11 luglio 2018 - 16:19

Carrara, operaio muore travolto
da un blocco di marmo

Luca Savio aveva 37 anni, lascia la moglie e un figlio in tenera età. Aveva un contratto di sei giorni. Proclamato il lutto cittadino

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CARRARA - Un operaio è morto in un deposito di marmi a Marina di Carrara. L’uomo è stato colpito da un blocco di marmo che era già stato scaricato e posizionato. L’operaio è un dipendente di una ditta di autogru, si chiamava Luca Savio e aveva 37 anni. Lascia la moglie e un figlio in tenera età. Carabinieri e tecnici dell’Asl stanno conducendo le indagini per ricostruire la dinamica della tragedia. L’area dove si è verificato l’incidente mortale è stata sequestrata. Sembra che l’uomo si trovasse vicino a un blocco già posizionato sul terreno. Per cause da chiarire l’informe di marmo si è mosso e ha colpito l’operaio al torace. Inutili sono stati i soccorsi. Per quasi mezz’ora i soccorritori hanno cercato di rianimarlo ma inutilmente. Molte cave, in segno di lutto, hanno subito sospeso il lavoro.

«Un contratto di sei giorni»

«L’operaio aveva un contratto firmato il 6 luglio, ma aveva iniziato a lavorare il 9 luglio, e «della durata di soli 6 giorni. Un giovane lavoratore ha perso la vita per un contratto di lavoro di soli 6 giorni». È quanto sostiene la segreteria della Cgil di Massa Carrara dopo la morte di Savio in un deposito marmi di Marina di Carrara, ricordando che solo due mesi fa c’era stato nella zona un altro infortunio mortale.

Le reazioni

Sull’incidente in Toscana è intervenuto anche il presidente della Cei Gualtiero Bassetti: «Purtroppo, nonostante le grandi grida e le grandi promesse, io stesso ho constatato che in certi ambienti di lavoro, perché le giro le fabbriche, e prima le giravo ancora di più, spesso mancano gli elementi essenziali della garanzia». E il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sottolinea: «siamo di fronte agli effetti inaccettabili di una precarietà e di un mercato del lavoro che consentono l’eccessiva frammentazione di mansioni e carichi insostenibili di lavoro». «Quello che sta pagando il mondo del marmo in termini di vite umane è un prezzo troppo alto, insostenibile per qualsiasi città che si voglia definire civile». Queste le parole di Francesco De Pasquale, sindaco di Carrara (Massa Carrara).

Il lutto cittadino

Savio è la seconda vittima in due mesi nel settore lapideo di Carrara, l’11 maggio aveva perso la vita un cavatore 58enne a Fantiscritti. A seguito dell’infortunio la Giunta comunale ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata di domani: a Palazzo civico saranno esposte le bandiere a mezz’asta in segno di lutto e vicinanza alla famiglia. Sul luogo della tragedia si sono recati il vicesindaco Matteo Martinelli e il presidente del Consiglio Comunale Michele Palma, che sono in contatto costante con il primo cittadino, che si trova all’estero. «E’ una vicenda straziante - afferma Martinelli -, il primo pensiero va ai famigliari di questo giovane padre. Non possiamo però trascurare che la vicenda professionale di questo operaio è una drammatica rappresentazione delle tante difficoltà che caratterizzano oggi il mondo dell’occupazione. La vittima era infatti un lavoratore precario». «Oggi - aggiunge Palma - prima che un operaio perdiamo un uomo, un papà, un marito. Domani comunque sarà necessaria una approfondita riflessione sul fatto che questa persona aveva una condizione occupazionale altamente precaria. Intanto piangiamo la perdita di un giovane uomo, un lutto nel quale tutta la comunità si immedesima, stringendosi attorno alla sua famiglia».

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