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Prato: scritte inneggianti il Duce sulla sede dell'Anpi e su quella del Pd

Sale la tensione in vista del corteo di sabato di Forza Nuova, formazione di estrema destra

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Scritte inneggianti al fascismo sui muri della sede Anpi di Prato, svastiche sul portone di quella del Pd. All'Anpi è apparsa la scritta nera "Dux" con lo spary su una parete e sul pavimento accanto allo zerbino, l'altra scritta: "Arriviamo". Sulla porta della sede pratese dei Democratici sono comparse svastiche
Cresce la tensione nella città toscana in vista del 23 marzo quando Forza Nuova, gruppo di estrema destra, ha indetto una manifestaizone, ufficialmente contro gli immigrati, in realtà la giornata coincide con l'anniversario dei fasci italiani. Ieri in prefettura non si è tenuto l'incontro sull'ordine pubblico per decidere se autorizzare o meno la manifestazione, nella notte il blitz contro la sede dell'Anpi. L'associazione nazionale partigiani aveva indetto infatti una contro manifestazione proprio per sabato.



"Non ci stancheremo mai di parlare di pace, di democrazia, di valori, non ci stancheremo mai di denunciare che i fascismi sono l'esatto contrario di tutto questo - dice Angela Riviello dall'Anpi di Prato - Non ci intimidiscono le azioni dei vigliacchi di chi sa usare soltanto violenza e volgarità perché non ha altri argomenti. Fermiamo la manifestazione fascista a Prato".

Subito la reazione per Pd: "Qualcuno pensa in questo modo di intimidire il Partito democratico e l’Anpi di Prato, insieme alle numerose associazioni, movimenti e partiti politici che si stanno opponendo con forza all’organizzazione della manifestazione di Forza nuova annunciata in città per “celebrare” i cento anni di fascismo. Sappiano che a Prato, città medaglia d’argento al valor militare nella guerra di Liberazione, nessuno si farà intimidire" dice il segretario provinciale Gabriele Bosi, in seguito agli atti vandalici ai danni della sede Anpi e della sede Pd di Prato.

"Insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione, continueremo a chiedere a Prefetto e Questore di impedire una manifestazione indegna di questa città e palesemente anticostituzionale. A Prato non c’è spazio per qualsiasi forma di odio, di razzismo o di neofascismo - aggiunge - Per questo chiediamo alle autorità competenti di farsi garanti del rispetto dell’ordine pubblico e del confronto democratico in questa città, che non può davvero più tollerare episodi come questi".

Anche l'Anpi nazionale interviene con un comunicato: "Quelle minacciose scritte nazifasciste all'ingresso della sede dell'Anpi di Prato confermano, come sosteniamo da settimane, che la manifestazione nazionale di Forza Nuova prevista nella città toscana il 23 marzo deve essere vietata anche per evidenti e gravi ragioni di ordine e sicurezza pubblica. Stupisce che le autorità competenti non siano ancora intervenute nonostante la pressante richiesta del sindaco di Prato, di tutti i sindaci della zona, delle associazioni, dei sindacati e delle forze politiche democratiche, di oltre 14mila cittadini, e nonostante la ferma presa di posizione della Diocesi pratese. La segreteria nazionale dell'Anpi, nel ribadire proprio sabato 23 marzo la mobilitazione antifascista della città di Prato a cui parteciperanno gli iscritti all'Anpi di tutta la regione e i dirigenti nazionali, chiede al Governo un intervento immediato presso le autorità locali perché la manifestazione di Forza Nuova sia finalmente vietata".

La solidarietà del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi:  "Esprimo tutta la mia solidarietà e quella dell'intera Regione Toscana all'Anpi di Prato e al Pd pratese, le cui sedi nella notte sono state imbrattate da scritte nazifasciste e frasi minacciose. C'era da aspettarselo. La destra eversiva si sta preparando nel peggiore dei modi all'appuntamento di sabato 23, rispetto al quale è urgente prendere una decisione che vada nella direzione di vietare ogni apologia del fascismo, ogni rievocazione nostalgica, ogni provocazione nei confronti di una città democratica". Rossi si schiera al fianco della curia: "Ha ragione la curia pratese quando afferma che la città e la sua storia non possono tollerare chi si definisce fascista, xenofobo, sovranista, razzista, violento", ha ripreso il governatore della Toscana. "Cosa altro deve accadere affinché la ragione di uno Stato nato dall'unione delle forze democratiche e antifasciste e fondato sui valori della libertà, prevalga e si affermi senza se e senza ma? Come ho già avuto modo di dire, chiedo che venga vietata qualsiasi celebrazione del centenario del fascismo - ha concluso Rossi -. L'Italia dovrebbe fare una volta per tutte i conti con il suo passato. È necessario vietare l'uso e la diffusione di tutti i simboli legati al fascismo e al nazismo, sciogliendo quelle organizzazioni e quei gruppi che si richiamano a quelle tragiche ideologie".