La “quarta rivoluzione industriale” ha visto affacciarsi e/o affermarsi sul mercato tante nuove soluzioni tecnologiche in grado di efficientare il lavoro e rivoluzionare le regole competitive di molti business.

Tra le nuove tecnologie, una in particolare sembra poter incidere fortemente sul mondo industriale e non solo. La stampa 3D, che può essere considerata “semplicemente” un’evoluzione della tradizionale stampante, infatti, promette di avere forti impatti sull’intera supply chain, dai costi di produzione alla gestione del magazzino, riducendo i trade off tra produttività, qualità, velocità di consegna e personalizzazione del prodotto.

In questo nuova soluzione, sembra credere fortemente HP che sta sviluppando stampanti in grado di lavorare il metallo (soluzione ancora non in commercio) e che recentemente ha aperto in Cina un centro dedicato al 3D printing, in collaborazione con Guangdong 3D Printing Collaborative Innovation Platform.

La multinazionale statunitense è entrata in questo mercato già nel 2016 con le stampanti Multi-Jet Fusion ma ora, con l’apertura a Dali, Foshan, del suo più grande centro di produzione 3D in Asia, vuole aggredire il settore e cogliere l’opportunità di rivoluzionare il mercato manufatturiero.

“Tutto inizia con delle applicazioni e gli innovatori della produzione digitale stanno guidando la trasformazione del settore produttivo, che ha un giro di affari $ 12 trilioni, producendo, grazie alla tecnologia HP Multi Jet Fusion, componenti industriali di qualità per applicazioni in diversi ambiti – ha commentato Stephen Nigro, Presidente della 3D Printing, HP Inc -. Siamo entusiasti del fatto che la Guangdong (Dali) 3D Printing Collaborative Innovation Platform stia implementando la tecnologia HP Multi Jet Fusion su scala industriale per incrementare la crescita del business e accelerare l’innovazione del settore. HP è impegnata ad aiutare la nostra comunità globale di partner di produzione digitale ad espandersi e prosperare”.

Il Lanwan Intelligence – HP Multi Jet Fusion Technology Mass Manufacturing Center, che produrrà componenti e prototipi principalmente per il mercato auto e “consumer good”, avrà il duplice obiettivo di aumentare i ricavi del business 3D, che attualmente contribuisce in maniera nettamente inferiore al fatturato dell’azienda rispetto alle stampanti laser e ad inchiostro, e di accrescere la presenza di HP nel continente asiatico.

“La domanda per la produzione di componenti in 3D, nei prossimi anni, crescerà esponenzialmente per cui passeremo da un modo analogico di fare manifattura ad uno digitale” ha affermato Luo Jun, Executive Director della China 3D Printing Technology Industry Alliance e Presidente del Guangdong Lanwan Intelligence Technology. “Sviluppando la tecnologia Multi Jet Fusion di HP nel nostro centro digitale per la produzione in Cina, potremo, con miglior risultati e più velocemente, efficientare la produzione e fornire prodotti di maggior qualità ai nostri clienti”.

Ulteriore segno dell’importanza che questa nuova tecnologia avrà nelle strategie future di HP è il Memorandum d’intesa siglato con Guangdong Lanwan Intelligence Technology e con l’Istituto di Foshan, Università Guangdong Technology volto a promuovere ed incoraggiare lo sviluppo della stampa 3D nel Sud della Cina.

 

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