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L'Angelus di Ferragosto, Papa Francesco: "Maria riaccende la speranza". In preghiera per l'Ucraina

Nel giorno dell'Assunzione della Beata Vergine sono stati oltre 10 mila i fedeli ad ascoltare le parole del pontefice

In 10 mila a Piazza San Pietro. Tantissimi i fedeli, secondo la Gendarmeria vaticana, che hanno partecipato alla recita dell’Angelus di papa Francesco nel giorno dell'Assunzione della Beata Vergine Maria.

La Madonna ci ha regalato «il Magnificat, che potremmo definire il canto della speranza. È un inno di lode e di esultanza per le grandi cose che il Signore ha compiuto in lei, ma Maria va oltre: contempla l’opera di Dio in tutta la storia del suo popolo. Dice, ad esempio, che il Signore ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote». Lo ha sottolineato il Papa all’Angelus.
«Ascoltando queste parole, potremmo chiederci: la Vergine non sta forse esagerando, descrivendo un mondo che non c'è? Infatti, quello che dice non sembra corrispondere alla realtà; mentre lei parla, i potenti non sono stati rovesciati: il temibile Erode, ad esempio, sta saldo sul suo trono. E anche i poveri e gli affamati rimangono tali - ha proseguito - mentre i ricchi continuano a prosperare».

«Dio, attraverso di lei, ha inaugurato una svolta storica, ha definitivamente stabilito un nuovo ordine di cose. Lei, piccola e umile, è stata innalzata e – lo festeggiamo oggi - portata alla gloria del Cielo, mentre i potenti del mondo sono destinati a rimanere a mani vuote. La Madonna, in altre parole, annuncia un cambiamento radicale, un rovesciamento di valori. Mentre parla con Elisabetta portando Gesù in grembo, anticipa quello che suo Figlio dirà, quando proclamerà beati i poveri e gli umili e metterà in guardia i ricchi e chi si fonda sulla propria autosufficienza. La Vergine, dunque, profetizza: profetizza che a primeggiare non sono il potere, il successo e il denaro, ma il servizio, l’umiltà e l’amore. Guardando a lei nella gloria, capiamo che il vero potere è il servizio e che regnare significa amare. E che questa è la strada per il Cielo», ha aggiunto Bergoglio.

«Allora possiamo chiederci: quel rovesciamento profetico annunciato da Maria, tocca la mia vita? Credo che amare è regnare e servire è potere? Che la meta del mio vivere è il Cielo, il paradiso? O mi preoccupo solo delle cose terrene, materiali? Ancora, osservando le vicende del mondo, mi lascio intrappolare dal pessimismo oppure, come la Vergine, so scorgere l’opera di Dio che, attraverso la mitezza e la piccolezza, compie grandi cose?», ha esortato, «Maria oggi canta la speranza e riaccende in noi la speranza: in lei vediamo la meta del cammino: lei è la prima creatura che con tutta sé stessa, in anima e corpo, taglia vincitrice il traguardo del Cielo. Ci mostra che il Cielo è a portata di mano, se anche noi non cediamo al peccato, lodiamo Dio in umiltà e serviamo gli altri con generosità». In occasione della festa dell’Assunzione di Maria il Papa ha invitato a «visitare un santuario mariano per venerare la nostra Madre Celeste».

Papa, pregare per l'Ucraina

«Continuiamo a invocare la Madonna perché Dio doni al mondo la pace e preghiamo in particolare per il popolo ucraino», ha aggiunto.
«Auguro una buona festa dell’Assunta a voi qui presenti, a coloro che sono in vacanza, come pure a tanti che non possono permettersi un periodo di distensione, e alle persone sole e alle persone ammalate, non dimentichiamole». Lo ha detto papa Francesco al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro. «E penso con gratitudine in questi giorni - ha aggiunto - a coloro che assicurano i servizi indispensabili per la collettività. Grazie per il vostro lavoro per noi».

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