5 giugno 2018 - 09:18

Salvini e la campagna d’Emilia: «Vinciamo e facciamo la storia»

La lunga corsa del leader della Lega dal 2014 alla sfida a Imola, con un occhio alle Regionali dell’anno prossimo

di Olivio Romanini

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BOLOGNA - Il Capitano, come lo chiamano i suoi, è costretto a marcare visita ad Imola dove era atteso per mercoledì sera. La città che ha sempre votato a sinistra lo aspettava, ma con ogni probabilità il leader della Lega Matteo Salvini non ce la farà ad esserci. «Non ho ancora una risposta per chi mi chiede se ce la farò a venire a Imola — spiega il leader della Lega Matteo Salvini, vicepremier e nuovo ministro dell’Interno — spero proprio di farcela ma onestamente è complicato perché ci dovrebbe essere la fiducia per il governo. Sto cercando di controllare e di incrociare le agende, spero di farcela, ma è difficile».

«Imola rappresenterebbe una vittoria storica»

Anche dal suo ufficio stampa confermano che probabilmente da qui a domenica riuscirà a fare un blitz in Puglia, ma che difficilmente ce la farà ad arrivare fino a Imola. L’ossessione politica di prendersi l’Emilia, però, Salvini ce l’ha sempre avuta. Non tanto perché la sua prima lista si chiamava Comunisti Padani o per la voglia di cacciare i centri sociali con i quali, lui che all’inizio della sua parabola politica frequentava il Leoncavallo, aveva avuto rapporti burrascosi. Ma per un’idea semplice che è alla base del sovvertimento elettorale delle ultime elezioni e cioè la consapevolezza che con i deboli e con i perdenti della globalizzazione ci parlava meglio lui che gli eredi del Pci. Ecco perché ci tiene moltissimo a prendersi la città del Santerno. «Conto davvero di riuscire a vincere a Imola — ha detto ieri al Corriere di Bologna tra una telefonata e l’altra — anche perché vincere qui rappresenterebbe per noi una vittoria storica». Non c’è dubbio che abbia ragione, perché dal Dopoguerra in poi all’ombra della Rocca Sforzesca ha sempre governato il centrosinistra.

La Lega e la campagna partita nel 2014

La lenta e inesorabile campagna della Lega è partita nel 2014, quando Salvini candidò il sindaco di Bondeno Alan Fabbri contro Stefano Bonaccini al grido «ci prenderemo l’Emilia». Le cose non andarono bene, ma ci fu il primo campanello d’allarme per la classe dirigente del Pd visto il record negativo dell’affluenza. Ma Salvini ci ha riprovato soprattutto due anni fa, quando ha tentato di prendersi Bologna, facendo il diavolo a quattro, cercando di andare in piazza Verdi, scontrandosi con i centri sociali, prendendosi le contestazioni in piazza Maggiore e così via. La sua candidata Lucia Borgonzoni fu sconfitta dal sindaco Virginio Merola al secondo turno e l’impresa non riuscì, ma Salvini ha continuato la sua lenta avanzata nel tessuto emiliano. Nel suo ultimo appuntamento a Bologna per la campagna elettorale del 4 marzo scorso non usò giri di parole: «Tornerò in città da premier, faremo una bella passeggiata in piazza Verdi, Bologna non è rappresentata da quei 100 devoti ai disordini dei collettivi che mi contestano». Non è andata proprio come voleva, ma ci siamo andati vicino visto che oggi è vicepremier e ministro dell’Interno.

L’asse con il M5S e la partita aperta alle Regionali

Ma nella marcia di conquista del tessuto bolognese ed emiliano Salvini finora non aveva sponde, ora invece ne ha una importante nel Movimento Cinque Stelle. Tanto per capirci, se l’asse tra grillini e leghisti fosse già stato in campo due anni fa al secondo turno il sindaco Pd Virginio Merola avrebbe rischiato davvero grosso. Vero è che in questa terra l’elettorato del Movimento Cinque Stelle viene soprattutto dalla sinistra, ma è evidente che la partita del prossimo anno, quella delle elezioni regionali, è ora davvero aperta. Si gioca su un turno unico e questo favorisce il centrosinistra a meno di un’alleanza Lega-Cinque Stelle fin dal primo turno. Ma di sicuro la felpa con scritto «Emilia» di Matteo Salvini potrebbe tornare di moda.

AGGIORNAMENTO: Martedì in tarda mattinata arriva la conferma che Salvini non riuscirà a venire a Imola mercoledì: «Purtroppo, per sopraggiunti impegni istituzionali - fa sapere il segretario della Lega romagnola Jacopo Morrone - il nostro segretario federale Matteo Salvini non potrà partecipare all’incontro pubblico previsto per domani sera alle 21 in piazza a Imola. La serata è stata rimandata. Salvini ha già dato la propria disponibilità a fare un passaggio a Imola nelle prossime settimane in vista anche di un eventuale ballottaggio».

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