«I vescovi di Sicilia si stanno interrogando sulla necessità di passare dalla riflessione ai fatti, meno proclami – pur importanti per risvegliare le coscienze – e più azioni fattive per liberare questi nostri fratelli. Occorre subito mobilitarsi: magari salendo sulla Diciotti e fare con loro lo sciopero della fame? O qualche altra iniziativa di solidarietà che manifesti il volto popolare di una Chiesa impegnata fattivamente su questo problema?», ha detto il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò (nella foto), delegato della Conferenza episcopale siciliana per le migrazioni. Perché, ha aggiunto, questa Italia è «ormai senz’anima».