2 agosto 2018 - 14:58

Livorno, striscione contro Pd,
Lega e M5S: carica e tafferugli
Nogarin: reazione spropositata

Tensione tra polizia e antagonisti la notte scorsa a«Effetto Venezia». Il vicario del questore ha riportato la frattura del polso mentre altri 4 poliziotti sono ricorsi alle cure per contusioni varie. L’attacco del sindaco

Foto Simone Lanari Foto Simone Lanari
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LIVORNO - Tensione tra polizia e antagonisti la notte scorsa a Livorno, culminata in una carica da parte dei poliziotti nei confronti dei militanti che avevano esposto sulla facciata di un palazzo uno striscione contro il Pd, la Lega e il M5s. Nei tafferugli, sostiene la questura, il vicario del questore ha riportato la frattura del polso mentre altri 4 poliziotti sono ricorsi alle cure per contusioni varie.

Stando alla ricostruzione della Polizia, il tutto sarebbe avvenuto attorno all’una quando il centinaio di antagonisti si sono nuovamente opposti alla richiesta di rimuovere lo striscione, lungo 30 metri e con scritto: «Effetto Pd e Lega-Stelle, 11 aggressioni in 50 giorni: il vostro razzismo è emergenza. Il vero cambiamento: casa, lavoro e reddito per tutti. Lega illegale’». A quel punto i poliziotti hanno provveduto alla rimozione. Gli antagonisti, sostiene ancora la questura, «hanno posto in essere un atteggiamento piuttosto ostile, tendente ad ostacolare l’opera di rimozione: ne nasceva un contatto fisico con le forze di polizia che rispondevano con un leggero intervento di alleggerimento».

Già nella serata di ieri, spiega ancora la polizia, era stato chiesto di rimuovere lo striscione, affisso intorno alle 20, poco prima che si svolgesse la cerimonia di apertura di Effetto Venezia, tradizionale appuntamento estivo di Livorno, in piazza del luogo Pio, non lontano dagli Scali del Refugio. Dopo più «tentativi di persuasione» andati a vuoto, sarebbe stato deciso di soprassedere anche in considerazione delle tante persone in strada per la festa. Poi alle una, terminata la festa di apertura di Effetto Venezia, nuovo invito, e nuovo rifiuto, a rimuovere lo striscione a cui sono seguiti attimi di tensione, con la carica di alleggerimento e i tafferugli.

L’attacco di Nogarin: reazione della polizia spropositata

«Ciò che è accaduto ieri notte nei pressi del palazzo del Rifugio è semplicemente inaccettabile - dice il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin- È il frutto a mio avviso di un concorso di colpa in cui non c’è nessuno esente da responsabilità e su questo voglio essere molto chiaro: Effetto Venezia è una grande manifestazione di gioia e orgoglio cittadino e non deve essere permesso a nessuno di rovinarla, trasformando una serata piacevole per famiglie, bambini e cittadini comuni, in un momento di guerriglia urbana. Io ho difeso, difendo e difenderò sempre il diritto di ciascuno a esprimere le proprie convinzioni politiche e non soltanto. Ogni forma di manifestazione del pensiero critico, dal mio punto di vista, va tutelata e garantita. Io non solo non mi sarei mai sognato di chiedere un intervento delle forze dell’ordine dopo l’esposizione di uno striscione antigovernativo sulla facciata di un palazzo, ma sarei felice di vedere uguale determinazione nel contrasto allo spaccio e alla criminalità in alcuni quartieri. Quella di ieri, tra l’altro, è stata una manifestazione di dissenso ampiamente prevista, che non può e non deve spaventare nessuno, tantomeno una città profondamente antifascista e antirazzista quale è Livorno. Ieri però non ci si è limitati a manifestare il proprio pensiero. Non è stata l’esposizione di questo striscione a scatenare la reazione - spropositata e fuori misura, lo dico sin da ora - delle forze dell’ordine. E’ stato un episodio accaduto a notte fonda: il ferimento di una agente della polizia di stato, cui va la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, cui hanno rotto un polso durante un diverbio sotto il palazzo del Rifugio. Diverbio nato dalla volontà degli occupanti di affiggere un nuovo striscione dai contenuti più “offensivi”. Una forzatura che la Questura ha giudicato inaccettabile e per la quale ha chiesto un passo indietro. Che non è stato fatto. A quel punto si è scatenata una colluttazione, di cui ha fatto le spese questa agente, dopodiché sono partite le cariche che hanno travolto persone disarmate. E questo non deve accadere. Come se non bastasse sono stati danneggiati i gazebo di alcune associazioni di volontariato. Tutto questo non sta né in cielo né in terra. La violenza è sempre da condannare e lo è in maniera ancora maggiore quando si verifica all’interno di una manifestazione super partecipata come Effetto Venezia. Questo Comune, infatti, spende migliaia di euro per i piani di safety imposti dal capo della polizia lo scorso anno dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino. Mi pare assurdo vanificare tutto questo lavoro permettendo che scoppino tafferugli vergognosi come quelli cui abbiamo assistito ieri notte. Spero che tutti quanti, istituzioni e cittadini, si facciano un bell’esame di coscienza. Nessuno è innocente al 100% in questa storia. Purtroppo a fare le spese di scelte sbagliate, alla fine, come sempre, sono i cittadini inermi».

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