Forza Italia: «No alla nuova Ztl. E maxi parcheggio nell’ex sede Tea»

Contro l'allargamento della ztl in via Calvi e in via Bertani si schiera Fi: "Danneggia il centro storico"

MANTOVA. Contro l’allargamento della Ztl in via Calvi e in via Bertani dal 21 gennaio si schiera Forza Italia. «L’ampliamento della zona a traffico limitato danneggia il centro storico» affermano il capogruppo Pierluigi Baschieri e Andrea Gorgati, che rilanciano l’idea di trasformare l’intera ex sede Tea di vicolo Stretto in un grande parcheggio pubblico.

I due consiglieri comunali azzurri ricordano il loro impegno per bloccare l’ampliamento della Ztl: «Avevamo raccolto cento firme dei commercianti per segnalare all’Amministrazione la contrarietà della città a quel provvedimento. È un momento storico complicato per i centri cittadini e le politiche restrittive della mobilità sono controproducenti per le attività commerciali e per gli stessi residenti. Con queste manovre finalizzate ad ottenere qualche posto in auto in più per i residenti si rischia di favorire la morìa dei negozi di via Calvi e delle arterie parallele».

E rilanciano: «È da mesi che aspettiamo il piano urbano della mobilità sostenibile per comprendere come questa giunta vuole rivendere la viabilità cittadina ferma al piano urbano del traffico del 1997, ma non sappiamo che fine abbia fatto». Forza Italia allarga lo sguardo al sistema della sosta in città: «Ben vengano - dicono Baschieri e Gorgati - i 245 posti auto in più previsti dalla giunta grazie al potenziamento del parcheggio del Lungolago Gonzaga e all’allargamento di quello al Campo canoa. Ma si può e si deve fare di più».

Per questo al sindaco Palazzi e all’assessore Rebecchi chiedono di «non accontentarsi dei 51 posti auto pianificati e riservati ai residenti di via Calvi e via Bertani nell’ex sede Tea». Quell’area di 15.200 metri quadrati, visto che «la sua destinazione d’uso appare incerta», meriterebbe di «essere tramutata nel più ampio parcheggio pubblico della città. Un’area strategica che confina con il parcheggio del Lungolago Gonzaga: collegandole si raddoppierebbero i posti auto e si risolverebbe in maniera definitiva il problema della sosta destinata ai turisti, ai pendolari e ai residenti della zona privi di garage». Ci sarebbe il problema della «bonifica del sottosuolo contaminato da idrocarburi» e della «demolizione di qualche palazzina fatiscente», ma sarebbe facilmente superabile da una società come Tea «molto capitalizzata e con importanti utili». E annunciano: «Nel piano mobilità che aspettiamo da anni riproporremo questa progettualità». 
 

Sandro Mortari

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