Firenze

Arezzo, uccide ladro nella sua azienda: indagato per eccesso legittima difesa. Gli amici lo applaudono

Lo striscione comparso sui cancelli della ditta di Pacini  
Fredy Pacini, 57 anni, dormiva da anni all'interno del capannone della sua ditta per difendersi dai continui furti. La vittima è un moldavo di 29 anni che nella notte è entrato, sfondando un vetro, all'interno dell'azienda
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Monte San Savino (AREZZO) - Ha sentito dei rumori provenire dall'esterno. Sì è alzato dal letto, nella stanza ricavata all'interno di un capannone industriale in cui vende pneumatici e biciclette alla periferia di Monte San Savino, nell'Aretino. Ha sorpreso i ladri, che erano entrati sfondando un vetro all'interno della sua azienda, e ha sparato. Ora Fredy Pacini, 57 anni, è indagato per eccesso di legittima difesa. Poco prima delle quattro di questa notte Pacini ha fatto fuoco e ucciso uno dei ladri scoperti all'interno della sua ditta, dove dormiva da quattro anni a causa di 38 furti, riusciti o tentati. A terra è rimasto Vitalie Tonjoc, 29 anni, moldavo, che si è accasciato durante la fuga nel cortile dell'azienda. Mentre l'altro complice è riuscito a fuggire ed è ricercato dalle forze dell'ordine.

Arezzo, uccide ladro in azienda. Quando il gommista denunciava: ''Vivo in negozio da anni per paura che mi derubino''

Secondo le prime ricostruzioni il ventinovenne moldavo, arrivato in Italia dalla Romania a settembre, è stato raggiunto da due colpi di pistola. I proiettili l'hanno ferito a un ginocchio e a una coscia: quest'ultimo ha colpito l'arteria femorale. In totale Pacini ha sparato cinque colpi con una Glock da tiro a segno. "Sono entrati i ladri, ho sparato", avrebbe detto Pacini che subito dopo ha chiamato il 112. "Ho sparato, c'è un uomo a terra, fate venire anche il 118", avrebbe detto in una seconda chiamata. Al momento non si sa quanto tempo sia passato tra la prima e la seconda telefonata ai carabinieri.

Arezzo, uccide ladro in azienda: indagato per eccesso di legittima difesa

Subito dopo l'arrivo dei militari e del magistrato Pacini è stato sentito dal pm, Andrea Clausani, a cui ha raccontato di essersi svegliato per i rumori e di aver sparato d'istinto. Per ora è indagato per eccesso di legittima difesa. E nelle prossime ore sarà riascoltato dai magistrati per ricostruire l'esatta dianamica dei fatti. Al suo rientro in ditta, intorno alle 12,30,  il gommista è stato accolto da applausi e grida: "Bravo Fredy, bravo Fredy" hanno urlato amici e conoscenti davanti alla sua azienda. "#Io sto con Fredy", la scritta su uno striscione affisso sul cancello.

Le indagini, nel frattempo, vanno avanti: i carabinieri hanno sequestrato il piccone usato per rompere un vetro dell'ingresso e la pistola, una Glock regolarmente detenuta, con cui il commerciante. E si cerca l'auto con cui i due ladri erano arrivati sul posto: per questo potrebbero tornare utili alcune telecamere della zona. Alessandra Cheli, legale del gommista, ha detto che "è troppo presto per parlare, dobbiamo ancora capire tutto".  A marzo scorso, in alcune interviste a quotidiani e tv locali, Pacini aveva denunciato "di vivere dal 2014 nella sua azienda" a causa dei furti.

Arezzo, uccide ladro in azienda, la sindaca: "Pochi agenti, faccio appello al ministro Salvini"

Le reazioni Sul caso è intervenuto il ministro degli Interni Matteo Salvini: "Dopo il decreto sicurezza, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla legittima difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l'aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!".  Nel pomeriggio - ha riferito Alessandra Cheli, uno degli avvocati di Pacini - Salvini ha telefonato al gommista per rappresentargli "la vicinanza delle istituzioni". "Pacini non se l'è sentita di parlare con il ministro, perchè è troppo scosso. Ha chiamato me perchè lo ricontattassi. Salvini è stato sincero", ha detto l'avvocata. "Io sto con Fredy: la difesa è sempre legittima!", il post su Twitter di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia.

Arezzo legittima difesa, Bongiorno: "Chi entra in casa altrui accetta le conseguenze"


"Chi entra in casa altrui accetta le conseguenze, la tutela dell'aggredito deve essere prevalente su quella dell'aggressore", il commento della ministra della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, a Circo Massimo.  "Dopo 38 furti nella sua azienda, un uomo esasperato e costretto a dormire dentro il capannone, non poteva agire diversamente. La nuova legge sulla legittima difesa lo avrebbe probabilmente salvato dalle indagini di eccesso colposo di legittima difesa. Siamo vicini a quest'uomo, e se necessario, gli daremo supporto per attraversare questa difficile vicenda. La difesa è sempre legittima!#legittimadifesa", ha scritto su Facebook Susanna Ceccardi, sindaca di Cascina e commissaria della Lega in Toscana. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Esprimo sempre solidarietà a chi subisce furti, ma non festeggio mai la morte di una persona. #Salvini, invece di abbandonare gli italiani costringendoli ad armarsi, garantisca la sicurezza. A #Firenze aspettiamo ancora 250 agenti e non crediamo alla giustizia fai da te. #Arezzo".


E intanto sono già oltre seimila i membri del gruppo facebook "Io sto con Fredy" creato poche ore fa con lo scopo di "raccogliere ed organizzare iniziative di solidarietà in favore del commerciante e della sua famiglia. Tanti anche i messaggi di sostegno all'imprenditore pubblicati sulla pagina personale di Pacini.