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Domenica 3 ottobre l’arrivo a San Lorenzo del nuovo parroco don Ignazio Sudoso

Ieri al palaroller impartita la prima comunione ai bimbi della parrocchia. Domenica toccherà ai cresimandi di Santo Stefano e San Lorenzo

Luca Perrino
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Luca Perrino / RONCHI

Ci si prepara, a Ronchi dei Legionari, all’ingresso del nuovo parroco di San Lorenzo, monsignor Ignazio Sudoso. L’insediamento ufficiale, alla presenza delle autorità comunali, degli organismi parrocchiali e dei fedeli, avrà luogo domenica 3 ottobre, nel pomeriggio attorno alle 16. Il programma definitivo sarà messo a punto la prossima settimana e già oggi è stata programmata una riunione del consiglio parrocchiale e pastorale. Un momento importante nella vita della comunità religiosa ronchese.

Monsignor Sudoso prenderà in mano le redini di don Renzo Boscarol, scomparso lo scorso 7 marzo a causa del Covid. L’arciprete parroco di San Lorenzo, don Lorenzo Boscarol, è stato il 28° sacerdote dopo il 1447. Prima di lui ci sono stati Matteo dal 1447, Barnaba da Visignano dal 1480 al 1512, dal 1512 al 1546 Lorenzo da Monfalcone e Sebastiano da Grado, dal 1546 Giovanni Battista da Sbroivacca. Dopo questi primi sacerdoti, altri 15 preti hanno curato le anime della città fino al 1700. Poi, Luca Fulizio 1778-1816, Leonardo Cecconi 1816-1852, Giacomo Anderlig 1853-1893, per un solo anno, il 1894, Eugenio Jordan, Francesco Bandeu 1894-1940. Dal 1940 al 1952 il grande Pre Tita Falzari succeduto, nell’estate 1952 da monsignor Mario Virgulin fino al 2000. Con l’occasione verrà costituita l’unità pastorale tra la parrocchia dei Santi Lorenzo e Domenica e quella di Santo Stefano Protomartire, di cui monsignor Sudoso viene nominato responsabile e nel contempo parroco delle due realtà.

Ieri, intanto, altro momento importante per la città. Al palaroller degli impianti di base il sacramento della prima comunione è stato impartito ai bambini della parrocchia di San Lorenzo. La tradizione va rispettata, ma vanno rispettate anche le regole e la soluzione trovata dalle parrocchie cittadine, di concerto con l’amministrazione comunale, permette ad un maggior numero di persone di essere presenti ed anche di mantenere il distanziamento tra le stesse. E, ancora, domenica 26 settembre, alle 11, ecco che il palcoscenico sarà per i cresimandi delle parrocchie di Santo Stefano e San Lorenzo, alla presenza del Vescovo di Gorizia, Carlo Maria Redealli. —

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