Il Tirreno

VERSO LE ELEZIONI 

Il Pd continua a discutere ma il candidato ancora non c’è

CLOZ
Il Pd continua a discutere ma il candidato ancora non c’è

Clima più disteso nella direzione di giovedì sera, la commissione prosegue il lavoro Becattini, coordinatore regionale: «Ora bisogna operare nella concordia»  

23 marzo 2019
2 MINUTI DI LETTURA





PIOMBINO. Per la commissione del Pd che lavora per trovare un candidato sindaco, ormai la convocazione è diventata «permanente». Nel linguaggio politico, cioè, s’intende che giorno dopo giorno si continuerà a discutere finché non sarà concordata una soluzione. Anche perché di tempo ne è rimasto poco.

Ieri dunque – a metà pomeriggio – la commissione è tornata a riunirsi in via Marco Polo. C’erano Gianni Anselmi, Paola Pizzi, piombinese che fa parte della segreteria regionale, il segretario dell’Unione comunale Bruna Geri, quello della Federazione, Massimiliano Roventini, e il coordinatore della segreteria regionale, Lorenzo Becattini, mentre il segretario Simona Bonafè, dopo aver partecipato alla riunione di giovedì, era tornata a Firenze.

A Becattini, politico di lungo corso e di grande esperienza, è affidato il compito di guidare il lavoro per trovare la quadra tra gli schieramenti del Pd locale.

Il termine che tutti si sono dati è l’inizio della prossima settimana: entro martedì o mercoledì al massimo il Pd dovrebbe essere in grado di esprimere il proprio candidato sindaco.

Anche ieri comunque il lavoro è stato incentrato sulla ricerca del “profilo”. Si continua dunque a cercare in quella che viene definita la società civile, una persona cioè ascrivibile al centrosinistra ma che venga fuori dal partito e che si presenti come una figura nuova e in grado di restituire compattezza al Pd. Insomma nessuno, per ovvie ragioni, intende rinnegare il lavoro di Massimo Giuliani e di Carla Maestrini, l’assessore all’urbanistica considerata nei giorni scorsi la possibile candidata, non più disponibili viste le divisioni interne, ma sta prevalendo la tesi che per invertire una situazione che vede il candidato del centrodestra Francesco Ferrari come stragrande favorito, serva una faccia nuova. Difficile dire dove il Pd pensa di trovarla, visti i vari esperimenti già andati a vuoto. In un partito sfiduciato sembra però che alla fine la gravità della situazione sia emersa in modo chiaro a tutti e che nella direzione di giovedì sera si sia discusso in modo più disteso.

C’è dunque la possibilità di riannodare un’intesa tra le due anime del partito, quella che si riconosce nelle istanze di Zingaretti (Geri e Maestrini, solo per semplificare) e l’altra, renziana, che ha sostenuto Giachetti e rappresentata sul territorio in primis da Anselmi?

Per Becattini «il clima è decisamente migliorato. Del resto a Piombino, che la segreteria segue con particolare attenzione per la sua importanza, c’è un gruppo dirigente di valore. Ora cerchiamo di lavorare nella concordia, se faremo le scelte giuste sono convinto che un paio di giorni in più alla fine non saranno un problema». —

CLOZ

Primo piano
Sfruttamento

Caporalato a Livorno e Grosseto, maxi-operazione dei carabinieri: dieci arresti. Paghe anche 0,97 euro l’ora