Gazzetta di Reggio

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il carroccio a roma 

Oltre 120 leghisti reggiani alla corte di Matteo Salvini

Evaristo Sparvieri
Oltre 120 leghisti reggiani alla corte di Matteo Salvini

Due pullman per partecipare alla manifestazione di oggi in piazza del Popolo  Vinci, segretario emiliano: «Parte la campagna elettorale per le amministrative»

08 dicembre 2018
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REGGIO EMILIA. In tutto saranno oltre 120 reggiani, pronti a prendersi la Capitale, che solo fino a qualche tempo fa non esitavano a chiamare malignamente Roma Ladrona. Due pullman, partiti da via Turri 69, la sede del Carroccio, più una ventina di persone che viaggeranno in treno. E che da Reggio si ritroveranno in piazza del Popolo: uno dei luoghi simbolo delle manifestazioni di sinistra, che oggi alle 11 invece accoglie il popolo della Lega, chiamato a raccolta dal segretario e ministro, Matteo Salvini, «con tutti gli italiani che ci sono vicini in questa bella avventura di liberazione, di crescita e di futuro», come ha spiegato il leader del Carroccio.

«Sarà una grande manifestazione nella quale verrà fatto il punto sui provvedimenti già portati a casa, dal decreto sicurezza alla flat tax al 15% fino a 65mila euro di fatturato – afferma Gianluca Vinci, parlamentare, capogruppo in Sala Tricolore e segretario emiliano del Carroccio – Una manifestazione nazionale nella quale si lancia la campagna per tutte le amministrative: da gennaio si parte per vincere Reggio Emilia e tutte le altre città».

#Iocisarò e #luinoncisarà. Da giorni il tam tam sui social si rincorre per dare una fisionomia alla manifestazione. E se i leghisti reggiani ovviamente ci saranno, nella mirata strategia del Carroccio ideata per presentare la manifestazione finiscono anche esponenti del Pd locale, considerati “nemici” giurati del Carroccio reggiano. Come il consigliere Pd, Dario De Lucia, e il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, finiti nel mirino dei leghisti al pari dei big nazionali del partito e di altri volti noti della sinistra, politica e culturale.

«C’è chi va in piazza - replica De Lucia – per mantenere il diritto a discriminare i migranti o le donne, come fatto con l’attacco alla 194, chi ci va per il diritto di fare deficit di Stato e creare debito alle generazioni future, chi ci va per mantenere il diritto a rubare 49 milioni alle casse dello Stato, io preferisco altri temi: preferisco manifestare per i diritti civili, per il lavoro, per i diritti delle persone. Finita la manifestazione, mi auguro che Vinci ci faccia l’onore di tornare in Sala del Tricolore, dove manca da tre mesi e dove la Lega è il gruppo più inoperoso di tutta la legislatura». —

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