Casalino rivendica il mega stipendio: lavoro tanto (come milioni di italiani) e me li merito
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Casalino rivendica il mega stipendio: lavoro tanto (come milioni di italiani) e me li merito

Ecco un'altra retromarcia del Movimento che è riuscito anche in questa vicenda a contraddirsi.

Casalino e Grillo
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21 Settembre 2018 - 08.06


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Ricordate quando Beppe Grillo urlava che chi lavorava in Parlamento non doveva guadagnare più di 3mila euro al mese? Ecco un’altra retromarcia del Movimento che è riuscito anche in questa vicenda a contraddirsi. Ora parlano di meritocrazia, ma i “cittadini” onorevoli e i loro uffici stampa sanno che milioni di italiani lavorano 16 ore a giorno e arrivano a stento a fine mese? Forse hanno perso pure loro il contatto con la realtà. 

“Sono in linea con il M5s, ho una paga alta ma è questione di merito”. Così Rocco Casalino in un’intervista a Il Corriere della Sera. “Guadagno poco più di 6 mila euro netti al mese. È il giusto riconoscimento”, ha detto il giornalista. “Sono portavoce e capo ufficio stampa, dirigo una trentina di persone, sono reperibile giorno e notte, sette giorni su sette, lavoro 13-14 ore al giorno. Sempre. Ho responsabilità enormi, nelle mie mani c’è la comunicazione di Palazzo Chigi”.

Meritocrazia e 5 Stelle? “Il Movimento è sempre stato per la meritocrazia, ciò che abbiamo sempre criticato sono gli eccessi e i privilegi ingiustificati, non il giusto riconoscimento, anche economico, delle competenze professionali”. “Sono ingegnere elettronico e giornalista professionista, parlo 4 lingue. Ho diretto per 4 anni l’ufficio comunicazione M5s del Senato e sono stato il capo comunicazione di una campagna elettorale al termine della quale il Movimento ha preso quasi il 33%. Se parliamo di merito e lo confrontiamo con lo stipendio dei miei predecessori non ho nulla di cui vergognarmi…anzi”.

Ma non la mette in imbarazzo percepire di più del premier o di altri esponenti di governo, domanda il giornalista del Corriere? “La scorrettezza sta nel paragonare la retribuzione di una carica politica con quella di un professionista. Oltretutto la mia è in linea con quelle dei miei predecessori. Faccio notare che sono centinaia i dirigenti della Pubblica amministrazione con uno stipendio più alto del premier, una anomalia dovuta al fatto che in anni passati la retribuzione del presidente del Consiglio era cumulabile con quella da parlamentare. E evidente che con me si sta giocando sporco”. 

 
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