MINISTRI: la recensione di “Fidatevi” (2018)

NOME

Ministri

GENERE

Indie/Rock/Alternative

ESORDIO

I Soldi Sono Finiti (2006)

ULTIMO ALBUM

Fidatevi (2018)

COPERTINA

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ELENCO CANZONI

Tra le Vite degli Altri
Fidatevi
Spettri
Crateri
Tienimi Che Ci Perdiamo
Mentre Fa Giorno
Memoria Breve
Usami
Un Dio Sa Scegliere
Due Desideri Su Tre
Nella Battaglia
Dimmi Che Cosa

VIDEO/SINGOLI DALL’ALBUM

 

 

PUNTO DI VISTA

Come si fa a fidarsi e poi fidarsi di nuovo?

Fidatevi è un invito all’azione da parte dei Ministri che dopo il grigiore di Cultura Generale vogliono tornare a vincere e a convincere i propri fan. Sulla copertina uno squalo, il più feroce dei predatori, che fa già capire di che pasta sono fatte le 12 canzoni del disco.

“È una questione di gusti che ci spinge in avanti” è la prima frase del nuovo ciclo dei Ministri che, guardando Tra Le Vite Degli Altri, riescono ad acclimatarsi e ricamare un angolo di Paradiso in cui operare senza fretta. Il non sense e la rabbia de La Casa Brucia rivive nel primo singolo Fidatevi, monito della band a tutto il suo pubblico: “Signore e signori, analisti e dottori, abbiamo nuovi pensieri, abbiamo nuovi dolori che non potete capire, non potete intuire, non potete sentire quindi Fidatevi”. 

Divi, Michi e Fede si siedono al tavolo del bar e un cicchetto dopo l’altro mettono in silenzio i propri Spettri e mettono per iscritto le volontà e le priorità di vita. I solchi lasciati da una storia finita e da una rabbia per troppe volte repressa diventano via via col tempo Crateri sempre più grandi e poi la fase di raziocinio: lentamente si diviene adulti prendendo l’altro per mano per guidarlo nella vita (Tienimi Che Ci Perdiamo).

Il tema della coppia riecheggia in Mentre Fa Giorno (“Prigionieri dei pensieri e della storia”) in cui Divi ammette che nonostante tutto “siamo perfetti io e te” e poi le riflessioni cosmiche in Memoria Breve che fan sembrare Divi un gatto impaurito dai sentimenti e prima di tuffarsi dal trampolino vuole accertarsi che sia tutto calcolato per atterrare morbido (“Come si fa a restare per sempre al sicuro?”).

L’arroganza e il rimpianto vengono fuori in Usami, una miscela di sentimenti contrastanti dai colori caldi; riflessioni post-apocalittiche che toccano quasi il Cristianesimo scientista per la vicinanza al pensiero condiviso di guarigione e gli accordi di The Masterplan degli Oasis costruiscono il puzzle mistico di Un Dio Da Scegliere.

Le convinzioni forzate che la mente vede negando l’evidenza vengono fuori in Due Desideri Su Tre e sembrano dire “non so cosa tu veda ma è così”; i Ministri entrano a gamba tesa Nella Battaglia e combattono i propri incubi, non li scacciano bensì li mettono da parte per poterli ritirare fuori un domani, riusarli e additargli le colpe della situazione socio-politica che è e che sarà. Fidatevi si conclude con una ballad, come ci hanno abituato da qualche album a questa parte: Dimmi Che Cosa è un riepilogo delle tracce precedenti (“Dimmi che cosa ancora ti fa urlare a piena gola, ti fa stare appeso a un filo”) e degli ultimi anni della band che guarda attraverso uno specchio unidirezionale il suo pubblico e lo studia per imparare tutto. Tutto.

Fidatevi è la volontà di tre persone a cercare un nuovo punto di inizio della vita, è una somma di tante piccole cose importanti messe in un calderone di cui non si vede il fondo per creare la pozione perfettamente bilanciata di amore, nostalgia e rabbia. I sentimenti più puri si contrastano nell’animo umano per macchiarsi di pensieri vili, lascivi e rancorosi ma allo stesso tempo guardano più in altro per un bene superiore: la fiducia.

Ogni volta è una nuova prova per riconquistare la fiducia degli altri.

Voto: 8

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