Palla al centro per unire migranti e ragazzi STORIE SOTTO L'ALBERO

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2018 sulle pagine del nostro settimanale.

Palla al centro per unire migranti e ragazzi STORIE SOTTO L'ALBERO
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(Lurate Caccivio) Palla al centro per unire migranti e ragazzi. Un campo verde, magliette colorate e la voglia di giocare. Nel pomeriggio di sabato 24 marzo, all’oratorio di Caccivio, sono scese in campo due squadre concentrate e allegre.

Palla al centro, l’integrazione passa da qui

Appuntamento con i ragazzi di terza media e i migranti protagonisti del progetto "Intercultura e solidarietà: umanità in viaggio", a suggellare l’amicizia nata tra loro. Maglie nuove fiammanti, bianche e rosse, con il logo di Intesa Sociale per i richiedenti asilo, orgogliosi di giocare con i nuovi amici incontrati a scuola. Squadre miste, denominate Pace e Giustizia e Solidarietà, composte da una ventina di ragazzi e circa 40 migranti, tra giocatori e tifoseria. La giornata è stata il coronamento dell’iniziativa che ha coinvolto i migranti gestiti dalla cooperativa sociale Intesa Sociale.

Il progetto ha avuto come tematica centrale quella del viaggio quale ruolo fondamentale nella storia dell’umanità con le fatiche e le opportunità che comporta, generatore di cambiamento e metafora esistenziale. Ersilia Foriglio, direttrice della cooperativa, spiega: "Il progetto promosso dall’associazione Interragire, Intesa Sociale, Associazione Genitori Associati ha avuto come scopo quello di mettere in comune alcuni vissuti migratori dei richiedenti protezione, favorendo la conoscenza e la comprensione reciproca, il rispecchiamento interiore nonché la consapevolezza di una memoria che può essere condivisa".

Giornate intense

Le giornate dedicate all’iniziativa sono state quattro, tre a scuola e una sul campo di gioco: la prima, divisa in due fasi, è stata curata dalla volontaria Marina Tirelli che ha illustrato la storia delle migrazioni nelle fasi storiche fino ad oggi. La seconda fase, tenuta dall’avvocato Serena Arrighi, è stato un excursus giuridico sulle condizioni del richiedente protezione internazionale, il titolare di protezione sussidiaria, lo status di rifugiato, ricorrenti e appellanti.

La seconda giornata è stata curata dal personale di Intesa Sociale. Spiega Foriglio: "Quattro migranti con il personale della cooperativa si sono fatti intervistare dagli studenti divisi in gruppi, tenendo come tematica il viaggio, le motivazione e le aspirazioni". Protagonisti degli incontri sono stati Aghedo Emmanuel, 31 anni, nigeriano e titolare di protezione sussidiaria, unitamente a Foriglio: hanno condotto il gruppo facendo particolare riferimento alla tematica della concessione della protezione sussidiaria, mettendo in evidenza il carattere universale della mobilità umana, decostruendo gli stereotipi e trasmettendo spunti di riflessione per comprendere la differenza culturale. Mbaye Modu, 23 anni, gambiano, con l’operatore Andrea Buzzi, ha affrontato la tematica della ricostruzione del viaggio facendo un focus sul Gambia e sulla condizione giuridica del migrante in fase di appello.

Mfeopon Ousseni 25 anni, camerunense, supportato dal mediatore Fabrizio Ciarmiello e l’operatore Chiocchi William, ha affrontato la tematica del paese di origine, ovvero facendo riferimenti alla durissima repressione attuata dal governo di Yaoundè successiva alla proclamazione di indipendenza, lo scorso ottobre della Repubblica di Ambazonia. Syed Ahmad Ali Shah, 24 anni, con la mediatrice Federica La Fragola e a Nazmie Akkawi, ha affrontato il tema del viaggio e i motivi migratori che hanno condotto la Commissione di Monza a dare al migrante la forma più alta di protezione possibile, ovvero lo status di rifugiato.

(Giornale di Olgiate sabato 31 marzo 2018)

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