La Cina riconosce il videogiocare come un lavoro ufficiale

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La Cina ha compiuto un passo piuttosto importante nel mondo videoludico: adesso giocare ai videogiochi è un lavoro vero e proprio. La decisione è stata effettuata dall’OSTA (Chinas Occupation Skill Testing Authority), l’ente che ha rilasciato la lista annuale contenente le nuove figure lavorative riconosciute ufficialmente nel paese. E fra queste compare anche il videogiocatore, per la gioia di milioni e milioni di utenti.

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Giocare ai videogiochi è adesso un lavoro come gli altri in Cina

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Così facendo la Cina diventa uno dei paesi più pionieristici in quanto a videogiochi. Ed è una situazione per certi versi paradossale, dato che soltanto da diversi mesi il governo cinese ha spinta sulla lotta alla dipendenza videoludica. Ciò ha portato all’introduzione di maggiori blocchi per pubblico più giovane: si stima che 24 milioni di bambini siano afflitti dalla cosiddetta “videoludopatia”.

Detto questo, a partire da oggi 31 gennaio 2019 in Cina si può lavorare anche con i videogiochi. Questa è una delle varie figure lavorative introdotte dall’OSTA, fra cui troviamo anche posizioni relative a settori come AI e Internet of Things, così come ingegneri del cloud computing, analisti di big data ed altro ancora. Con questa nuova politica i videogiocatori potranno prendere parte ai tornei di e-sport riconosciuti, svolgere lavori come allenatori, progettare nuovi giochi ed altro ancora.


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