Il Tirreno

Grosseto

follonica VERSO LE ELEZIONI 

Nuovi antagonisti per i poli tradizionali CasaPound va da sola, come Psi e Verdi

Giulia Sili
Nuovi antagonisti per i poli tradizionali CasaPound va da sola, come Psi e Verdi

Il partito di estrema destra schiera un proprio candidato. Dall’altra parte alcuni ex della giunta Benini faranno corsa a sé 

28 marzo 2019
3 MINUTI DI LETTURA







Il clima di tensione che da mesi si respirava all’interno della giunta follonichese ha portato a una evidente rottura che prende forma in vista della tornata elettorale. Le sedie assegnate in maggioranza al Psi erano da tempo diventate scomode e, alla fine, quella che si è delineata come un’opposizione interna alla giunta ha prodotto i suoi effetti: Psi e Verdi saranno uniti ma lontani dal progetto del centrosinistra di Andrea Benini. Ma se a sinistra si perde il partito che alle ultime amministrative aveva garantito il 4% dei voti, anche a destra spuntano nuovi concorrenti: ieri CasaPound ha ufficializzato il proprio candidato a sindaco – Alessandro Berardi – non convogliando dunque la propria preferenza sul candidato del centrodestra, Massimo Di Giacinto sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Berardi, cinquantadue anni, due figli, è responsabile della produzione e della commercializzazione di un panificio di Follonica ed è Presidente di “AssiPan” Grosseto, associazione dei panificatori.

Come il centrodestra dovrà fare i conti con nuovi antagonisti, al centrosinistra mancherà una “quota” che attualmente compone la maggioranza, ma non è chiaro dove andrà a collocarsi: i socialisti, che oggi in giunta hanno l’assessore Alberto Aloisi e nella pubblica assise il consigliere Francesco Aquino, potrebbero correre da soli oppure appoggiare Di Giacinto. Una delle ipotesi più verosimili è però quella della scesa in campo al fianco di Andrea De Luca, il presidente del consiglio comunale che da tempo è in feeling con Aquino: insieme hanno infatti scelto di non appoggiare molte delle scelte fatte dall’amministrazione. E i temi che hanno diviso la maggioranza potrebbero essere quelli che andranno a comporre un eventuale programma elettorale: dall’acquisto della farmacia comunale alla variante urbanistica, passando per i parcheggi e i finanziamenti al teatro Fonderia Leopolda.

«Con la fine della legislatura si sta per aprire una stagione nuova – dicono Psi e Verdi – Mettiamo a disposizione le nostre esperienze per un nuovo percorso amministrativo aperto ai moderati, ai democratici, agli ambientalisti, ai riformisti, ai repubblicani e ai laici. Daremo il nostro contributo su un programma che metterà al centro ambiente e lavoro; due temi che per noi possono convivere».

Non è quindi un caso se ieri Aquino e De Luca hanno mostrato – in tandem – soddisfazione per le scelte fatte dal Psi: «Siamo contenti che socialisti e verdi – dicono – abbiano scelto di intraprendere una strada nuova rispetto al solco tracciato dalle ultime giunte e ci auguriamo di poter unire le nostre forze per far partire una nuova esperienza, insieme alle forze civiche, ai giovani e al mondo del lavoro – dicono – In questi cinque anni di amministrazione Benini, abbiamo condiviso una battaglia politica in cui molte nostre proposte sono state non ascoltate».

La voglia di intraprendere un percorso alternativo è evidente: «Non vogliamo prendere per mano la città, in modo paternalistico, come recita lo slogan di Benini, ma vogliamo aiutarla a crescere. Abbiamo tante idee per cambiare Follonica».

Aquino e De Luca spiegano inoltre che, in questa ottica, sono benvenute altre liste che vorranno impegnarsi in questo progetto. E, forse, non è un caso se nei giorni scorsi il consigliere socialista ha preso contatti con la lista civica Follonica nel Cuore e con il comitato Sos la Piana del Casone Scarlino; quest’ultimo ha già dichiarato che non avrà candidati in lista ma che potrebbe garantire il proprio elettorato. Nulla però è ancora definito. —

Primo piano
Il rapporto della Regione

Turismo, la costa toscana si prende la rivincita sulle città d’arte: il bilancio, la classifica e le strategie per il futuro

di Martina Trivigno