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Costruzione di uno "schermo solare amatoriale" a costo zero per il sensore La Crosse 23xx.

Tutti sanno che il termometro che misura la termperatura esterna va messo al riparo dal sole e dalle fonti di inquinamento termico (ad esempio un muro assolato) che potrebbero falsarne la precisione. A questo scopo si vendono oggetti definiti "schermi solari", dal costo di circa cento euro. Nulla vieta però di costruirsene uno. Su internet ci sono una marea di consigli e di realizzazioni che possono essere prese come guida spendendo la metà o meno. Alla fine però il costo e la difficoltà di lavorare i materiali adatti (come la melamina), rendono la realizzazione non alla portata di chi non abbia un minimo di attrezzatura (tipo la sega a tazza e il trapano a colonna).
La mia intenzione è stata quella di tentare la contruzione di uno schermo solare passivo con le cose e gli attrezzi che tutti hanno sicuramente in casa, e soprattuto a costo pressochè zero.

Materiale utilizzato:

- 6 piatti fondi di plastica - costo zero perchè li avevo in casa;

- due sotto vasi in plastica da 20-25 cm - costo zero perchè li avevo sul balcone;

- tappi di sugero dai quali ricavare gli spessori - costo zero perchè me piase el vin!;

- Vernice bianca e nera - costo zero perchè ne avevo di vecchia data.

- un asta filettata - costo zero perchè ne avevo uno spezzone;

- 10 dadi per la barra filettata: 30 centesimi.

- una spranga dove appendere il prototipo - costo zero perchè ne ho trovata una...

Ipotizzando di dover comprare: piatti, sottovasi, asta filettata e dadi non arriviamo a 5 euro.
Solo la vernice può far salire la spesa, ma basta prendere i barattolini piccoli.

Lavorazione.

Essendo i piatti di plastica troppo sottili e permeabili alla luce, li ho prima verniciati di nero per renderli impenetrabili ai raggi del sole...

...e poi riverniciati di bianco per renderli di nuovo riflettenti.

Il sughero è eccellente per la sua leggerezza data la fragilità dei piatti.

Stabilita la distanza ottimale tra i piatti, ho tagliato i tappi di sughero per ricavarne distanziali quindi li ho forati al centro, poi...

... con una livella di mia invenzione, ne ho controllato la superfice per rettificarla quando non era ben piana.

Poi ho preso la barra filettata e ne ho ricavate tre sezioni da 24 cm.
I fori nei piatti per le barre filettate, sono stati fatti impilando tutti gli elementi, sottovasi compresi, così con una sola trapanata, li ho passati facilmente tutti insieme e i buchi fatti a mano libera sono venuti precisi e perfettamente concentrici.
Come alloggiamento del sensore, invece di usare un tubo che sarebbe stato troppo pesante e complesso da fissare ai sottilissimi piatti, ho usato lo schermo originale La Crosse che di per se è molto leggero.
Il grande pregio dei piatti è quello di poter essere facilmente ritagliati con semplici forbicine curve.

Lo schermo La Crosse, è stato fissato con una semplice vite al secondo sottovaso partendo dall'alto.

A questo punto si può procedere all'assemblaggio di tutti i pezzi. Lo schermo originale andra' infilato da sotto
perchè le aperture ritagliate sul fondo dei piatti vanno a stringere verso l'alto. Nel praticare i fori
mi sono tenuto leggermente abbondante per permettere una circolazione d'aria tra i piatti anche in verticale
al fine di evitare ristagni di aria ferma.

Ecco infine lo schermo solare appeso alla spranga. Anche se i piatti di plastica sono molto delicati, tutti gli sforzi
sono sopportati dai due sottovasi in plastica che invece sono robusti: al primo si ancora la staffa e regge tutto,
il secondo regge lo schermo interno dove si incastra il sensore. Un sottile fil di ferro legato sulla punta della staffa
limita le oscillazioni  verticali dell'intero complesso quando il vento è forte.

Il risultato è eccellente, sicuramente è piu' performante del solo schermo originale.
La zona dove è installato il sensore è molto ventilata per cui sono scongiurati ristagni d'aria all'interno.
La bocca dello schermo La Crosse lambisce l'ultimo piatto inferiore per cui è assicurata una buona circolazione d'aria.

A chi volesse emulare la mia realizzazione, gli amici del forum MeteoNetwork consigliano di aggiungere due piatti
e di diminuire la distanza tra essi. Oppure di usare solo i sottovasi eliminando lo schermo originale che io ho lasciato
internamente per proteggere il sensore dall'acqua.

Ciao a tutti!

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