BOLOGNA — «Di questo dobbiamo occuparci. Reagire ad un Governo di incapaci, sovranisti e autoritari che aspetta le elezioni europee per dare una botta finale all’Europa. Le elezioni di Bonaccini, che sicuramente rimarrà e si candiderà a novembre, sono subordinate alla consapevolezza del Pd che questo è il punto sul quale lavorare». Lo ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola, rispondendo ad una domanda sulla situazione del Pd in Emilia-Romagna. Secondo Merola, «ha usato parole di buon senso il segretario regionale» Paolo Calvano, quando ha parlato di Pd del Nord: «Coordinamento tra il Nord significa coordinamento tra le città. Che un partito aiuti i sindaci ad aiutarsi tra di loro nella prospettiva europea è sicuramente la strada che dobbiamo imboccare con un partito autenticamente federato. Occorre poi «allargare il Pd a una forza molto più larga, senza distruggere nulla ma rinnovando tutto con radicalità». Mentre «sarebbe un errore fare le primarie sui nomi per il segretario regionale: mi auguro che si comprenda di non fare il congresso regionale ma una sana conferenza programmatica dove discutere di come reagire alla destra imperante sulla base di una proposta centrosinistra capace di parlare ai cittadini». Il congresso regionale avrebbe senso farlo «se si stabilisse la data di quello nazionale».