14 aprile 2018 - 17:56

Modena, sterco contro casa Kyenge. Il Pd: «Gesto intimidatorio»

Blitz xenofobo nel cortile dell’abitazione dell’ex ministro. Il partito: «Clima di odio sociale alimentato dai social che ora tracima nella realtà»

di Redazione online

shadow

Ce’cile Kyenge
Ce’cile Kyenge

MODENA - Blitz xenofobo la notte tra venerdì e sabato nella casa dell’europarlamentare modenese del Pd Ce’cile Kyenge. Ignoti si sono introdotti nel cortile della sua abitazione, vandalizzandone le pareti e imbrattandola con escrementi. «Si tratta chiaramente di un gesto intimidatorio nei confronti del lavoro di Ce’cile e di disprezzo dei valori di integrazione e inclusione che, prima come ministro e ora come europarlamentare, continua a difendere con convinzione e capacità», evidenzia in una nota il segretario provinciale pd Davide Fava manifestando la solidarietà del partito all’ex ministro.

«Clima di odio sociale»

Continua il segretario dem: «Il clima di odio sociale, prevalentemente alimentato sui social media, ora sta, purtroppo, tracimando anche nella realtà quotidiana, forse rafforzato dalla vittoria alle elezioni politiche di forze che, non di rado, hanno assunto posizioni dichiaratamente razziste e xenofobe». Aggiunge quindi Fava: «Confermiamo la nostra fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura nell’auspicio che riescano al più presto, e senza indugio, a individuare e punire i responsabili di un atto così vile e odioso». Esprime vicinanza a Kyenge, intanto, Piero Fassino: «Ogni atto razzista indica la miseria umana e l’abisso morale di chi lo compie. Piena solidarieta’ e vicinanza per Ce’cile Kyenge vittima di atti vandalici per il suo impegno a favore della convivenza e della integrazione multiculturale». Sulla stessa linea la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, la dem Simonetta Saliera: «Sono vicina a Ce’cile Kyenge e condanno il grave atto vandalico e intimidatorio di cui e’ stata vittima. Violenza, discriminazioni, intimidazioni sono crimini che non possono trovare spazio nella nostra societa’».

© RIPRODUZIONE RISERVATA