L’ VIII Convegno di Studi su San Gregorio Magno – il video

La Chiesa di San Vito, nella serata del 15 marzo a San Gregorio Magno (SA), ha ospitato Vlll Convegno di Studi su San Gregorio Magno con il tema “Dall’Agorà al Chiostro – Le caratteristiche della teologia e della filosofia monastica e, nel contempo, sono stati premiati gli studenti vincitori del lV Certamen Gregorianum, svoltosi in collaborazione con l’I.I.S. “Assteas” di BuccinoUn evento di gran pregio che va avanti grazie all’impegno, alla tenacia e alla cultura di Don Roberto Piemonte, Parroco di San Gregorio Magno.

Dopo i saluti istituzionali del primo cittadino Nicola Padula, ha relazionato in forma breve, fuori programma, il Prof. Gianpiero Cerone, D.S. I.I.S. “Assteas”, a cui hanno fatto seguito le relazioni programmate di Don Roberto Piemonte, docente di Filosofia della religione nell’Istituto Scienze Religiose “San Matteo”, sul tema “Aveva scelto consapevolmente di essere incolto ma aveva imparato sapientemente la scienza di Dio – Gregorio Magno filosofia“, e di Don Francesco Coralluzzo, docente di Filosofia teoretica nell’Istituto Teologico Salernitano, sul tema “Sapienza umana e stoltezza della croce – filosofia greca e cristiana”.

Siamo orgogliosi e contenti per questa iniziativa commenta entusiasta Nicola Padula promossa dal nostro Parroco Don Roberto Piemonte perché non solo viene sottolineata e messa in risalto la grande figura di Gregorio Magno, Papa e nostro Santo Protettore, ma anche la grande missione che ha svolto il nostro patrono. Un’iniziativa che anche intende riavvicinare i ragazzi allo studio del latino, positivo per il nostro paese ma anche per il territorio.

Soddisfazione per l’esito di questa particolare manifestazione culturale che ha coinvolto per il quarto anno il suo istituto scolastico, il D.S. Prof. Cerone: “Grazie all’impegno straordinario di Don Roberto realizziamo la lV edizione del Certamen Gregorianum. E’ una bella iniziativa che coinvolge il Liceo di Buccino, in modo particolare, le docenti di lettere, con la Parrocchia di San Gregorio Magno. La caratteristica del Certamen Gregorianum è proprio quella di valorizzare il latino medioevale, cioè, il latino dopo il latino, se così possiamo dire. Generalmente, le manifestazioni analoghe, i Certamina Classica, hanno come focus l’opera dei grandi autori dell’antichità latina-romana, talvolta, greco-latina. Questo Certamen, invece, a differenza di tutti gli altri, ha come punto di attenzione il latino medioevale, partendo proprio da una delle prime grandi personalità, sia dal punto di vista teologico che da quello filosofico del medioevo che è, appunto, Gregorio Magno.

L’ospite dell’evento Don Francesco Coralluzzo ha elogiato questo incontro culturale che contribuisce alla divulgazione della figura di Gregorio Magno, Santo e Pontefice, sia nella sfaccettatura filosofica che negli ideali e nei pensieri che anticipato i tempi: “E’ un’iniziativa lodevole perché, in generale, il rapporto tra la cultura filosofica e la rivelazione cristiana è sempre un tema di grande interesse e vitalità da sottolineare e approfondire; in particolare, poi, la figura di San Gregorio Magno che è stato un vero e proprio padre dell’Europa e che ha saputo trasmettere la spiritualità benedettina, il fare della spiritualità benedettina, il lievito per l’Europa, è oggi, quanto mai, una figura attuale, in un tempo in cui è fondamentale ripensare l’identità dell’Europa su basi spirituali più solide. Nel mio intervento, ho cercato di far capire come il monachesimo ha dato una continuità ed un compimento alla cultura antica, attraverso la vita fatta di meditazione, della parola di Dio, attraverso una vita spesa nell’amore per i libri, per il sapere, per la conservazione e la trasmissione del sapere; una vita regolare, ordinata e paziente, i monaci hanno trasmesso un messaggio di civiltà, direi, ancora oggi, completamente attuale e da riscoprire.

Al termine della manifestazione, Don Roberto Piemonte, soddisfatto per quest’iniziativa culturale che unisce filosofia, storia, e riavvicina le nuove generazioni allo studio del latino, così conclude: “Credo che la figura del prete nella comunità deve essere quella di non essere legato semplicemente alla sua funzione prettamente religiosa ma anche di natura sociale e culturale. Dopo 8 anni, possiamo fare un bilancio su queste manifestazioni e, come sempre, con luci e ombre: la parte negativa, chiamiamola così, è che c’è sempre molta difficoltà nell’approcciare le nuove generazioni ma, a volte, anche gli adulti al mondo della cultura e a proporre percorsi culturali. Dall’altra parte, come aspetto positivo, c’è sicuramente il tentativo di aver realizzato dei rapporti con il mondo della scuola, con il mondo accademico, anche con il mondo benedettino perché, non ci dimentichiamo, San Gregorio Magno era anche un monaco.

Per i risultati raggiunti, sono stati assegnati gli encomi del Certamen Gregorianum a Matteo Luongo, Annarita Lordi, Luigia Calella e Pia Chiara Robertazzi e i vincitori sono stati Gianluca Iacullo e Carmine De Rosa.

Quintino Di Vona