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domenica, Aprile 28, 2024
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«E che fai nun me salut», la storia criminale degli Orlando cominciò con l’omicidio del marito di Pupetta Maresca

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Una storia criminale che copre più di cinquant’anni. E’ questa la storia del clan Orlando di Marano. Non tutti sanno che gli Orlando furono protagonisti del primo grande omicidio di camorra, quello di Pasquale Simonetti conosciuto da tutti come Pascalon e Nola, marito di Pupetta Maresca. Alla metà degli anni Trenta Con Antonio Esposito, detto Totonno ‘e Pomigliano, si lanciò nel mercato ortofrutticolo, vero e proprio campo d’azione della camorra dell’epoca che riusciva a decidere i prezzi dei prodotti condizionando fortemente il mercato. La mattina del16 luglio 1955, Pascalone, in corso Novara, nei pressi del mercato ortofrutticolo, incrociò Gaetano Orlando, detto Tanino ‘e bastimento, amico di Antonio Esposito. Le cronache raccontano di una lite avvenuta per il mancato saluto di Orlando a Simonetti che avrebbe esclamato poco prima di venire ucciso:«E che fai nun me salut». Per quell’omicidio Orlando rimediò 16 anni di carcere ma nel corso del processo non emerse mai la tesi che il delittofosse stato commissionato dai cugini di Orlando, ovvero dai Nuvoletta, in quegli anni leader del settore dell’ortofrutta e rivali in affari di Simonetti che qualche mese prima aveva schiaffeggiato pubblicamente Antonio Orlando, zio di Gaetano. Un’epopea criminale, quella dei ‘Carrisi’, iniziata dunque con quel celebre omicidio.

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