Il Tirreno

Empoli

dialogo tra religioni 

L’idea dell’imam: una grande festa dopo il Ramadan con tutti gli empolesi

Il pubblico all’incontro tra la sindaca, l’imam e il proposto
Il pubblico all’incontro tra la sindaca, l’imam e il proposto

Abou Zakaria ha lanciato la proposta durante un incontro con don Guido Engels e la sindaca Brenda Barnini

11 marzo 2019
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EMPOLI. «La religione non può essere un elemento divisivo, ma fondamento della nostra capacità di vivere assieme. Dobbiamo costruire la pace partendo dal basso e dalla convivenza». . Lo ha detto la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, durante l’incontro interreligioso che si è svolto sabato nella sala Adunanze della Misericordia di Empoli.

Un momento di riflessione organizzato dalla Parrocchia di Sant’Andrea e dal Centro culturale islamico, alla presenza di don Guido Engels, proposto di Empoli, e Abou Zakaria, imam di Santa Croce e di Empoli. “La ricerca della pace, compito del fedele cristiano e musulmano” era il tema dell’iniziativa aperta da Stefano Giannoni, componente del Magistrato della Misericordia di Empoli.

Su questo tema don Engels ha spiegato: «Le religioni hanno il compito di aiutare l’uomo a trovare la pace interiore e a ritrovare il senso smarrito, riscoprendo la misericordia di Dio. I luoghi di culto diffondono gioia e serenità e promuovono la pace». Il proposto ha anche ricordato la sua presenza nello scorso luglio quando gli stessi soggetti presenti all’incontro si ritrovarono all’inaugurazione del Centro islamico, nella zona di Carraia.

L’imam Zakaria ha sottolineato l’importanza dell’incontro: «Un’occasione per proseguire e consolidare la conoscenza reciproca, la riflessione e l’impegno comune su diversi temi che interrogano le coscienze come cittadini e come credenti. Per il prossimo Ramadam stiamo pensando a un grande incontro al termine del periodo di digiuno a cui invitare tutti gli empolesi e fare festa insieme».

La sindaca Barnini ha ricordato proprio quell’occasione: «Nel luglio 2018 ero insieme a don Guido e Abou Zakaria a dare il via al nuovo Centro culturale islamico in via Pirandello, che in pochi mesi è diventato punto di riferimento per molte persone. Oggi siamo di nuovo insieme per raccontare come si costruisce la pace a partire dal basso e dalla convivenza. Un confronto molto importante quello con don Guido Engles e l’imam Abou Zakaria. La pace non è assenza di guerra, non è indifferenza, è rispetto e amore».

«Sarà importante promuovere un secondo incontro su questi temi proprio al Centro islamico, dopo questo alla Misericordia – ha detto la sindaca di Empoli – per mostrare come l’accoglienza e la convivenza con culture diverse sia l’unico modo di vivere la nostra città nel modo più accogliente. L’importanza di quello spazio è dare la possibilità ai fedeli musulmani di incontrarsi e riunirsi in modo stabile, ma anche quella di avere un luogo in cui famiglie e bambini possano stare insieme e condividere momenti di socializzazione, svago e preghiera».

 

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