Genova

Libera scende in strada a Genova contro mafia e corruzione

Dal 3 al 9 dicembre incontri pubblici, tour e aperture dei beni confiscati

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Scendere in strada e incontrare le persone per sensibilizzarle su mafie e corruzione. Perché è necessario aumentare la consapevolezza.
I dati della ricerca di Libera sulla percezione e la presenza delle mafie e della corruzione in Liguria: «non sono confortanti», confessa Stefano Busi, coordinatore di Libera Liguria, in attesa dei numeri, che saranno presentati lunedì 3 dicembre a Genova.

Due anni di ricerca; 420 questionari somministrati - a giovani, lavoratori, pensionati, dagli under 18 agli over 65 - per rispondere alle domande su percezione e presenza delle mafie e della corruzione nella nostra Regione. Liberaidee, il progetto nazionale di Libera - nato nel 2016 e concluso a ottobre scorso per «mettersi in ascolto di territori e persone, e dare risposte sempre più adeguate a problemi che esistono da tempo, ma che mutano e continuano a inquinare la vita delle città» - approda in Liguria. I risultati di questo lavoro, che diventa evento, saranno raccontati da lunedì 3 a domenica 9 dicembre, attraverso incontri pubblici, tour e aperture straordinarie dei beni confiscati, proiezioni, musica, teatro, flash mob, banchetti informativi.

Lunedì 3 alle 9.30, nell’Università di Genova (aula Mazzini, via Balbi 5, terzo piano), Anna Canepa (DNA); Sandro Sandulli (DIA); Alberto Vannucci (Università di Pisa); Stefano Padovano (criminologo UniGe), presenteranno i numeri della ricerca per la Liguria. «I dati ci suggeriscono alcune linee di azione e ci dicono che è necessario parlare con le persone nelle strade», spiega Busi. «Infatti, nel programma di Liberaidee - prosegue - non ci sono solo momenti di dibattito e riflessione, ma tantissimi spunti per intercettare la gente, fuori: per questo faremo vivere i risultati della ricerca nei banchetti distribuiti sul territorio e chiederemo alla gente cosa pensa».
Perché, la “cura” per arginare mafia e corruzione è la «Partecipazione», come spiega il volantino, dalla forma evocativa di un bugiardino, che sarò distribuito nelle farmacie in giro per la città durante il flash mob di giovedì 6 dicembre dalle 16.

La ricerca ha richiesto tempo e ha coinvolto direttamente i volontari di Libera coadiuvati da un gruppo di personalità accademiche coordinato da Nando Dalla Chiesa. Trentacinque le domande poste nel questionario - distribuito anche nelle scuole - divise in 6 ambiti: associazionismo, partecipazione, mafie, beni confiscati, criminalità organizzata di origine straniera e corruzione. Il viaggio di Liberaidee è iniziato a ottobre scorso con la presentazione nazionale a Roma e finirà a maggio 2018. Ma il racconto di questi dati, ci tiene a sottolineare Busi: «Non è il punto di arrivo, ma quello di partenza per generare un nuovo dibattito pubblico e attrarre nuove persone».

Tra le iniziative (il programma completo sul sito di Libera Liguria), martedì 4 dalle 16.30 (partenza da piazza Banchi) ci sarà un tour tra i beni confiscati. Dove si incontreranno anche le due nuove realtà che hanno preso in gestione i primi due beni riassegnati della confisca Canfarotta. Dei beni confiscati si parlerà anche in un incontro a Sarzana, domenica 9 dicembre alle 9.30.
Don Ciotti sarà invece a Genova sabato 8 dicembre, per celebrare la S. Messa al Carmine per l’anniversario della Comunità di San Benedetto al Porto, mentre la mattina di martedì 4 dicembre incontra gli studenti a Sanremo, e il pomeriggio dello stesso giorno sarà a Savona. Infatti la manifestazione coinvolge tutta la Regione e sono previsti incontri e banchetti informativi non solo nel capoluogo. Per dare un’idea della portata, Busi snocciola i numeri: «Abbiamo messo in campo circa 100 volontari; stampato 20 mila volantini con la sintesi dei dati, 2mila copie del rapporto locale completo; 10mila bugiardini per il flash mob sulla partecipazione; e 4mila palle di Natale» che saranno distribuite nel pomeriggio di sabato 8 dicembre.