22 febbraio 2019 - 10:16

Firenze, il candidato musulmano di Cioni: fuori gli immigrati che delinquono

Mustafa Watte, 33 anni, è l’anti Nardella della lista Punto e a capo: ora la moschea

di Marzio Fatucchi

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«Una persona stimata, senza scheletri nell’armadio. Anzi, non ha proprio l’armadio». Graziano Cioni spiega così perché la lista Punto e a Capo ha schierato come candidato sindaco Mustafa Watte, farmacista 33enne, ex uomo della sicurezza nelle discoteche fiorentine, di origini siriane (il padre, medico, è arrivato qua prima che lui nascesse). Dopo la candidatura di Andrea Magherini, saltata per «motivi personali», fu lo stesso Cioni a dire che «qualcuno era già pronto a pugnalare» il fratello di Riccardo, morto durante l’arresto nel marzo 2014. Watte, un neofita elettorale, sarà il primo candidato sindaco musulmano a Firenze. «Il titolo principale del nostro movimento è il cittadino fiorentino di oggi che vive Firenze da turista e non più da protagonista — dice Watte — L’unico muro che mi vedrete costruire sarà per i luoghi di culto, che siano moschee o chiese. Chi viene qua, da dovunque, e rispetta leggi e Costituzione, è ben accetto. Chi delinque, no. Faremo ordinanze per allontanarli. Servono elementi deterrenti e prevenzione, per questo immagino un sistema di controllo del territorio h24 in mano alle forze dell’ordine, così che le persone non abbiano paura». E infine: sì all’aeroporto, sì al nuovo stadio. Intorno a lui, oltre a Cioni, Nicola Cariglia, Tea Albini, Guido Magherini (il padre di Riccardo). Si candideranno lo pneuomologo Walter Castellani, il professore Francesco Grasso, Catia Meacci Ciardi Dupré. Con Watte e Cioni anche Stefania Collesei che aderisce a Punto a capo «a titolo personale, non come Mpd». Alleanze? «Noi vinceremo», esagera Cioni. Niente accordo con il sindaco Nardella, «chiedete a lui perché è saltato: doveva farsi da parte, non chiedere “aiutami a fare il sindaco”» dice Cioni. No, ribatte il sindaco: «Cioni al tavolo non è proprio venuto: io lo avevo invitato. La sinistra ha perso un’occasione per dare un messaggio di unità, ancora una volta si presenta divisa».

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