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giovedì, Maggio 16, 2024
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Abusi sessuali in parrocchia a Ponticelli, prete assolto. Parla una delle vittime: “La mia battaglia andrà avanti”

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Il Tribunale Ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Milano ha assolto il sacerdote napoletano don Silverio Mura dall’accusa di aver molestato. a Napoli circa 25 anni fa, due ragazzi. Lo fa sapere con una nota l’avvocato Stefano Bartone, difensore del sacerdote.

Arturo Borrelli e le altre presunte vittime di don Mura

Sono piene di rabbia e disperazione le parole di Arturo Borrelli, una delle presunte vittime degli abusi di Don Mura. Arturo avrebbe subito violenze sessuali per 3 anni, 2 o 3 volte alla settimana e ha alzato la voce per molto tempo perché queste accuse a carico di Mura venissero riconosciute dalla Chiesa. L’assoluzione di Don Silverio Mura ha distrutto le speranze di un uomo che non riesce a liberarsi dai ricordi dei terribili abusi subiti 25 anni fa. “Credevo nella giustizia ecclesiastica” – ha dichiarato Borrelli.  Il Tribunale dell’Arcidiocesi di Milano ha assolto il sacerdote napoletano al termine di un’istruttoria durata 4 anni. “La mia testimonianza non è l’unica. Le vittime di Mura sono 6 in tutto e hanno raccontato gli stessi abusi. Io stesso ho sottoposto al Papa i nomi degli altri bimbi violentati. Una signora ha raccontato di aver visto più volte noi ragazzini scappare dalla casa di Don Silverio. Allora cos’altro serve per condannare una persona che ci ha rovinato la vita?” – ha continuato la vittima. Tra le altre presunte vittime, spunta anche il nome di Ciro Guarente, l’assassino dell’attivista gay Vincenzo Ruggiero.

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Il dolore di Arturo

Aveva soltanto 13 anni Arturo Borrelli, per qualche tempo menzionato dalla stampa con il nome di fantasia Diego Esposito, quando ha dovuto affrontare le violenze. Secondo le accuse mosse il prete avrebbe toccato i bambini, li avrebbe baciati e costretti a praticargli del sesso orale mentre gli mostrava filmati pornografici. Accuse che però sono state respinte dal tribunale ecclesiastico.

Da dieci anni Borrelli sta combattendo la sua battaglia contro la Curia. Ha più volte digiunato e si è anche incatenato al Vaticano affinché il suo caso venisse affrontato da Papa Francesco. “Il Papa sono riuscito ad incontrarlo – ha detto – ma mi ha dato solo false speranze. Mi aveva detto di stare tranquillo, che ci sarebbe stata giustizia. Ma adesso non credo più in questa giustizia”.

“Dopo il servizio de Le Iene è scappato…”

“Preso dal dolore e dalla disperazione, ho minacciato più volte il suicidio Ho perso anche il lavoro. Facevo la guardia giurata e adesso ho una famiglia che non posso mantenere” – molto dure le parole di Arturo. Si sente solo, come si sentono sole le altre vittime, impotenti rispetto alla decisione di assolvere l’ex professore di religione. “Più volte Don Silverio Mura ha dato dimostrazioni chiare di essere implicato come colpevole in questa storia. Non ha fatto che scappare, ha cambiato identità e dopo la pubblicazione del servizio de Le Iene si sono perse le sue tracce” – ha concluso.

“La mia battaglia continua”

Arturo era più tranquillo ultimamente perché 10 giorni fa il suo legale, l’avv. Carlo Greggio, era stato avvisato di una probabile sentenza positiva. Ma l’incubo non è ancora finito, anzi al 40enne di Ponticelli sembra proprio di rivivere quelle violenze tremende ora che il prete che gli ha fatto del male è libero e può condurre una vita normale. “Non mi fermerò, continuerò a combattere la mia battaglia. Noi vittime di Don Mura non siamo mai state ascoltate dal Tribunale ecclesiastico di Milano. Dicevano che non era necessario perchè le testimonianze erano già sufficienti e valide” – conclude Borrelli.

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