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Il parroco: i sacerdoti facciano anche politica

Il parroco: i sacerdoti facciano anche politica

Don Bruno Frediani interviene sulla candidatura di don Silvio Righi alle elezioni del Consorzio di bonifica: scelta nel solco tracciato da papa Francesco

19 marzo 2019
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CAMAIORE. «La meraviglia e la sorpresa manifestata da alcuni cittadini e raccolta dagli organi di stampa per la candidatura di don Silvio Righi, parroco della comunità pastorale di Camaiore, all’assemblea del Consorzio di Bonifica è comprensibile».

A scrivere queste parole in una lettera indirizzata ai giornali è don Bruno Frediani, il parroco della chiesa di Piano di Mommio, conosciuto per le sue posizioni pro-migranti e per l’integrazione. Questa volta interviene in merito alla decisione delle parrocchie di Camaiore di candidare il priore alle elezioni del Consorzio di bonifica.

«È una novità legata ai nuovi indirizzi che Papa Francesco sta dando alla Chiesa. Egli vuole una “Chiesa in uscita”, cioè non rinserrata nei suoi luoghi e dedita solamente alle celebrazioni e alle devozioni. Anche il cardinale Bassetti, presidente dei vescovi italiani e molti altri pastori stanno sollecitando i fedeli e le comunità ad un maggiore impegno nel mondo del sociale, della cultura e della politica, intesa, naturalmente non come partitica, cioè di parte, ma in senso alto. Paolo VI affermava che la politica è la forma più alta della carità. Da alcuni decenni la comunità cristiana e i cattolici sono rimasti afoni a riguardo di questi temi, e quando si sono impegnati, l’hanno fatto in funzione della difesa dei propri privilegi e interessi o per la difesa di quelli che ha definito valori irrinunciabili. Ultimamente anche importanti e stimati uomini della cultura, osservando con preoccupazione l’attuale crisi etica, culturale e politica del nostro Paese, dell’Europa e del mondo, attraverso i mezzi di comunicazione, hanno sollecitato la Chiesa e i cattolici ad una presenza più propositiva nella società. Tra questi ricordo Umberto Garimberti e Ernesto Galli Della Loggia».

Con Papa Francesco, dice don Bruno «si sono scoperti anche alcuni ambiti di vita sociale, come quello dell’ambiente e della natura, come ambiti di impegno dei cattolici e delle loro comunità. La candidatura di don Silvio si colloca in questo alveo pastorale che la Chiesa sta cercando di percorrere».
 

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