Firenze

Firenze, secondo giorno della Leopolda. Minniti: "Candidarmi? Al momento no"

(fotogramma)
L'ex ministro dell'Interno ospite all'appuntamento organizzato dall'ex premier Renzi. Sul palco, durante la seconda giornata, anche Burioni, Bonolis e Federica Angeli. Questa mattina spazio ai sindaci e ai tavoli tematici
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"Candidarmi? Al momento no". Marco Minniti non scioglie la riserva su una eventuale candidatura alla segreteria del Pd. L'ex ministro dell'Interno ha partecipato alla seconda giornata della Leopolda, l'evento organizzato a Firenze dall'ex premier Matteo Renzi. Minniti è arrivato alla vecchia stazione ferroviaria passando da un ingresso laterale e ha preso posto in platea. "Sono qui per ascoltare, non per parlare", ha ripetuto ai giornalisti. Più tardi, tramite una nota diffusa dai dem, l'ex ministro ha ribadito che "la decisione verrà presa al momento opportuno".

La seconda giornata è stata dedicata ai tavoli tematici e ai talk. Questa mattina spazio agli amministratori locali (tra loro il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo) che hanno portato alla Leopolda, dove da nove anni si ritrova il popolo dei renziani, le loro idee e proposte. Poi spazio ai cinquanta tavoli tematici prima del talk, condotto da Renzi, con cinque ospiti: Roberto Burioni, il medico che combatte i no-vax, Roberto Cingolani, padre della robotica italiana, Federica Angeli, collega di Repubblica che vive sotto scorta dal 2013 e Rula Jebrael, giornalista e scrittrice palestinese ma di cittadinanza israeliana.

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A sopresa è arrivato sul palco anche Paolo Bonolis. "Ti ho portato un poncho degli Inti Illimani così almeno ci rimane qualcosa di sinistra", ha detto il conduttore che è salito sul palco consegnando il regalo. "Sono cresciuto con il film 'Quel gran pezzo dell'Ubalda, tutta nuda e tutta calda' e quando ho detto a mia moglie che venivo alla Leopolda perchè ero stato invitato mi sono sentito imbarazzato", ha aggiunto. "E io sono della generazione che è cresciuta guardando alla tv 'Bim bum bam' condotto da Bonolis", ha risposto Renzi. E tra una battuta e l'altra, Bonolis ha detto, scherzando: "Sono venuto qui gratis e dico quello che mi pare. Se mi avevi pagato, dicevo quello che volevi te". "Oggi Salvini e Di Maio sono come le coppie storiche della comicità italiana, come Totò e Peppino, Boldi e De Sica - ha continuato Bonolis parlando dei due vicepremier - Tengono la logica delle coppie comiche con il tormentone, nel loro caso quello dei migranti".

Paolo Bonolis sul palco della Leopolda 9  (cge)

Dopo il conduttore tv è salita sul palco  Federica Angeli che ha ricordato che i politici che invocano la chiusura dei giornali "si comportano come le mafie, fanno lo stesso gioco". "Del Pd non ho mai capito, e per me é stato un errore che oggi paghiamo, la cacciata di Marino", ha proseguito Angeli. "Un giorno ti porto a cena con Orfini, io non c'entro", ha risposto l'ex premier parlando dell'allora commissario del Pd a Roma, attuale presidente dem. Parlando poi dei clan di Ostia Angeli ha detto: "In questo momento sono morti" dedicando questo risultato "a Falcone che disse che la mafia era un fenomeno umano che aveva un inizio e una fine, e ora sono finiti: sono finiti gli Spada, sono finiti i Fasciani".

La seconda giornata della Leopolda è proseguita con la presentazione dei "comitati civici di resistenza civile al governo gialloverde", coordinati dal deputato dem Ivan Scalfarotto. Sul congresso del Pd poche ore prima si era espressa anche Maria Elena Boschi: "Alla Leopolda il congresso non è in discussione, non si parla di Pd, ma da sempre". "Qui si parla di futuro dell'Italia - ha detto la deputata Pd, ex sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio - e non è né una corrente né un congressino". Boschi ha ricordato che "sono nove anni che facciamo la Leopolda, si parla del paese, delle esperienze sul territorio, con tanti cittadini che hanno voglia di raccontare la loro esperienza. Come Pd avremo la conferenza programmatica la prossima settimana a Milano, e ci sarà un congresso che il segretario Martina dovrà dirci quando sarà".

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Ieri sera Renzi aveva aperto la Leopolda salendo sul palco insieme all'ex ministro, Piercarlo Padoan, per presentare la contromanovra per la crescita. E non aveva risparmato bordate al governo: "E' veramente un casino quello che stanno combinando. Stanno mettendo a rischio tutto ciò che abbiamo fatto, il recupero della credibilità è messo in discussione dal connubio delle intelligenze di Salvini e Di Maio".