Genova

Arte, è morta la storica dell'arte Ezia Gavazza

Professoressa universitaria emerita, ha guidato la cattedra di Storia dell'Arte Moderna a Genova, era esperta internazionale del Barocco genovese

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Se n'è andata Ezia Gavazza, 91 anni, che, con i suoi studi e la sua inseparabile amica e collega Giovanna Rotondi Terminiello, ha approfondito e fatto conoscere a livello internazionale il Barocco genovese e ligure. Ha insegnato per tutta la vita all'Università di Genova, titolare della cattedra di Storia dell'Arte Moderna, formando generazioni di storici dell'arte, equipaggiandoli con una solida formazione storica e artistica. L'ex ministro dell'Istruzione, Fabio Mussi, l'aveva nominata professore emerito e ha sempre partecipato alla vita culturale della città, dentro e fuori dall'Università, dalle mostre ai convegni alla pubblicazioni, ma anche in consiglio comunale, con un'esperienza come consigliera per il Pci.

Domenico Piola e Bernardo Strozzi, Gio Andrea Ansaldo e il Grechetto erano i suoi terreni di studio, indagati indefessamente, insieme a tutto il Barocco, per tutta la vita. Accigliata e schietta nei modi, si trasformava in aula, lei così minuta diventava gigante, accanto al suo inseparabile proiettore per le diapositive, sapeva condurre chiunque tra i panneggi e il colore addensato, nell'attorcigliarsi di forme che stanno per lievitare e dissolversi, del Barocco. Incantava con una sapienza e un rigore rari, asciutti ed ugualmente emozionanti, perchè portava a comprendere passo dopo passo, immagine dopo immagine. Era esigente e si indispettiva se non le veniva restituito, all'esame, ciò che in effetti aveva profuso con totale generosità a lezione, senza risparmiarsi mai, senza accontentarsi mai.

Da anni, aveva lasciato il testimone scientifico del suo lavoro al suo allievo, Lauro Magnani, professore di Storia dell'Arte Moderna e ora anche preside della Scuola di Scienze umanistiche dell'Università di Genova, ma tra i suoi allievi illustri si contano tra i migliori studiosi della pittura genovese e ligure, come Piero Boccardo, oggi direttore dei Musei di strada Nuova a Genova. Al suo fianco negli studi e nei convegni sul Barocco, Giovanna Rotondi Terminiello, storica dell'arte, professoressa all'Università di Genova ed ex sovrintendente della Liguria. Tra le sue opere, "La grande decorazione a Genova" (1974) che raccontò al mondo per la prima volta i tesori degli affreschi nascosti dentro gli austeri palazzi genovesi, e "Lo spazio dipinto. Il grande affresco genovese del Seicento" (1989), con Giovanna Rotondi Terminiello firmò il fondamentale "Genova nell'età barocca" (1994) e fu tra i principali saggisti del catalogo della mostra dedicata a Bernardo Strozzi nel 1995.

Se n'è andata una delle donne che hanno fatto grande l'Università di Genova, e quel Dipartimento di Storia dell'Arte che, con Franco Sborgi per l'arte contemporanea, ha rappresentato per un lungo periodo un riferimento a livello nazionale degli studi storico-artistici.