15 dicembre 2018 - 09:05

Il decreto Salvini sotto esame, gli studenti del Minghetti interrogano i politici

Assemblea affollata al liceo. Assente il consigliere grillino Bugani

di Daniela Corneo

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Un momento della discussione tenutasi al liceo classico Minghetti
Un momento della discussione tenutasi al liceo classico Minghetti

I nodi irrisolti dell’immigrazione e il decreto Salvini; luci e ombre del decreto dignità; i dubbi sul recupero dei beni confiscati alla mafia; il taglio ai fondi per la ricerca. Un pezzo alla volta gli studenti del liceo classico Minghetti ieri hanno scandagliato in profondità le novità introdotte dal governo gialloverde. Documentati, seri, addirittura severi a tratti, gli studenti non hanno risparmiato critiche e domande pungenti ai politici che avevano invitato per l’assemblea scolastica. «Rispettate i tempi che avete per parlare, per favore», si sono sentiti ripetere spesso i consiglieri dai due studenti-moderatori. Nell’auditorium gremito non è volata una mosca per due ore fitte.

La discussione

La discussione sul decreto Salvini al Minghetti aveva già fatto parlare di sé un mese fa, quando il laboratorio pomeridiano con i migranti condotto da esperti d’immigrazione, inserito nel piano dell’offerta formativa, era diventato un caso politico nazionale con il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami che avvisò addirittura il ministero dell’Istruzione dell’evento per lui troppo «politicizzato». «È invitato anche lei», rispose con proverbiale aplomb il preside del liceo di via Nazario Sauro, Fabio Gambetti. E ieri gli studenti sono tornati all’attacco. Durante l’assemblea d’istituto hanno messo in calendario un appuntamento dal titolo inequivocabile: «Politici a scuola, discutiamo le politiche del governo gialloverde». Invitati, si legge sul programma della giornata indirizzato a studenti, insegnanti, famiglie su carta intestata del liceo, i consiglieri comunali Massimo Bugani del Movimento 5 stelle, Marco Lisei di Forza Italia, Claudio Mazzanti del Pd e Paola Francesca Scarano della Lega. Tutti presenti, ieri mattina, tranne il grillino Bugani; al suo posto c’era un consigliere dell’M5s del quartiere Borgo-Reno, Andrea Billi.

Le politiche governative

Dopo le domande sugli inizi in politica e sul ruolo in consiglio comunale degli eletti, gli studenti sono entrati nel cuore delle politiche del governo Lega-M5s. «Il Sole24Ore stima un calo di 8mila posti di lavoro all’anno a causa del decreto dignità: diteci cosa pensate del mercato del lavoro e del decreto». Ciascun politico ha dato la risposta, rispecchiando la linea del proprio partito. L’applauso, alla fine, se l’è preso il dem Mazzanti. Ma gli studenti non si sono accontentati: «Ma come fa un Paese come il nostro a svilupparsi e a recuperare dignità, se si tagliano i fondi per la ricerca?» hanno incalzato i liceali. Che vogliono risposte per il proprio futuro. Leggono, si informano, si preoccupano, e infondo sperano che quando toccherà a loro affacciarsi al mondo del lavoro qualcosa sia cambiato.

Il focus sul Decreto Salvini

Quindi ecco il momento della discussione sul decreto Salvini. I due moderatori ne hanno illustrato all’assemblea i contenuti principali, soffermandosi su quelli relativi all’immigrazione. Il dibattito tra i politici a questo punto si è scaldato. Con l’M5S che ha individuato nella mancanza di una politica dei flussi il vero problema. Lega e Forza Italia hanno ovviamente difeso la stretta sull’immigrazione e il Pd ha strappato un altro applauso quando Mazzanti ha attaccato il governo gialloverde «che promette rimpatri senza poi dare davvero seguito alle promesse». Due ore d’attenzione, una platea gremita di adolescenti informati, la politica sotto la lente d’ingrandimento, l’attualità seguita con passione: la buona scuola ieri era in via Nazario Sauro.

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