Firenze

Firenze, richiedente asilo iscritto all’anagrafe, Salvini: "Si candidi giudice che dà torto al Viminale"

Il tribunale ha respinto il reclamo del Ministero e condannato il dicastero a versare 2.767 euro di spese legali allo Stato per il gratuito patrocinio
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"È stata relatrice di una sentenza contro il ministero dell'Interno, parla di 'deumanizzazione delle migrazioni', va a dibattiti con le Ong e presenta libri schierati contro respingimenti e porti chiusi". Cosi il Viminale a proposito di Luciana Breggia, presidente della sezione specializzata per l'immigrazione e la protezione internazionale del tribunale di Firenze, che nei giorni scorsi aveva dichiarato inammissibile il reclamo del Viminale contro l’ordinanza di un giudice del Tribunale di Firenze che a marzo aveva  autorizzato un cittadino somalo richiedente asilo a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe del Comune di Scandicci. Il dicastero guidato dal leader della Lega era stato condannato  a versare 2.767 euro di spese legali allo Stato per il gratuito patrocinio del cittadino somalo.

"La democrazia - commenta Matteo Salvini - è bellissima: invito questo giudice a candidarsi alle prossime elezioni per cambiare le leggi che non condivide. Ma mi aspetto che un magistrato applichi le norme, anziché interpretarle". "Lo scorso 15 maggio - ricorda il ministero - ha emesso una sentenza significativa. Nega al Viminale la possibilità di impugnare una decisione del tribunale di Firenze, che ha disposto l'immediata iscrizione all'anagrafe del Comune di Scandicci di un richiedente asilo. In sostanza, la sentenza Breggia strappa al ministero la possibilità di opporsi, lasciandola esclusivamente all'autonomia dei sindaci e contrastando un orientamento giurisprudenziale consolidato. Il rischio è avere interpretazioni difformi sul territorio e su un tema delicato come quello anagrafico".

"Il magistrato Breggia - prosegue il Viminale - ha dichiarato a Famiglia Cristiana, in un'intervista di marzo: 'Giro molto per le scuole e scrivo di quegli uomini ridotti in condizione di schiavi', poi ha bocciato i Centri di accoglienza straordinaria 'limbo di insicurezza' e ha spiegato che 'le leggi che costituiscono il diritto, non sempre vanno nella direzione della giustizia' facendo l'esempio delle leggi razziali. La sezione da lei presieduta, nel secondo semestre 2017, su 41 ricorsi presentati dagli immigrati ne ha accolti 35 (più dell'85%). Nel 2018-2019 non si è ancora pronunciata su alcun ricorso. La dottoressa Breggia è stata relatrice alla presentazione del libro 'L'attualità del male, la Libia dei lager è verità processualè. Insieme a lei c'era la portavoce di Mediterranea Alessandra Sciurba. L'autore del libro è Maurizio Veglio, avvocato membro di Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione)".


Negli scorsi giorni Il Tribunale di Firenze aveva respinto il reclamo del Ministero dell'Interno che aveva impugnato la decisione di un giudice che ha autorizzato un somalo richiedente asilo a presentare domanda di iscrizione all'anagrafe al Comune di Scandicci. Comune che aveva rifiutato l'iscrizione basandosi sulle recenti norme del 'Decreto sicurezza'. Era la prima sentenza di questo genere seguita, poi, da altre decisioni dei Tribunali di Bologna e Genova. Il ricorso del Ministero era stato presentato lo scorso marzo.