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domenica, Aprile 28, 2024
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Rifiuti & camorra a Giugliano, il pentito: “Sparai ai camion, ditte costrette a pagare il racket ed assumere parenti dei Mallardo”

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Un summit tra i vertici del clan Mallardo ed esponenti della ditta di Torino che si occupava del servizio rifiuti a Giugliano per decidere la quota estorsiva da versare nella cassa della cosca. A raccontare il retroscena è Filippo Caracallo, pentito dei Mallardo. “Con riferimento all’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Giugliano, ricordo che…omissis… ebbero un incontro con il responsabile di una ditta di Torino che si occupava della raccolta dei rifiuti e che si era appena aggiudicata o si doveva aggiudicare l’appalto a Giugliano, mi pare insieme a un’altra ditta. A questo incontro parteciparono il responsabile della ditta di Torino, di cui non conosco il nome,..omissi…., che andò li per chiudere l’operazione ossia per concordare la quota estorsiva da versare al clan Mallardo per l’attività di raccolta dei rifiuti”, ha raccontato Caracallo ai magistrati in un verbale di interrogatorio. Caracallo dice che a riferirgli di quell’incontro fu un pezzo da novanta dei Mallardo che partecipò alla riunione. “Omissis… fu incaricato di organizzare l’incontro in quanto ha sempre lavorato nel settore della nettezza urbana e quindi poteva agevolmente contattare la ditta di Torino.. Io e omissis…avremmo dovuto accompagnare ….a questo appuntamento, ma lui invece ci disse che sarebbe andato da solo. Al ritornoci disse che era andato tutto bene, senza spiegarci i dettagli”. “Con riferimento al periodo in cui è avvenuto questo incontro, ricordo che Feliciano MALLARDO e Biagio MICILLO erano già detenuti, cd infatti omissis era diventato il referente della fazione San Nicola. Sempre con riferimento al periodo temporale, certamente era ancora vivo Dl BIASE Michele. Credo quindi che si trattasse dell’anno 2013 all’incirca”, ricorda Caracallo il quale poi precisa di non sapere dove sia avvenuto l’incontro e se sia stata effettivamente pagata.

Le estorsioni alle ditte dei rifiuti

Inoltre Caracallo racconta un retroscena. “Molti anni prima io andai a sparare contro i camion della nettezza urbana in quanto la ditta incaricata della raccolta aveva rifiutato di pagare l’estorsione. Che io sappia dopo questo episodio quella ditta ha continuato a lavorare a Giugliano e credo che abbia pagato l’estorsione”. Quindi secondo il collaboratore di giustizia anche in passato le altre ditte che si sono occupate della raccolta dei rifiuti a Giugliano hanno pagato la tangente, e non solo. “Queste ditte inoltre hanno assunto quali loro dipendenti, su richiesta del clan Mallardo, soggetti legati al clan, che tuttora sono rimasti impiegati nel settore”.

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L’inchiesta

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