23 luglio 2018 - 10:16

Rossi: Marchionne manager
capace per azionisti
Mugnai e Torselli: parole indegne

Il post su Facebook del governatore della Toscana scatena le polemiche

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«I giornali esaltano le sue capacità di leader e di innovatore. Ma, nel rispetto della persona, non si deve dimenticare la residenza in Svizzera per pagare meno tasse, il Progetto Italia subito negato, il baricentro aziendale che si sposta in Usa, la sede legale di FCA in Olanda e quella fiscale a Londra». Lo scrive in un post su fb il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a proposito di Sergio Marchionne e sottolineando anche il suo «autoritarismo in fabbrica per piegare lavoratori e sindacati; e gli occupati che sono passati dai 120000 del 2000 ai 29000 di oggi». «Marchionne era un manager capace, soprattutto per gli azionisti, ma certo poco o per niente attento alla storia e agli interessi industriali del Paese, il quale, d’altra parte, ha avuto una politica debole, priva di strategie industriali, che sostanzialmente ha lasciato fare», prosegue Rossi secondo il quale nel momento di dolore «non si deve però dimenticare la complessità e gli errori che sono stati commessi in questi anni e che alla fine sono stati pagati dai lavoratori e dai giovani in cerca di occupazione. Mantenere una visione critica è la condizione indispensabile per provare a fare meglio», conclude il governatore della Toscana.

Mugnai

«Sono definitivamente stomacato da chi non si ferma neanche di fronte alla malattia per cercare, inutilmente fra l’altro, di lucrare un voto o di ricostruirsi un’identità politica. Penso ad esempio al post fb che il Presidente, sempre più pro tempore, della Regione Toscana Enrico Rossi ha pubblicato sulla vicenda umana di Sergio Marchionne. Ogni scusa è buona per una sinistra alla sbando per ricercare affannosamente un’identità perduta attaccandosi a schemi vecchi e superati. Rossi crede di risvegliare il consenso ormai perduto attaccando un grande manager mentre sta lottando in un letto di ospedale facendo leva sull’equazione imprenditore uguale padrone. Senza capire che di fronte alla malattia ci sono delle persone e basta. Non un politico, un manager, o un operaio, ma un uomo o una donna che lotta insieme ai priori cari. E il dolore e la malattia meritano rispetto. Sempre. Un post indegno, patetico, come certi commenti. L’esatto opposto di quello che ha postato Matteo Renzi. Due agli antipodi, parrebbe. Ma tanta è la paura di perdere ancora che questi due continueranno a (non) governare insieme la Toscana fino al 2020. Ma tanto il 2020 arriverà lo stesso! » Lo afferma Stefano Mugnai, vicecapogruppo di Forza Italia.

Torselli

«C’è solo un termine per definire chi prova a fare politica (retorica) sulle disgrazie altrui: speculatore. Mi auguro che il presidente della mia regione rilegga ciò che ha scritto su facebook e faccia appello alla propria umanità per chiedere scusa alla famiglia di Sergio Marchionne. Quando la politica perde di umanità e di rispetto per la morte, cessa di essere politica e diventa mero sciacallaggio».Lo scrive su fb il Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia della Toscana, Francesco Torselli. «Dai fascisti da prendere a pugni - conclude Torselli - ai bambini da portare al Gay pride, alle uscite infelici come quella di oggi su un uomo che sta lottando tra la vita e la morte: ogni tanto Rossi dovrebbe ricordare che lui è il governatore della Toscana e non l’avventore di una Casa del Popolo di Pontedera. Se poi, questo ruolo gli sta scomodo, sa cosa fare: rassegni le dimissioni e non credo ci saranno orde oceaniche di toscani in lacrime...».

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