Restyling dell’abito da sposa della mamma: la memoria intangibile di un vestito da sposa

riusare abito da sposa mamma nonna

Recuperare e fare un restyling dell’abito da sposa della mamma (o di una nonna); una scelta che parte non solo dal fascino di un vestito vintage ma anche dalla storia che quell’abito porta con sé, a te.

Scegliere di sposarsi con l’abito da sposa della mamma o di una nonna è una scelta che prescinde dalla bellezza e dal fascino vintage di un abito: per quanto alcuni modelli tornino di moda e possano incontrare il nostro gusto anche oggi, i motivi alla base di una scelta come questa racchiudono sì l’estetica, ma la superano di molto, andando verso altri sensi e significati.

Nell’indossare un abito da sposa scelto da un’altra donna, molti anni fa, si indossa un’energia, un’eredità intangibile fatta di emozioni, ricordi, aspettative.

Un legame affettivo che passa anche attraverso un abito

recupero vecchio abito da sposa

Voler indossare l’abito da sposa della propria mamma, presuppone un legame forte tra due donne di due generazioni diverse.

Una figlia che sceglie di indossare l’abito della mamma (o della nonna, come avviene alcune volte) implica una forte sintonia, l’assunzione di quella figura di donna, prima che di mamma, come modello: è un vero e proprio attestato di stima come donna e come guida.

Un abito da sposa porta con sé un’eredità energetica

restyling abito da sposa

Personalmente credo nell’energia delle cose e nelle eredità intangibili.

Credo che l’abito da sposa da modificare per farlo rivivere su di te, debba essere stato protagonista di un matrimonio felice, di una festa serena con energie positive.

Un abito da sposa è ben più di un “oggetto”, più di un semplice capo di abbigliamento e porta con sé e su di sé, nonostante il tempo, le energie del giorno del precedente matrimonio.

Credo che nel fare questa scelta, sia importante per te, come sposa, pensare anche a questo.

creazione abito da sposa sartoriale
Realizzazione abito da sposa sartoriale – Cristina Invidia

Come stilista posso lavorare sartorialmente allo “smontaggio”, rimessa a modello e personalizzazione di un abito da sposa (tra qualche riga ti dirò anche quando e come è possibile), ma c’è una componente emotiva ed energetica alla quale vorrei che pensassi quando scegli di indossare l’abito da sposa della tua mamma o di una donna a te cara.

Il giorno del tuo matrimonio devi essere esattamente la donna che ami essere, la migliore versione di te.

La versione migliore del tuo “io” è ciò che, da stilista, amo vestire con un abito da sposa sartoriale.

Stringi a te quell’abito, chiudi gli occhi e sentine le emozioni e le energie.
Se ti smuove delle corde che vanno ben oltre l’estetica, è la scelta giusta.

Se vuoi, contattami e facciamolo diventare il “tuo” abito.

L’adattamento, il riuso e il restyling di un vecchio abito da sposa: quando è possibile farlo?

Su un piano pratico, da stilista e creatrice di abiti da sposa su misura, ti dico che nel lavoro di recupero e rimessa a modello di un abito da sposa vintage agiscono diversi fattori, che variano il livello di complessità del lavoro.

  • La differenza delle misure tra le due spose è un fattore che incide sulla lavorazione.
    A volte le misure sono simili, soprattutto se la figlia ha già ereditato la fisicità della mamma. Se invece la conformazione fisica non è molto simile, occorre “smontare” l’abito e poi fare una rimessa a modello e cucitura che valorizzi al massimo il nuovo corpo sul quale l’abito rivivrà.
  • La differenza tra il modello di partenza e quello desiderato:
    Potresti volere l’abito da sposa di tua madre così come è, perché lo trovi perfetto e ti piace da sempre, oppure potresti volere l’abito per via del suo valore affettivo ma cambiarne il modello in modo più conforme ai tuoi gusti.

    Si possono fare entrambe le cose, ma i tempi (e anche i costi) possono essere dissimili.
    In tal caso, alla modifica tecnica, che comprende vestibilità, misure e mesa a modello, si unisce anche una necessaria modifica creativa, con personalizzazione e una componente di progettualità.
  • I tessuti del modello di partenza incidono sulla lavorabilità: i tessuti dell’abito da sposa di partenza è bene che siano di medio-buona qualità, con maggiore resistenza alle scuciture, per garantirne una maggiore lavorabilità e una migliore resa e bellezza secondo i parametri di un buon lavoro sartoriale.
  • Abbinabilità dei materiali complementari disponibili.
    Capita che un abito di 50 anni fa sia fatto con tessuti abbastanza diversi da quelli oggi in commercio e di un bianco ottico difficile da ri-abbianare.
    Ad esempio, il banco seta non andava di moda ai tempi delle nostre mamme mentre sarebbe più facile riabbiare un bianco naturale rispetto ai bianchi ottici.

Ridare vita ad un abito che per te ha un valore speciale è un percorso bellissimo: si ridà vita a momenti, ricordi, si permette ad emozioni di scavalcare il tempo.

Nel mio lavoro di stilista e creatrice di abiti da sposa, fare il restyling di un abito ereditato è un processo tanto sfidante quanto emozionante: devo accarezzare con rispetto e delicatezza un pezzo così importante della tua storia, ridargli forma, la forma dei tuoi sogni e delle tue aspettative.


Ma ogni volta è una grande soddisfazione e soprattutto un’enorme emozione vedere, nel lavoro sartoriale terminato e nel confronto tra il prima e il dopo, tutto il fascino di un sogno antico valorizzare la tua bellezza di oggi.

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