’unica possibilità di salvezza per 520 ebrei, cechi, slovacchi e polacchi, tra i quali cento internati a Buchenwald, in fuga dall’Europa verso la Palestina. Un viaggio rischioso lungo il Danubio nel 1940, guidato da un ex comandante di sottomarini russo e sfociato in mare aperto, tra mille stenti, fino a un naufragio che li portò nell’Egeo, all’epoca sotto il controllo italiano. Dove la tragedia venne evitata grazie anche al ruolo della Marina Militare Italiana, che li trasse in salvo inviandoli in seguito al campo per ebrei stranieri di Ferramonti di Tarsia, in Calabria, dove gran parte di loro riuscì a salvarsi. Una vicenda raccontata dal documentarista emiliano Stefano Cattini nel film Pentcho.

La mostra

Una pagina di umanità non a caso collocata in apertura delle iniziative bolognesi del fine settimana per il «Giorno della Memoria» che si celebra domenica. Iniziative quest’anno incentrate sulle leggi razziali. A partire dalla mostra «1938 La storia», sulle leggi fasciste per la «difesa della razza», inaugurata venerdì nel Museo Ebraico di via Valdonica 1/5. Il percorso racconta la tragica storia della legislazione antiebraica fascista, dalla sua preparazione mediante una biennale campagna propagandistica alla schedatura della popolazione ebraica presente attraverso un censimento su basi razziste e ai primi decreti legge antiebraici, che colpirono il mondo della scuola, delle università e gli ebrei stranieri. Tra foto, giornali, filmati e documenti, grande spazio sarà poi riservato all’applicazione delle leggi nei settori del lavoro, dell’istruzione e della cultura, così come all’internamento e al lavoro coatto.

Il libro

Domenica lo storico Claudio Vercelli presenterà alle 16, al Meb, il suo libro 1938. Francamente razzisti. Le leggi razziali in Italia. Una ricostruzione del progetto politico del razzismo di Stato, che ricorda come «la discriminazione di migliaia di donne e uomini indifesi si alimentò della volontaria compartecipazione di un gran numero di corresponsabili». Senza di loro, ricorda Vercelli, ben poco si sarebbe potuto fare. E una parte dell’Italia, non solo quella fascista, vi concorse in maniera diretta o indiretta. Domenica mattina dalle 9 è inoltre prevista la deposizione di corone alle varie lapidi che ricordano i deportati e le tante vittime, zingari, omosessuali ed ebrei.

Le altre iniziative

Sempre domenica vari spettacoli, alle 11 danza nel Foyer del Comunale e alle 19 La notte del Teatro delle Ariette, ispirato al romanzo autobiografico di Elie Wiesel, all’Auditorium DamsLab. In serata al cinema Lumière il film1938 Diversidi Giorgio Treves, ancora sulle leggi razziali. Numerose anche le iniziative messe in campo dai comuni della cintura bolognese: il programma completo è su www.cittametropolitana.bo.it. La giornata di domenica vedrà anche, alle 17,30, l’inaugurazione di un’installazione di videomapping che animerà il Memoriale della Shoah, nei pressi della Stazione, con immagini, volti e nomi dei 400 deportati della regione che non tornarono più indietro. Lunedì, infine, nella Sinagoga di via Finzi, verrà presentato il volume Barbarie sotto le Due torri, in cui Lucio Pardo rievoca come la tragedia della «difesa della razza» si sia abbattuta anche su una città come Bologna, dove pure la comunità ebraica appariva ampiamente inserita.

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