Un fascista omofobo nella stanza del sindaco di Bari: è polemica
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Un fascista omofobo nella stanza del sindaco di Bari: è polemica

Danilo Quarto è stato invitato come organizzatore di un'iniziativa benefica. Ma ha tatuato Dux sul petto e diceva che avrebbe dato fuoco a Vendola e a tutti i 'ricchioni'

Danilo Quarto, Pietro Petruzzelli e Bobo Vieri
Danilo Quarto, Pietro Petruzzelli e Bobo Vieri
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27 Luglio 2018 - 15.20


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Il caso è stato sollevato da Repubblica Bari e rilanciato dall’esponente di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: un fascista dichiarato (noto anche per le sue sparate omofobe) ricevuto il pompa magna nello studio del sindaco eletto nelle liste del Pd: “Sconcertante quello che è avvenuto al comune #Bari, un fascista e omofobo accolto con tutti gli onori. Caro sindaco DeCaro che ne pensi? Prendi ufficialmente le distanze da questa iniziativa? Intervieni con decisione sul tuo assessore? La città di Petrone, non si merita queste cose.

La persone al centro delle polemiche si chiama Danilo Quarto, ha una scritta Dux tatuata sul petto ed è un pugliese che ha fatto la sua fortuna al nord dopo aver fondato agenzie che si occupano di sicurezza, ossia body Guard. 
Quarto è tra i promotori della “Bobo Summer Cup”, una iniziativa benefica organizzata da Bobo Vieri e che farà tappa a Bari con partite di calcio sulla spiaggia tra ex campioni. Ed in questa veste è stato invitato a fare passerella.
Peccato che, appunto, si tratti di un nostalgico del Duce e che in passato aveva scritto cose orrende sui gay tipo: “Al rogo Vendola è tutti i ricchioni come lui”, o “Dio non ha inventato i ricchioni”

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