La denuncia del parroco: "Delinquente profana la mia chiesa"

Quello che preoccupava don Sartini era questa banda di ragazzini di cui l’uomo si circondava.

La denuncia del parroco: "Delinquente profana la mia chiesa"
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Esattamente due anni fa, il 17 febbraio 2017, su BISENZIOSETTE veniva pubblicata la denuncia dell'ormai scomparso don Giampiero Sartini, parroco di Colonnata, che raccontava i soprusi che subiva da quattro anni.

La denuncia del parroco: "Delinquente profana la mia chiesa"

«C’è questo delinquente che non fa nulla da mattina a sera e si è circondato di un gruppo di ragazzini che compiono atti vandalici che sono sicuro sia lui a istigarli a compiere».

Si sfogava così don Gianpiero Sartini, il parroco di Colonnata, che ha dovuto assistere, all’ennesimo atto vandalico nei confronti della chiesa di San Romolo a Colonnata.

«Sono quattro anni che andiamo avanti così - ha detto il parroco - Io sono qui da 21 anni e so, come sanno tutti qui, chi è la persona che sta dietro questi atti vandalici. Tutto appunto iniziò quattro anni fa quando iniziò a dire che le campane della chiesa gli davano noia. Venne direttamente da me a dirmi: “Te la farò pagare”. Da allora sono iniziati i problemi. Cominciò col buttarmi la nettezza davanti alla porta di casa. All’inizio non mi meravigliavo perché questa è una zona molto anticlericale. poi però le cose sono andate a peggiorare e ultimamente ha iniziato a buttare direttamente l’olio fritto davanti alla chiesa, con le macchie che, purtroppo, rimangono ben visibili. Fino a ora nessuno lo ha mai visto perché ha sempre compiuto questi atti vandalici di notte e incappucciato. Adesso però abbiamo messo la videosorveglianza davanti alla chiesa e domenica scorsa l’ultimo atto vandalico lo ha compiuto in pieno giorno: speriamo che questo porti a un’identificazione».

La cosa che preoccupa don Sartini, però, è un’altra.

«Questa persona, che ripeto tutti sappiamo chi è perché non fa mistero dei suoi pensieri, frequenta la biblioteca pubblica e da un po’ di tempo si è circondato di un gruppo di ragazzini tra i 13 e i 16 anni. Sono tutti ragazzini che stanno a Doccia, benestanti senza problemi e forse “parcheggiati” dai genitori che hanno altro da fare e loro si annoiano. Così hanno trovato questo passatempo. Spesso li vedo entrare a casa di questa persona e non so cosa fa con loro, ma ho paura che abbia creato così la sua banda di ragazzini per compiere atti vandalici nei confronti di chi gli dà noia. Alcuni di loro a volte aprono le porte della chiesa, bestemmiano e corrono via. Hanno distrutto anche il campetto da calcio che avevamo appena realizzato, sono 12mila euro spesi per niente perché è stato subito vandalizzato. Tutti sanno a Colonnata di chi sto parlando ma nessuno dice niente perché sono tutti terrorizzati da lui. Tempo fa attaccò dei cartelli alle fermate degli autobus e dei lampioni dove diceva che io ero un ubriacone. Quella volta fu visto da alcune persone mentre metteva i cartelli, quindi lo denunciai, non chiesi danni ma volevo solo che smettesse. La sentenza, giunta a meno di un anno dalla mia denuncia, è stata benevola: il giudice ha convenuto che inventare accuse contro qualcuno è reato, ma che siccome lui è seguito dagli assistenti sociali, ha deciso che si poteva soprassedere. Allora lui l’ha rigirata in suo favore dicendo che aveva vinto lui. Tra le altre cose mi ha anche rovinato l’auto, tanto che adesso da tempo sono costretto a parcheggiarla dentro i cancelli. So che questa cosa la fa anche con chi abita nella sua stessa via».

Tra le altre cose un po’ la chiesa tempo fa ha subito anche un atto di profanazione.

«Non sappiamo chi sia stato, ma per me si tratta sempre della stessa persona. Abbiamo ritrovato in sacrestia un calice tutto graffiato. ovviamente non essendo un qualcosa di valore non è stato portato via, ma allora perché graffiarlo se non con un intento intimidatorio?».

Quello che fa più preoccupare don Sartini però adesso è questa banda di ragazzini di cui l’uomo si è circondato: «Li vediamo entrare in casa sua e non sappiamo una volta chiusa la porta cosa succeda là dentro», ha concluso scuotendo il capo il parroco di Colonnata.

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