14 novembre 2018 - 10:52

Fico in Cina, c’è la prima firma

Siglato un pre-accordo con il fondo River Side che vuole replicare la formula bolognese

di Beppe Persichella

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Fico compie un anno e c’è chi vuole adottarne l’idea di fondo. Il progetto dello strano duo – l’agronomo, docente universitario e inventore del Last minute market Andrea Segrè e l’imprenditore piemontese Oscar Farinetti – piace alla Cina. Ma a quanto riporta Il Sole 24 Ore si tratta di qualcosa di più di un semplice innamoramento, poiché il percorso per esportare in Estremo Oriente un mega parco dell’agroalimentare e del cibo italiano è già stato avviato.

L’agreement

La scorsa settimana è stato siglato il «Non disclosure agreement» con l’investitore cinese River Side. Per ora, bocche cucite in casa Fico, anche se qualche dettaglio verrà molto probabilmente spiegato già questa mattina durante l’incontro pensato per fare il punto su questo primo anno di attività di Eatalyworld e anche per annunciare tutti gli appuntamenti per celebrare il primo compleanno, in programma da oggi al 18 novembre. Quel che si sa, per il momento, è che l’interesse del fondo cinese riguarda un parco tematico molto simile a quello bolognese ma più piccolo di Eatalyworld di circa la metà (in questa fase si ragiona su 50 mila metri quadri). Ma è lo spirito di fondo di Fico che sta convincendo i cinesi: da una parte un grande centro commerciale di cibo italiano strutturato non come i classici ipermercati, e dall’altra la componente didattica (incluso il capitolo delle filiere di origine dei prodotti).

Il confronto con l’Ad

Insomma, a breve Fico potrebbe davvero sbarcare all’estero ed infatti proprio delle sue prospettive future si discuterà oggi al parco agroalimentare con l’amministratore delegato di Fico Eataly World Tiziana Primori, lo stesso Segrè, il direttore generale del Caab Alessandro Bonfiglioli e il direttore generale di Prelioso Andrea Cornetti (non è prevista invece la presenza Farinetti). Lo sguardo internazionale di Fico è confermato anche dal doppio intervento in programma, quello di Phil Kafarakis e di Daniel W.Dowe, rispettivamente presidente e chairman di Specialty Food Association, l’ente che promuove Fancy Food New York, la più importante fiera agroalimentare del mondo. Sono previsti anche due collegamenti, uno da Roma con il direttore generale per la Promozione del sistema Paese Vincenzo De Luca e l’altro da Pechino con Ettore Francesco Sequi, l’ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese. Chissà che non tocchi proprio a lui raccontare l’interessamento dei cinesi verso il parco agroalimentare bolognese.

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