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 ALBANIA - ALBANIA - Lotta alla droga. Parlamento nega arresto ex-ministro Interno
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26 ottobre 2017 7:51
 
Con i voti della maggioranza del premier socialista Edi Rama, il Parlamento albanese ha respinto la richiesta della procura per i reati gravi ad avere l'autorizzazione a procedere all'arresto di Saimir Tahiri, ex ministro dell'Interno ed attuale deputato della maggioranza. Tahiri è sospettato di aver avuto legami con un'organizzazione criminale composta da italiani ed albanesi dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di armi, sgominata la scorsa settimana a Catania. Due fratelli albanesi, Moisi e Florian Habilaj, il primo arrestato in Italia il secondo ricercato, sono parenti dell'ex ministro, il cui nome spunta parecchie volte nelle intercettazioni effettuate dagli inquirenti italiani. In un documento rilasciato dalla Procura di Catania su richiesta di Tahiri, da lui pubblicato, viene precisato pero' che nei confronti dell'ex ministro "non risultano sino alla data odierna iscrizioni presso la procura scrivente". La maggioranza ha sostenuto che la procura albanese "non ha presentato prove che sostengano la sua richiesta" e che "la sua fretta a chiedere l'arresto senza effettuare precedenti indagini, crea la convinzione che in questa fase dell'inchiesta su Tahiri, la richiesta per l'arresto ha uno sfondo politico". Dura la replica dell'opposizione. "Con l'atto di oggi e' stato dimostrato che inarcopolitici sono intoccabili e che il governo si e' trasformato in uno scudo della criminalita'", ha dichiarato in aula dopo la votazione il leader del centro destra Lulzim Basha.
 
 
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