Cinema, videoclip, fiction e pubblicità: nel 2018 giro d’affari da 17 milioni in Fvg

Trieste diventa set da record

TRIESTE  Trentotto produzioni girate in Friuli Venezia Giulia, un totale di 9,5 milioni di euro spesi sul territorio e un indotto da quasi 17 generato dalle imprese regionali. Sono i numeri registrati nel 2018 dalla Film Commission Fvg, che da vent’anni si occupa di facilitare il lavoro delle troupe italiane ed estere che scelgono la regione per realizzare film, fiction, pubblicità e video musicali. E quest’anno non è solo Trieste a fare da sfondo principale alle 633 giornate di ripresa, considerato che serie come “Rocco Schiavone” e “Il Commissario Montalbano” hanno appena finito i lavori tra Cividale e Venzone.

Trieste, il trailer de "Il ragazzo invisibile 2"

La Film Commission è sostenuta da fondi regionali: 1,4 milioni stanziati dalla giunta Serracchiani per il 2018, 400 mila euro in meno quelli messi a disposizione dalla giunta Fedriga nell’ultima manovra, sebbene con l’impegno di pareggiare la cifra in assestamento di bilancio. Risorse pubbliche che consentono all’organismo di fare da volano per il tessuto produttivo e rafforzare l’attrattività turistica, grazie alla visibilità data ai luoghi del Fvg da fiction che sono trasmesse in decine di Paesi.

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Per il presidente Federico Poillucci, «quello che si sta per concludere è stato un anno record sia come numero di produzioni che come indotto». Tra le ultime realizzazioni la Film Commission si coccola tre film in uscita: “L’indesiderato” con Aldo Baglio e Angela Finocchiaro, “Alba” di Dalibor Matanic e “Paradise. Tutta un’altra vita” del triestino Davide Del Degan, reduce dal successo di Cannes per il documentario “L’ultima spiaggia” dedicato al Pedocin.

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Ma il 2018 è stato anche l’anno dei ritorni, come la seconda serie de “La porta rossa”, diventata un caso grazie alla media di oltre 3 milioni di spettatori a puntata e al fatto che le avventure del commissario Cagliostro sono state trasmesse in 114 Paesi. Le riprese sono iniziate a maggio e proseguite fino a ottobre, per un totale di 122 giornate, in cui sono stati impiegati anche una trentina di “cinematografari” regionali. La portata delle ricadute economiche la si coglie dalle 6.100 notti in albergo prenotate per dare alloggio alla troupe romana. Per realizzare “La porta rossa 2”, la società di produzione Vela Film, tra preparazione e riprese, ha inoltre speso in Fvg più di 3,6 milioni, contro i 280 mila euro di contributi erogati dalla Film Commission. «Un rapporto di quasi 13 a 1», evidenzia Poillucci.

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Tra le fiction in uscita figurano pure “Il silenzio dell’acqua”, con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti: quattro puntate in prima serata su Canale 5 girate fra Muggia e Duino, con 85 giorni di riprese e un milione di spesa diretta. Ancora in svolgimento, infine, le riprese di “Volevo fare la rockstar” di Matteo Oleotto: 12 puntate per Rai Due.

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Il Fvg piace alle produzioni perché in pochi chilometri offre location molto diverse, dal mare alla montagna, passando per i paesaggi rurali. Anche a questo si deve la decisione di Gabriele Salvatores di tornare quattro volte a Nordest: dal primo esperimento di “Come Dio comanda”, girato nel 2008 tra Udine e Pordenone, ai due episodi de “Il ragazzo invisibile”, fino a “Se ti abbraccio non aver paura”, road movie ambientato a Trieste e nei Balcani con un cast composto da Claudio Santamaria, Valeria Golino e Diego Abatantuono. —