28 settembre 2018 - 09:30

Livorno, la confessione?
Si prenota via Facebook

La diocesi di Livorno ha lanciato la prima parrocchia-web, per cercare di riempire quelle vere

di Giacomo Salvini

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LIVORNO Prenotare una confessione, parlare direttamente con i sacerdoti e partecipare ai gruppi di preghiera delle comunità parrocchiali. Tutto rigorosamente via social network e in particolare via Facebook. L’idea originale è venuta al vescovo di Livorno Simone Giusti che ha pensato a questa nuova strategia social per riportare i livornesi nelle parrocchie della città. «In questi mesi molti cittadini ci hanno chiesto di poter incontrare un sacerdote, di risolvere un loro problema personale o semplicemente di potersi sposare — spiega il vescovo Giusti — Una volta il cittadino si incontrava vis à vis con il prete in piazza ma oggi qual è la piazza della città? Non è più la piazza del mercato ma è la piazza virtuale, e per questo abbiamo pensato di mettere in piedi la prima parrocchia via web d’Italia. Insomma così si può costruire una comunità».

In questi giorni quindi, alla pagina Facebook del giornale della diocesi «La Settimana Tutti i Giorni» si è affiancato il nuovo profilo «Diocesi di Livorno» che sarà curato da due giovani seminaristi che conoscono bene le dinamiche dei social network: Gerardo Lavorgna e Vincenzo Cioppa. Saranno loro a gestire la pagina e a smistare il traffico delle richieste che arriveranno tramite il profilo Dacebook: sarà possibile prenotare una confessione, seguire in diretta gli incontri e le celebrazioni del vescovo, organizzare gruppi di preghiera virtuale, conoscere meglio la Terra Santa, partecipare a dibattiti delle diverse comunità parrocchiali e soprattutto confrontarsi con quei parroci che si sono detti disponibili a dare un sostegno spirituale a chi ne ha bisogno. I due seminaristi quindi si occuperanno anche di comunicare le richieste degli utenti alle parrocchie di tutta la città. Da quando è nata, la pagina ha raccolto più circa 2.300 seguaci e ogni mattina viene pubblicato un passo del vangelo.

Dalla diocesi fanno sapere che l’iniziativa sta avendo molto successo: ieri, per esempio, sulla pagina è stato pubblicato l’avviso secondo cui le monache di clausura di Antignano si sarebbero prese l’impegno di «pregare incessantemente per tutte le richieste che ci manderete e che noi prontamente gireremo a loro». E così è stato: il post è stato commentato da più di 50 cittadini che chiedevano di pregare chi per amici, parenti, fidanzati, chi per guarire da una malattia e chi per «convertire» le persone che non credono.

L’idea della «parrocchia via web» è nata proprio per volontà del vescovo allo scopo di far tornare i livornesi ad avvicinarsi al mondo della chiesa: «oggi la partecipazione a Livorno è cambiata — racconta Giusti — negli anni Trenta, mentre i seminari di tutta Italia erano pieni, quello di Livorno fu chiuso per i sentimenti anticlericali della città. Oggi invece qui non c’è una parrocchia senza prete e anche quest’anno ordinerò diversi sacerdoti. Qualcosa si sta muovendo e i segnali sono tanti: con la crisi delle ideologie e la costante devozione alla Madonna di Montenero, i livornesi sono tornati a vivere la chiesa e la nostra parrocchia via web li aiuterà ulteriormente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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