Rimpasto al Comune, la Sinistra
punta sulla madre di Arturo

Rimpasto al Comune, la Sinistra punta sulla madre di Arturo
di Valerio Esca
Giovedì 3 Maggio 2018, 09:36
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È tempo di rimpasto a Palazzo San Giacomo. Il sindaco è pronto a mischiare le carte per costruire «una giunta più politica», non appena il Consiglio comunale si esprimerà sul rendiconto finanziario. De Magistris ha bisogno di rinnovamento e di una squadra che possa guidare il «rinascimento arancione», considerando che «la rivoluzione» tanto invocata si è arenata da tempo. Il primo cittadino sta portando avanti la fase di ascolto con l'attuale squadra di governo, per testare gli umori degli assessori, al termine della quale si potrà capire quante unità saranno coinvolte nel rimpasto. Il toto-nomi impazza, ma una proposta suggestiva arriva dalla sinistra, che lancia Maria Luisa Iavarone. La mamma di Arturo, il giovane accoltellato da una baby gang in via Foria lo scorso dicembre, potrebbe avere il profilo giusto per fare il grande salto in politica?

«Non la conosco personalmente - ammette il segretario provinciale di Sinistra italiana Carlo Giordano - però credo che il sindaco dovrebbe aprirsi alla città invece di chiudersi in figure troppo politiche. Sarebbe bello se il rimpasto di giunta avvenisse coinvolgendo le migliori esperienze che potrebbero dare il loro contributo alla città. Sono convinto che la mamma di Arturo possa rappresentare il simbolo di questo rinnovamento». Per Giordano «c'è bisogno di consolidare il rapporto con la città», ma anche con i partiti che sostengono la maggioranza. Sotto questo aspetto il segretario di Si è critico: «Ci interessa capire come proseguire insieme al sindaco. Sarebbe utile un incontro con le forze politiche che sostengono l'esperienza de Magistris. Il primo cittadino in questi anni ha preferito incontrare giustamente i consiglieri comunali, ma forse è arrivato il momento di confrontarsi anche con i partiti che durante le elezioni hanno corso con lui nella stessa coalizione. Mi aspetto più collegialità anche sulle scelte politiche. Bisogna fare squadra al servizio della città».

La sinistra chiede al sindaco un incontro, ma non altre poltrone: «Abbiamo un gruppo di tre consiglieri, il presidente del Consiglio, un assessore e un consigliere metropolitano. Abbiamo una nostra rappresentanza, il sindaco ne tenga conto». La priorità di de Magistris in questo momento è portare avanti la battaglia sul debito a livello centrale. «Tra l'approvazione del rendiconto in giunta e in Consiglio sarò a Roma per avanzare le nostre proposte, contro un debito che ci sta soffocando» ha rimarcato l'ex pm appena cinque giorni fa. Gli uomini più vicini al sindaco raccontano di quanto sia preoccupato e soprattutto consapevole che senza una legge speciale il prossimo bilancio sarà quasi impossibile metterlo in colonna. Il preludio al default. L'esigenza di volere intorno a sé un rinnovato entusiasmo nasce proprio dalle condizioni attuali del mondo demA, abbastanza stanco. Sfiancato dalle ultime battaglie.

 

Tornando al rimpasto, tra le new entry dovrebbe esserci la giovane consigliera comunale di demA, Eleonora de Majo, in rappresentanza dell'ala barricadera dell'assemblea cittadina. Sui social qualcuno ipotizza un possibile coinvolgimento dell'ex giornalista Sky Paolo Chiariello. In uscita sembra siano in discesa le quotazioni di Roberta Gaeta (Welfare), che alla fine potrebbe rimanere in sella al suo assessorato. Diverso il discorso per le ultime due arrivate in giunta: Maria D'Ambrosio (Verde) in quota Verdi e Alessandra Sardu (Cimiteri) in quota Riformisti, per le quali sembra quasi certo l'addio. Allontanare dalla giunta D'Ambrosio potrebbe però aprire una crisi con i Verdi. L'assessore è molto vicina al capogruppo del Sole che ride Stefano Buono, che non sembra intenzionato a mollare la presa. Più complesso coinvolgere nel rimpasto assessori, considerati di punta, come Mario Calabrese (Mobilità), Annamaria Palmieri (Scuola) e Nino Daniele (Cultura).
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