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Papa Francesco nomina monsignor Balestrero nuovo nunzio apostolico in Congo

L'arcivescovo, nato a Genova 52 anni fa, già sottosegretario per i Rapporti con gli Stati nella Segreteria di Stato Vaticana, risulta indagato dalla Procura per riciclaggio



 

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Papa Francesco ha nominato nunzio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo mons. Ettore Balestrero. Lo rende noto il Bollettino della Sala stampa vaticana. L'arcivescovo Balestrero, 52 anni, nato a Genova, già sottosegretario per i Rapporti con gli Stati nella Segreteria di Stato vaticana, è stato dal 22 febbraio 2013 nunzio apostolico in Colombia, quindi inviato da papa Francesco il 6 luglio 2018 nella Repubblica Democratica del Congo, per il disbrigo degli affari della Nunziatura Apostolica a Kinshasa, allora 'vacante' perché lasciata libera dal febbraio-marzo di quell'anno dall'argentino 62/enne Mariano Montemayor.
Il nunzio Montemayor era stato richiamato a Roma dopo esser stato dichiarato "persona non gradita" dal governo del presidente Joseph Kabila, verso il quale il diplomatico aveva preso in diverse occasioni, sia pubbliche che private, nette posizioni. Montemayor aveva criticato lo Stato "predatore" e i governanti come "ossessionati dal denaro", divenendo così - scriveva il quotidiano Le Monde - il "bersaglio" del regime al punto di essere richiamato dalla Santa Sede.
L'arcivescovo Balestrero risulta indagato dalla Procura di Genova, insieme al fratello Guido, con l'ipotesi di riciclaggio internazionale. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 4 settembre 2015 l'alto prelato sottoscrive una donazione di quasi 4 milioni di euro al fratello, importatore di carni. Secondo i pm  Francesco Pinto e Paola Calleri l'operazione rappresentava l'atto conclusivo per far rientrare gli introiti d'un maxi contrabbando.