Il Romoletto N° 8

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Anno II - Numero 8 - marzo 2013 - POM! Editori srl





DIRETTORE EDITORIALE Oscar Glioti VICEDIRETTORE Dario Sbrocca REDAZIONE Roberto Farina, Martina Greco, Simona Greco, Abebe Kibila, Peppe Zanon, Lina Adatta ART DIRECTOR Valentina Marchionni IMPAGINAZIONE Alberico Bartoccini, Valentina Marchionni, Marzia Mongini EDITORE POM! Editori srl SEDE LEGALE Viale di Tor Marancia 60, 00147 Roma STAMPA PuntoWeb srl, via Variante di Cancelliera snc, 00040 Ariccia (RM) COPYRIGHT Tutto il materiale scritto dalla redazione è disponibile sotto la licenza Attribuzione Creative Commons - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0, ovvero può essere riprodotto a patto di citare la fonte, di non usarlo per fini commerciali e di condividerlo con la stessa licenza.

 sommario 

REGISTRAZIONE tribunale di Roma numero 204 del 5 luglio 2012 DIRETTORE RESPONSABILE Oscar Glioti CONTATTI Telefono 06.5128605 REDAZIONE redazione@ilromoletto.it AMMINISTRAZIONE amministrazione@ilromoletto.it PUBBLICITÀ tel. 3483846413 commerciale@ilromoletto.it

SUCCEDE IN CITTÀ RISTORO da pagina 43

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SPETTACOLI da pagina 10

Chiuso in redazione alle ore 02.30 del 18 marzo 2013 I lettori sono invitati a verificare la programmazione degli eventi segnalati.

IN PRIMA DI COPERTINA E ALL'INTERNO: Ogni maledetto lunedì su due di Zerocalcare © Michele Rech © BAO Publishing

MUSICA da pagina 37

ARTE da pagina 16

CINEMA da pagina 25

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SUCCEDE IN CITTÀ//pillole

TINA MODOTTI “FOTOGRAFA” Fino al 7 aprile Auditorium Viale Pietro De Coubertin 30 Modella e attrice a Hollywood, fotografa nel Messico post-rivoluzionario, membro della polizia segreta sovietica, poi in prima linea con le Brigate Internazionali durante la guerra civile spagnola e di nuovo in Messico fino alla sua morte improvvisa e misteriosa. Difficile raccontare in breve la vita intensa e straordinaria di Tina Modotti. L’esposizione curata dall’agenzia Contrasto prova a ricostruire attraverso sessanta delle sue fotografie il percorso umano e artistico di una donna fuori dal comune. Il documentario Tinissima: il dogma e la passione e spezzoni del film muto The Tiger’s Coat (1920) arricchiscono la mostra. Dal lunedì al venerdì 17-21,

sabato e domenica 11-21 Ingresso libero www.auditorium.com

GRETA GARBO, UN MITO SENZA TEMPO Fino al 14 aprile Casa del Cinema Largo Mastroianni 1 Glaciale, enigmatica, irraggiungibile, in una parola: Garbo. Foto di scena, locandine, manifesti, libri e interviste d’epoca celebrano il mito senza tempo della “Divina” e la magia del suo sguardo, facendoci rivivere l’età dell’oro del cinema targato Hollywood. Dal lunedì al venerdì 15-19, sabato e domenica 11-19. Ingresso libero www.casadelcinema.it

NEWROZ 2013 IL CAPODANNO CURDO 20-21 marzo Teatro Valle Occupato

Via del Teatro Valle 21 Il primo giorno di primavera è un avvenimento speciale per molti popoli della terra. Lo è ancor di più per il popolo kurdo che in questa data festeggia il suo Capodanno. Per celebrare nel migliore dei modi questa importante festività la comunità kurda di Roma organizza due giorni di incontri, proiezioni, musica, danze folkloristiche e canti popolari negli spazi dell’ex-Mattatoio e del Teatro Valle Occupato. Graditi ospiti, Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio. Ingresso libero www.teatrovalleoccupato.it

IL JAZZ E IL BALLO 20 e 27 marzo Casa del Jazz Viale di Porta Ardeatina 55 Ultimi due appuntamenti con il musicologo Paolo Prato per ripercorrere, attraverso la visione di filmati rari e documenti d’epoca, lo stretto legame tra il jazz e il ballo. Dal ragtime allo swing, una vera e propria rivoluzione dei costumi che ha segnato un’epoca contribuendo all’affermazione del jazz a livello planetario. Ore 19, ingresso libero. www.casajazz.it

FESTIVAL DEL CINEMA VERAMENTE INDIPENDENTE 21-24 marzo Cinema Trevi Vicolo del Puttarello 25 Liberi dalle interferenze di sponsor e case di produzione, senza giurie preposte a giudicarli, ottantadue cortometraggi rigorosamente autoprodotti vengono presentati in questi quattro giorni di festival senza filtri al pubblico. Al termine

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di ogni spettacolo pausa e colloquio con gli autori. Un appuntamento da non mancare per tutti quelli che hanno a cuore il cinema “veramente” indipendente. Orario spettacoli: 17.30 – 19.30 – 21.30. Ingresso libero www.cvifestival.com

STORIA DI UNA FAMIGLIA 23-24 marzo Teatro Valle Occupato Via del Teatro Valle 21 Partendo dalla rielaborazione di materiali teatrali raccolti nel corso di numerosi workshop e laboratori con bambini, la compagnia RODISIO mette in scena la storia di una famiglia. Come tante, o forse no. Tradotto in inglese, francese, spagnolo, greco e russo e vincitore di diversi premi internazionali, lo spettacolo è adatto a bambini dai sei anni in su. Sabato 23 ore 19, domenica 24 ore 17. www.teatrovalleoccupato.it

GIÙ LA MASCHERA! 27 marzo Sala dei concerti della P.A.C.A.O. Via della Greca 4 In occasione della 51° edizione della Giornata Mondiale del Teatro, sei affermati artisti lirici italiani interpretano brani tratti da opere di Leoncavallo, Mozart, Puccini, Rossini e Verdi per sostenere la raccolta dei fondi necessari alla redazione della proposta di candidatura dell’Opera Lirica Italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. Letture di testi sul tema della “maschera e il travestimento”, recitate da attori professionisti, si alterneranno all’esecuzione dei brani. Ore 18.30. Ingresso a


sottoscrizione libera info 338.1515381 www.mthi.it

STEFANO ROSSO L’ULTIMO ROMANO 28 marzo Nuovo Cinema Palazzo Piazza dei Sanniti 9/a “Che bello / due amici, una chitarra e lo spinello/ e una ragazza giusta che ci sta/ e tutto il resto che importanza ha?”: chi non ha canticchiato almeno una volta le scanzonate strofe di Una storia disonesta? Attraverso il ricordo di amici e colleghi, il docu-film di Simone Avicola “Stefano Rosso – L’ultimo romano” ricostruisce il percorso artistico dell’ironico e poetico cantautore di Trastevere prematuramente scomparso nel 2008. Al termine della proiezione, musica dal vivo con il trio guidato dallo stesso regista, vincitore nel 2009 del Premio Stefano Rosso. Ore 21.30. Ingresso: €3 www.nuovocinemapalazzo.it

NOLEBOL FESTIVAL 5 aprile CSOA La Strada Via Francesco Passino 24 Quarto appuntamento con il festival più indipendente della scena capitolina. Una non stop di concerti, mostre e performance al costo di una pinta di birra. Dalle ore 19.00 fino a notte inoltrata. Ingresso: €5 www.nolebol.com

menica del mese ritorna il mercato-non-mercato di via Nola: usato, prodotti biologici e a chilometri zero, cicloriparazioni, software libero, gruppi di acquisto solidale, botteghe del commercio equo e la prima “Zona di totale gratuità” dove portare e prendere qualsiasi tipo di oggetto in base ai propri gusti e alle proprie necessità. Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Ingresso libero ecosolpop.wordpress.com

MERCATINI TERRATERRA 6,7 e 13 aprile Per chi crede che avere in tavola prodotti freschi e genuini non debba essere un lusso per pochi ma un diritto di tutti, arrivano i mercatini di terraTERRA a sostegno di un’agricoltura a ciclo corto che garantisce il rapporto diretto tra produttori e consumatori. Sabato 6 aprile: Città dell’Utopia, via Valeriano 3F Domenica 7 Aprile: CSOA Forte Prenestino, via Delpino Sabato 13 Aprile: Largo Spartaco Dalle ore 16 alle ore 22

Ingresso libero terraterra.noblogs.org

MOTOWN TRIBUTE PARTY 14 aprile Soulnest, Via Francesco Negri 67 Il 14 aprile del 1960 Berry Gordy fondava a Detroit la Motown Records, etichetta di riferimento per tutti gli amanti del Soul e del R&B. In occasione del terzo appuntamento con Radio Market, il bazar dedicato alla musica organizzato all’interno dello spazio Soulnest, U-FM Radio rende omaggio alla storica label con esposizioni, esibizioni dal vivo, reading e dj set a tema. Dalle ore 16 alle ore 22 Ingresso libero www.soulnest.net

THINK GREEN ECOFESTIVAL 19-21 aprile Ex Cartiera Parco Appia Antica Via Appia Antica 42 Riciclo, mobilità sostenibile, orti, guerrilla gardening, ecoartigianato e cibi biologici. Nella splendida cornice del Parco dell’Appia Antica, la Think green FACTORY organizza una tre giorni dedicata alla promozione della sostenibilità ambientale con esposizioni, workshop, conferenze, musica e videoproiezioni. Venerdì 19 dalle ore 16 a mezzanotte Sabato 20 e domenica 21 dalle ore 10.30 a mezzanotte Ingresso libero www.thinkgreenfactory.it

ECOSOLPOP IL MERCATO-NON-MERCATO 7 aprile SCUP rioccupato Via Nola 5 Ecologico, solidale, popolare, come ogni prima do7




SPETTACOLI//teatro

ROMEO E GIULIETTA Regia di Valerio Binasco Teatro Eliseo dal 26 al 28 marzo a pagina 12

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fino al 24 marzo

>Per i lettori di Romoletto 100

LA TORRE D’AVORIO di Ronald Harwood Regia di Luca Zingaretti. Con Luca Zingaretti, Massimo De Francovich e Peppino Mazzotta, Gianluigi Fogacci Teatro Eliseo, via Nazionale 183 Ingresso da €13 a €33 info 06.4882114 – 06.48872222 La vicenda di un noto musicista tedesco all’apice della carriera durante gli anni del regime nazista: un direttore d’orchestra che sceglie di tenere alta la bandiera dell’arte e della cultura, che sfrutta il suo prestigio per aiutare i perseguitati e gli oppressi. Nel dopoguerra viene accusato di collaborazionismo e sottoposto al rigoroso interrogatorio da parte di un militare americano: un maggiore dell’esercito che disprezza la musica classica, convinto dell’eguaglianza di tutti gli uomini sia nei diritti sia nelle responsabilità. Il caso rimane ambiguo, sollevando domande irrisolte sul tema dell’autonomia dell’artista di fronte al potere.

posti di platea a €14 (invece di €26). Prenotazione obbligatoria a: promozione@teatrovittoria.it info 06.5740170 – 06.5740598

fino al 24 marzo LA PACE di Aristofane Adattamento e regia di Vincenzo Zingaro. Con Ugo Cardinali, Vincenzo M. Battista, Rocco Militano, Fabrizio Passerini, Laura De Angelis, Piero Sarpa Teatro Arcobaleno, via Francesco Redi 1/a Ingresso €18, ridotto €15, studenti €12, info 06.44248154 La compagnia Castalia riporta in scena dopo dieci anni la spettacolare commedia di Aristofane, restituendone lo spirito più divertente e genuino. Un capolavoro della classicità scritto nel 421 a.C. durante l’interminabile conflitto tra Sparta e Atene, con spunti di riflessione sempre attuali sul tema della guerra e il travagliato percorso della pace.

fino al 24 marzo LA TELA DEL RAGNO di Agatha Christie Regia di Stefano Messina. Con Viviana Toniolo, Annalisa Di Nola, Stefano Messina Teatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10

La storica e infaticabile compagnia Attori & Tecnici rinnova il sodalizio con i testi di Agatha Christie, portandone in scena uno dei più originali e brillanti. Il classico cadavere nella biblioteca, catapultato per ragioni misteriose nella casa di una facoltosa signora in attesa di un ospite importante. Un crescendo di bugie esilaranti, nel disperato tentativo di sviare le indagini e liberarsi del disdicevole inconveniente. Una miscela scoppiettante e irresistibile, con tutti gli ingredienti tipici della commedia inglese di genere giallo.

Piccolo Eliseo Patroni Griffi, via Nazionale 183 >Per i lettori di Romoletto ingresso a 10 euro da martedì a venerdì, scrivendo a: info@teatroeliseo.it info 06.4882114 – 06.48872222 Lo spettacolo racconta l’incontro esilarante tra Papa Pacelli e Padre Pio, che si contendono senza esclusione di colpi l’ultimo posto disponibile in un Paradiso super affollato. Due maschere da commedia dell’arte, che tra latino maccheronico e foga da ultras si lanciano accuse reciproche richiamando le tematiche più contraddittorie della Chiesa Cattolica. Interverrà a dirimere la disputa, incitando all’amore universale, un Dio incarnato in una ballerina brasiliana, gioioso riferimento alla Teologia della Liberazione.

fino al 24 marzo

fino al 28 marzo

LA PORTA dal romanzo di Magda Szabò, riduzione per la scena di Stefano Massini. Con Alvia Reale e Barbara Valmorin Teatro Vascello, Via G. Carini 78 Ingresso €10, info 06.5881021 – 06.5898031 La porta di una stanza diventa un bastione inviolabile che separa l’intimità di due donne legate da un rapporto ventennale. Per la prima volta rappresentato in Italia, il toccante romanzo della celebre autrice ungherese Magda Szabò, che narrando la vicenda di una scrittrice e della sua domestica attraversa la Storia europea del Novecento.

IN CERCA D’AUTORE Studio sui “Sei personaggi” di Luigi Pirandello Regia di Luca Ronconi. Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman 1; Ingresso €18, ridotto €15 info 06.684000311-14 Luca Ronconi, fresco ottantenne e recente Leone d’oro alla carriera, aggiunge l’ennesimo tassello al suo percorso di ricerca su un teatro sempre spiazzante, dinamico e attuale. Con In cerca d’autore offre un’inedita lettura del celebre testo pirandelliano, spogliandolo dai cliché novecenteschi e riportandone in luce l’essenza più pura. Abbandonata la metafora del teatro nel teatro e la contrapposizione tra reale e immaginario, il regista focalizza la messa in scena sull’atto stesso del recitare. I giovani attori agiscono in uno spazio indefinito, un luogo mentale dove i personaggi, in quanto

fino al 24 marzo IO SANTO, TU BEATO (RISATE) di Renato Sarti Regia di Renato Sarti. Con Bebo Storti e Renato Sarti, Delma Pompeo e i Riddle, voce di Daniele Luttazzi

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SPETTACOLI//teatro

creature dell’immaginazione, possono esistere e prendere vita.

gura materna, metafora di una natura che nutre e tiranneggia i suoi figli.

fino al 9 maggio

dal 21 al 24 marzo

ALDO MORTO_54 di e con Daniele Timpano Teatro Orologio, Sala Grande, via de’ Filippini 17/a. Ingresso €13, ridotto €10, tessera €2; info 06.6875550

ORESTE da Euripide, di Marco Bellocchio Regia di Filippo Gili. Con Pier Giorgio Bellocchio, Massimiliano Benvenuto, Giorgio Colangeli, Katia Gargano, Filippo Gili, Liliana Massari, Rossana Mortara, Vanessa Scalera Teatro Vascello, Via G. Carini 78 Ingresso €20, ridotto €15 info 06.5881021 – 06.5898031 Dal regista cinematografico Marco Bellocchio un originale progetto teatrale che sovrappone il mito antico della tragedia di Euripide al dramma moderno de “I pugni in tasca”, acclamato film del suo esordio nel 1965. Due storie incentrate sul matricidio e la follia, due antieroi come protagonisti: l’uno salvato dagli dei, l’altro condannato per sempre dal proprio individualismo adolescenziale.

“Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto”. Con la sua carica dissacrante, Daniele Timpano torna a proporre il suo progetto “totale” intorno a uno dei traumi più tormentosi della storia repubblicana, il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. L’autore e attore romano, chiuso per cinquantaquattro giorni in una cella allestita nei recessi del teatro, raggiunge ogni sera il palcoscenico per mettere in scena il suo spettacolo. Scartando la narrazione e la denuncia civile, Timpano rovescia sul pubblico la marea incontrollata di informazioni che, tra retorica e distorsioni, ha invaso l’immaginario collettivo delle generazioni venute dopo.

21 e 22 marzo DURAMADRE di Riccardo Spagnulo Regia di Licia Lanera. Con Mino Decataldo, Licia Lanera, Marialuisa Longo, Simone Scibilia Palladium, Piazza Bartolomeo Romano 8 Ingresso da €10 a €15, info 06.45553050 La compagnia Fibre Parallele, fondata nel 2005 dai giovani attori e drammaturghi Licia Lanera e Riccardo Spagnulo, torna sulla scene con uno spettacolo ispirato a La ginestra di Giacomo Leopardi. Una favola che ha per protagonista una stregonesca fi-

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dal 22 al 24 marzo SABBIE di Romano Talevi Regia di Romano Talevi. Con Rita Pasqualoni, Pierfrancesco Ceccanei, Antoiniette Kapinga Mingu, Romano Talevi Teatro Eutheca, Via Quinto Publicio 90 Ingresso €15, ridotto €12, info 06.95945400 Suggestivo spettacolo dedicato a Ilaria Alpi, la giornalista italiana uccisa in Somalia nel 1994 insieme al cineoperatore Miran Hrovatin. Erano impegnati entrambi in un’inchiesta sul traffico d’armi e sui rifiuti tossici smaltiti illegalmente nel Corno d’Africa, su cui ancora oggi giace una pesante coltre di sabbia. “I miei occhi hanno sempre cercato qualcosa oltre questa polvere che s’alza improvvisa e c’impedisce di vedere”: parole, appunti, ricostruzioni, ipotesi, per provare a scalfire il muro di silenzio e complicità che cinge la vicenda.

dal 22 al 24 marzo LA BOMBA CHE NON FA RUMORE di e con Andrea Beretta Teatro le Sedie, Vicolo del Labaro 7 Ingresso €10, ridotto €8, tessera annuale €2, info 06.89011850

Giovane attore bergamasco, Andrea Beretta allestisce uno spettacolo di narrazione sulla tragedia di Casale Monferrato, la cittadina avvelenata per più di trent’anni dall’amianto della fabbrica Eternit. Attraverso la vicenda di due famiglie si ricostruisce il dramma umano e ambientale che ha portato alla morte di migliaia di persone e, primo caso al mondo, alla storica sentenza di condanna dei vertici aziendali.

23 marzo AL MISMO TIEMPO - Flamenco e... Ideazione e regia di Maria Cristina Gionta. Coreografie e danza di Francisca Berton. Direzione musicale di Sergio Varcasia. Con Francesca Ciampa e Erica Abelardo Teatro Italia, Via Bari 18 Ingresso €18, ridotto €14, info 06.44239286 Le evoluzioni sinuose di una danzatrice flamenca, la recitazione e il canto di una voce calda e vibrante e la magia della sabbia che diventa disegno e pittura: uno spettacolo intenso e coinvolgente, in cui linguaggi artistici apparentemente lontani si intrecciano e si esaltano a vicenda.

dal 26 al 28 marzo ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare, adattamento di Valerio Binasco e Fausto Paravidino Regia di Valerio Binasco. Con Francesco Montanari, Deniz Ozdogan, Antonio Zavatteri, Filippo Dini, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini Teatro Eliseo, via Nazionale 183 Ingresso da €13 a €33 info 06.4882114 – 06.48872222 Dopo l’encomiabile iniziativa di aprire al pubblico le prove dello spettacolo


presso il Teatro Valle, Valerio Binasco presenta la sua versione di Romeo e Giulietta che gli valse nel 2011 il prestigioso premio UBU. Fiero propugnatore del repertorio classico e dei più importanti testi contemporanei, antidoti naturali contro una crisi che restringe risorse e ambizioni, l’attore e regista, insieme al coautore Fausto Paravidino, offre una nuova e sorprendente veste alla celebre opera di William Shakespeare. Ne valorizza l’aspetto ludico e il tono da commedia, mettendo in risalto “la crudeltà, spesso involontaria ma ancor più spesso consapevole, che nasce dall’imbecillità umana”.

dal 2 al 7 aprile EDGAR ALLAN POE. LA STORIA DI UN UOMO di Alessandro Prete e Elettra Dafne Infante Regia di Alessandro Prete. Con Pino Insegno, Alessia Navarro, Andrea Murchio Teatro Eliseo, via Nazionale 183 Ingresso da €13 a €33 info 06.4882114 – 06.48872222 Ambizioso spettacolo in chiave gothicrock che porta in scena una miscela multimediale di racconti, versi, musica e danza per narrare l’ossessione d’amore che pervade la letteratura di Edgar Allan Poe.

dal 2 al 7 aprile

dal 2 al 14 aprile LA COSCIENZA DI ZENO di Tullio Kezich dal romanzo di Italo Svevo Regia di Maurizio Scaparro. Con Giuseppe Pambieri, Enzo Turrin Teatro Quirino-Vittorio Gassman, Via delle vergini 7 Ingresso da €15 a €32, info 06.6794585 Elegante messa in scena del celebre romanzo di Italo Svevo da parte di Maurizio Scaparro, scrupoloso e infaticabile esploratore del nostro Novecento letterario. Il resoconto della spossante lotta ingaggiata dal protagonista con la sua coscienza, ma anche il ribaltamento del tradizionale rapporto tra malattia e sanità mentale: dove “l’inettitudine si configura come una condizione aperta”, propensione a sperimentare “nuove forme di esistenza”; mentre la sanità si riduce alla negazione di ogni possibile miglioramento, cristallizzazione immutabile del proprio essere.

dal 3 al 21 aprile DA KRAPP A SENZA PAROLE di Samuel Beckett Traduzioni teatrali di Carlo Fruttero e Franco Lucentini. Regia di Glauco Mauri. Con Glauco Mauri, Roberto Sturno Piccolo Eliseo Patroni Griffi, via Nazionale 183 >Per i lettori di Romoletto ingresso a 14 euro da martedì a sabato pomeriggio, scrivendo a: info@teatroeliseo.it info 06.4882114 – 06.48872222

Glauco Mauri, storico interprete dei testi beckettiani, insieme al compagno di scena Roberto Sturno, rappresenta quattro atti unici del rivoluzionario autore irlandese: Respiro, Improvviso dell’Ohio, Atto senza parole e L’ultimo nastro di Krapp. Quadri di una irrimediabile e umoristica infelicità, che fanno del grottesco la chiave di lettura dell’esistenza, con “l’intento di far capire al pubblico che non è Beckett ad essere difficile e complicato, ma che difficile e complicata è la vita stessa”.

dal 3 al 7 aprile LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertolt Brecht Regia di Claudio Longhi. Con Umberto Orsini, Nicola Bortolotti, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Luca Micheletti Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52. Ingresso da €12 a €27 + €2-3 d.p.; info 06.684000311 “Un tentativo di spiegare al mondo ca-

ORLANDO ORLANDO di Stefano Pagin, da Orlando di Virginia Woolf Regia di Stefano Pagin. Con Stefano Scandaletti Teatro Argot Studio, Via Natale del Grande 27. Ingresso €12, ridotto €10, tessera soci €3, info 06.5898111 Riduzione sotto forma di monologo del romanzo di Virginia Woolf, intrigante esperimento letterario che fa attraversare quattro secoli di storia al suo androgino protagonista. Lo spettacolo di Pagin ne trae ispirazione per rappresentare un’ironica allegoria sull’artista e sull’amore: l’inquieta solitudine, l’inesausta ricerca di completezza, il contraddittorio rapporto con il pubblico e con la società in cui si trova a vivere. 13


SPETTACOLI//teatro

pitalistico l’ascesa di Hitler, trasponendola in circostanze a quel mondo familiari”: così Bertolt Brecht descrive la “farsa storica” scritta nel periodo di esilio dalla Germania nazista. Una satira pungente che racconta la tragicomica epopea di un gangster nella Chicago degli anni Trenta, una parabola caustica sulla corruzione del potere e la sua capacità di seduzione. Lo spettacolo sotto la direzione di Longhi assume una dimensione tra esibizione circense e rivista di varietà, che ne rafforza l’ispirazione rendendo con efficacia il nonsenso storico dei personaggi.

dal 3 al 7 aprile RZECZY/COSE - REALITY di e con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini Palladium, Piazza Bartolomeo Romano 8 Ingresso da €10 a €15, info 06.45553050 Un percorso di indagine sulla percezione della realtà, attraverso un’installazione/performance e uno spettacolo per il quale la Deflorian ha ricevuto il premio UBU nel 2012. Due opere speculari che hanno come punto di partenza i settecento quaderni di una donna polacca, compilati per oltre cinquant’anni e rinvenuti dopo il decesso, che riportano in asettici elenchi tutte le azioni compiute nella sua banale e anonima quotidianità.

dal 4 al 14 aprile IL PICCOLO PRINCIPE Tratto dal romanzo di Antoine de Saint-Exupèry Adattamento e regia di Italo Dall’Orto. Musiche originali di Gionni Dall’Orto e Erika Giansanti. Con Italo Dall’Orto, Emilio Magni, Pietro Santoro Teatro Vittoria, piazza S. Maria Liberatrice 10 Ingresso adulti da €20 a €26, bambini da €13 a €14, info 06.5740170 – 06.5740598 Rappresentato a partire dal 1998 sui palchi di tutta Italia con straordinario successo, il caleidoscopico spettacolo di Italo Dall’Orto è, a detta degli eredi, la più poetica ed efficace messa in scena del famoso libro di De Saint-Exupéry.

Teatro Ambra Jovinelli, via Guglielmo Pepe 43. Ingresso da €17 a €31, info 06.83082884 – 06.83082620 Di prepotente attualità, Ricorda con rabbia è la commedia con la quale nel 1956 il giovane John Osborne irruppe sulle scene del teatro inglese, facendosi portavoce di una ribellione globale e dissacrante. Il testo intreccia le storie di un gruppo di ragazzi le cui inquiete vicende scorrono all’insegna di un incolmabile senso di vuoto e impotenza. “Ho un’idea”, dice il protagonista in una celebre battuta, “Perché non facciamo un giochino? Facciamo finta che siamo esseri umani e che siamo vivi. Solo per un po’. Cosa ne dite?”.

dal 9 al 14 aprile LA MODESTIA di Rafael Spregelburd Regia di Luca Ronconi. Con Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Francesca Ciocchetti Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52. Ingresso da €12 a €27 + €2-3 d.p.; info 06.684000311 Luca Ronconi si confronta con il testo labirintico di Rafael Spregelburd, quarantenne autore argentino riconosciuto come uno dei più acuti interpreti della contemporaneità. Una commedia “enigmatica o ironica” secondo il regista, che sovrappone due storie parallele e lontanissime in una trama ramificata che fa pensare al cinema di Iñarritu e Arriaga (Amores perros, 21 grammi, Babel).

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dal 10 al 21 aprile

dal 9 al 21 aprile

IL DESERTO DEI TARTARI di Dino Buzzati, adattamento di Maura Pettorruso Regia di Carmen Giordano. Con Woody Neri Teatro Argot Studio, Via Natale del Grande 27. Ingresso €12, ridotto €10, tessera soci €3, info 06.5898111 I tre giovani animatori del collettivo di ricerca Macelleria Ettore portano sul palco un vigoroso monologo tratto dal famoso romanzo di Dino Buzzati. Una messinscena scarna, illuminata da lampade fioche, che restituisce bene l’atmosfera della fortezza militare in cui il tenente Drogo attende per anni l’arrivo del nemico.

ANTIGONE di Valeria Parrella

dall’11 al 21 aprile

Regia di Luca De Fusco. Con Gaia Aprea, Fabrizio Nevola, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione,

DELIRIO A DUE di Eugene Ionesco, adattamento di Pina Catanzariti Regia di Marcello Cava. Con Marco Carlaccini, Patrizia D’Orsi Casa delle Culture di Roma, Via San Crisogono 45 Ingresso €15, ridotto €12, studenti €8; tessera annuale €1, info 06.58333253 Una coppia chiusa in casa a litigare sugli argomenti più futili, mentre nelle strade infuriano morte e distruzione. Un delirio privato che si avvita sull’insensatezza e la miopia delle beghe quotidiane.

dal 4 al 14 aprile RICORDA CON RABBIA di John Osborne Regia di Luciano Melchionna.

Paolo Serra, Antonio Casagrande Teatro Eliseo, via Nazionale 183 Ingresso da €13 a €33 info 06.4882114 – 06.48872222; “È questo il momento storico per una riscrittura dell’Antigone. Un discorso sulla vita, sul coraggio, sull’autodeterminazione, su cosa significhi essere partecipi del Diritto, oggi.” La scrittrice Valeria Parrella costruisce una tragedia attuale e appassionata che utilizza il mito di Antigone per affrontare in chiave contemporanea l’eterna sfida tra coscienza e legge. Se nel testo di Sofocle era il culto della sepoltura al centro del racconto, qui è il diritto all’eutanasia a farla da protagonista, offrendo il destro ad altri temi decisivi come la segregazione carceraria, il suicidio come atto consapevole, il concetto di libero arbitrio.


SPETTACOLI//teatro

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ARTE//mostre/esposizioni/visite

HELMUT NEWTON White women / Sleepless nights / Big nudes Con duecento scatti selezionati dai suoi primi tre volumi pubblicati, la mostra omaggia lo sfrontato fotografo che rivoluzionò il mondo delle riviste di moda, rinnovandone il linguaggio e introducendo con piglio elegante il gusto del proibito. Ossessionato dal corpo femminile... a pagina 20 16


ALBERTO SORDI E LA SUA ROMA Fino al 31 marzo Complesso del Vittoriano - Sala Zanardelli, Piazza dell’Ara Coeli 1 Orario 9.30-19.30 Ingresso libero, info 06.6780664 Affettuoso omaggio ad Alberto Sordi nel decennale della scomparsa: l’esposizione raccoglie fotografie, lettere, oggetti e filmati per ripercorrere la carriera e gli innumerevoli personaggi interpretati dall’attore e autore romano. Secondo Vincenzo Mollica, “il nostro Ulisse che ha attraversato il dopoguerra italiano sgangherato e sbandato”, con “una risata che quando arrivava era musica e sembrava aprisse le porte del paradiso”. CANOVA. IL SEGNO DELLA GLORIA Disegni, dipinti e sculture Fino al 7 aprile Museo di Roma, Piazza Navona 2 e Piazza San Pantaleo 10 Orario 10-20 (chiuso il lunedì) Ingresso integrato al Museo €10, ridotto €8, sconto di €1 per residenti a Roma, info 060608 Dal vasto e prezioso patrimonio del Museo Civico di Bassano, un percorso attraverso la creatività e la tecnica progettuale del più autorevole scultore italiano del Settecento. Schizzi, bozzetti, acqueforti e dipinti descrivono i suoi studi sulle opere della Roma antica e il vivace rapporto con i più influenti personaggi del suo tempo. Modelli originali in gesso, terrecotte e marmi illustrano il passaggio dalla fase ideativa alla realizzazione finale dell’opera. PAGINAE NATURALIS Ritratti Reali di Animali Fantastici

Fino al 7 aprile Museo Civico di Zoologia, Via Ulisse Aldrovandi 18 Orario 9-19 (chiuso il lunedì) Ingresso €7, ridotto €4.50, sconto di €1 per residenti a Roma, info 06.67109270 - 060608 Una galleria di animali immaginifici ritratti secondo i canoni della collezione scientifica e accostati con metodo alle teche del museo. Hitnes, illustratore, incisore, pittore e artista di strada, prende ispirazione dalle forme della natura per introdurci in un fantastico bestiario contemporaneo.

sospese, diamanti in ferro, figure in cioccolato e sculture in cristallo. VASCO BENDINI. 1966-1967 Fino al 5 maggio

JIMMIE DURHAM STREETS OF ROME AND OTHER STORIES Fino al 7 aprile MACRO, via Nizza 138 Orario 11-19, sabato 11-22, (chiuso il lunedì) Ingresso €12.50, ridotto €10.50, biglietto integrato con MACRO Testaccio €14,50, ridotto €12.50, sconto di €1 per i residenti a Roma info 060608 – 06.671070400 Prima mostra personale in Italia per l’artista americano di origini cherokee: una raccolta di lavori degli ultimi dieci anni che prende le mosse dal suo rapporto con la città di Roma. Nomade per vocazione, nella Capitale dal 2007, Durham con le sue installazioni ha indagato l’ambiente urbano e la mutevolezza dei suoi scenari. Un percorso di ricerca ispirato alla forza primigenia dei materiali, per stabilire un’inconsueta relazione tra natura e civiltà, oggetto e significato.

Celebrazione per il novantunesimo compleanno di Vasco Bendini, pittore che ha travalicato i confini della tela per inventare, con l’assemblaggio di materiali poveri, vere e proprie macchine artistiche interattive. Cinque opere, realizzate tra il 1966 e il 1967, testimoniano l’impeto comunicativo e l’urgenza di condivisione: opere che non chiedono di essere contemplate, ma che attendono l’azione e la reazione del visitatore.

In abbinata: PASCALE MARTHINE TAYOU. SECRET GARDEN Fino al 7 aprile Già presente al MACRO con un imponente vortice di buste variopinte che accoglie i visitatori nella hall, a cui ha fatto seguito la partecipazione alla mostra collettiva “Neon”, l’artista camerunense torna a esporre le sue installazioni nel museo di via Nizza invadendone gli spazi più suggestivi. In stretta connessione con sue forme architettoniche, Tayou allestisce un onirico giardino gremito di zucche

ANDREA FOGLI. OGNI COSA Fino al 21 aprile Casino dei Principi, Musei di Villa Torlonia, Via Nomentana 70 Orario 9-19 (chiuso il lunedì) Biglietto integrato Casino Nobile e Mostra €8, ridotto €7, info 060608 Un’antologia di dipinti, sculture, disegni e fotografie che reinterpretano la tradizione simbolista e romantica, riflettendo l’inesausta ricerca che da trent’anni anima il percorso visionario dell’artista romano. TUTTI DE SICA Fino al 28 aprile Museo dell’Ara Pacis, Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) Orario 9-19 (chiuso il lunedì) Ingresso €8.50, ridotto €6.50, sconto di €1 per residenti a Roma info 060608 Omaggio a uno dei più grandi interpreti e registi del nostro cinema: fotografie, sequenze di film, oggetti, lettere e documenti d’epoca ne ricostruiscono il mito percorrendo le tappe della sua lunga carriera. 17


ARTE//mostre/esposizioni/visite

ARTE IN GIAPPONE 1868 – 1945 Fino al 5 maggio Galleria Nazionale d’Arte moderna e contemporanea, Viale delle Belle Arti 131 Orario 10.30-19.30 (chiuso il lunedì) Biglietto museo + mostra €12, ridotto €9.50, solo mostre €7; info 06.32298221

Per la prima volta in Italia un’esauriente retrospettiva dedicata all’arte giapponese del Novecento. Un periodo di grandi trasformazioni per il Paese del Sol Levante, che arriva dopo due secoli di isolamento con un repentino processo di modernizzazione sullo stile dei modelli occidentali. In contrapposizione a questa spinta al rinnovamento si sviluppa un movimento di rinascita dell’arte tradizionale, rappresentato dalle preziose opere di pittura e dai raffinati oggetti artigianali. In abbinata: SEAN SCULLY. CHANGE AND HORIZONTALS Fino al 9 giugno Dublinese di nascita e newyorchese di adozione, Sean Scully è un esponente di punta dell’astrattismo post-minimalista. Opere in acrilico, nastro adesivo e grafite registrano le suggestioni delle metropoli in cui visse negli anni Settanta - Londra e New York - mentre tre acquarelli, realizzati dall’artista in un più recente soggiorno romano, dialogano con l’immaginario legato alla Città Eterna. L’ETÀ DELL’EQUILIBRIO Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio Fino al 5 maggio Musei Capitolini, Piazza del Campidoglio 1 Orario 9-20 (chiuso il lunedì) Biglietto integrato Mostra e Musei

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Capitolini €12, ridotto € 10, sconto di €1 per residenti a Roma, info 060608 Nell’ambito del ciclo di mostre dedicate all’Impero romano, quest’esposizione si concentra sull’arte realizzata negli ottant’anni dei “felicia tempora” (dal 98 al 180 d.C.). Un periodo contrassegnato dalla saggezza e lungimiranza degli imperatori, dall’equilibrio politico e dalla pace nelle province ottenuta con grande rigore militare. Sculture in marmo e in bronzo, oggetti di arredo, fregi e monumenti funebri riflettono lo splendore e le contraddizioni di quest’epoca. I VOLTI, LE PIETRE, LA CITTÀ: MARIO CARBONE, EMILIO GENTILINI 1952 – 1985 Fino al 5 maggio Museo di Roma in Trastevere, Piazza Sant'Egidio 1/b Orario 10-20 (chiuso il lunedì) Ingresso €7.50, ridotto €6.50, sconto di €1 per residenti a Roma, info 060608 Più di cento fotografie in bianco e nero per raccontare la città di Roma attraverso l’umanità generosa e vitale che la abita. La poetica realista di Mario Carbone attraversa gli anni del dopoguerra passando dai quartieri popolari alle vie del centro, dalle liturgie di San Pietro al rito pagano dell’osteria, soffermandosi sulle manifestazioni politiche e i teatri d’avanguardia. Emilio Gentilini si dedica all’esplorazione del rione Trastevere degli anni Settanta, cogliendone gli aspetti meno scontati e ritraendone con grazia la pittoresca socialità. In abbinata: LETTERIO SCALIA E ROMA, TRA PITTURA E “FABBRICA DEI SOGNI” Fino al 5 maggio Artista poliedrico in attività tra la prima e la seconda guerra mondiale, Letterio Scala fu pittore, illustratore, grafico pubblicitario e autore di suggestivi manifesti cinematografici. ANTONI TÀPIES Fino al 25 maggio Gallerja Roma, Via della Lupa 24 Orario 11-13.30 / 15-19.30 (chiuso il lunedì e la domenica); info 06.68801662 Incursione nell’arte materica e al con-

tempo spirituale del celebre artista catalano, scomparso un anno fa dopo un lungo e prolifico percorso di ricerca. Meditazione su “quel gioco di pieni e di vuoti che compone ogni cosa e che rivela il significato della natura”, la mostra abbraccia un periodo di quasi cinquant’anni e include diversi momenti della sua produzione, testimoniandone la costante vitalità. Intellettuale che intendeva l’arte come veicolo di impegno civile, Tàpies ha utilizzato nella sua pittura sabbia, corde, paglia, lenzuoli, calzini: oggetti quotidiani e materiali inconsueti che mutano di significato in raffigurazioni misteriose e gravide di contenuti. Nuvole e sedie, per citare il titolo della grande scultura in ferro posta sul tetto della sua fondazione a Barcellona.

BRUEGHEL E LE MERAVIGLIE DELL’ARTE FIAMMINGA Fino al 2 giugno Chiostro del Bramante, Arco della Pace 5 Orario 10-20, sabato e domenica 10-21 (chiuso il lunedì) Ingresso €12, ridotto €10, info 06.68809035 Quattro generazioni di pittori e centocinquanta anni di arte fiamminga – dal Cinquecento a metà Seicento – vengono rappresentati in questa mostra centrata sulla dinastia dei Brueghel. Più di cento quadri ne illustrano le relazioni, i riferimenti e il percorso artistico a partire dal capostipite Pieter il Vecchio. Il maestro che, secondo uno storico del tempo, sapeva “risputare” su tele e pannelli gli scenari inghiottiti durante i suoi viaggi, restituendo appieno la conturbante bellezza dei paesaggi naturali. Una magnificenza in aperto contrasto con la corporeità dell’umanità contadina,


raffigurata con piglio grottesco e caricaturale, dedita a dissolutezze e fragilità terrene. Le sapienti composizioni di Brueghel, influenzate almeno inizialmente dai dipinti visionari di Hieronymus Bosch (di cui sono esposti I sette peccati capitali e Il ciarlatano), lasciano il passo nell’esposizione a quelli dei suoi molti discendenti. Se infatti sono solo tre le opere presentate del capostipite, ampio spazio viene dedicato a quelle dei figli: le feste popolari ritratte da Pieter il Giovane, fedele emulatore del padre, e le più personali e raffinate tele del secondogenito Jan, soprannominato il Vecchio o anche il “Brueghel dei velluti, dei fiori e del paradiso” in riferimento ai suoi soggetti prediletti. Il percorso prosegue attraverso gli eleganti componimenti allegorici del nipote, Jan il Giovane, e quelli della sua progenie, includendo una selezione di opere di altri fiamminghi contemporanei. TIZIANO Fino al 16 giugno Scuderie del Quirinale Via XXIV Maggio 16 Orario da domenica a giovedì 10-20, venerdì e sabato 10-22.30 (chiuso il lunedì) Ingresso €12, ridotto €9.50; biglietto integrato con Palazzo delle Esposizioni (validità 3 gg) €20, ridotto €16 info 06.39967500 Mostra antologica che ripercorre il glorioso percorso artistico del pittore veneziano, dalle vitali e gioiose opere giovanili agli amari e tormentati lavori dell’ultimo periodo. Le tele esposte testimoniano da una parte l’irresistibile ascesa di un artista-imprenditore, rinomato per i ritratti “che respirano” e richiesto dai personaggi più influenti della sua epoca; dall’altra la capacità di reinventarsi continuamente, rimanendo sempre coerente con il suo linguaggio e la peculiare tecnica pittorica. Nell’arco dell’intera carriera di Tiziano – ricostruita grazie ai prestiti dei più importanti musei italiani e stranieri - il colore, negli anni sempre più denso e pastoso, fino a esser steso con le dita, rimane il protagonista assoluto dei suoi dipinti, donando loro forma, sostanza e verità. Un pittore i cui pen-

nelli “sempre partorivano espressioni di vita”, come si può constatare negli emblematici ritratti di Carlo V e Giulio Romano, nella solare sensualità della Danae di Capodimonte e della Flora degli Uffizi, nel misticismo impetuoso dell’Annunciazione e del Seppellimento di Cristo. In esposizione anche il Cristo Crocifisso dell’Escorial, solitamente visibile in un solo giorno dell’anno, e la Punizione di Marsia, cupo e sconvolgente capolavoro realizzato nell’ultimo periodo di vita. SOULAGES XXI SECOLO Fino al 16 giugno Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Viale Trinità dei Monti 1

Orario 10.45-13 / 14-19 (chiuso il lunedì) Ingresso €6, ridotto €4.50, minori di 25 anni €3, info 06.6761311 Prima retrospettiva in Italia dedicata a uno dei maggiori rappresentanti dell’astrattismo francese. A più di novant’anni Soulages rimane saldamente ancorato alla contemporaneità, con una pittura intenta a esplorare le infinite variazioni del nero. I suoi dipinti più recenti, raccolti nella mostra, accolgono impalpabili presenze di bianco, giocano con superfici lisce e scabrose, sovrappongono materiali, isolano e moltiplicano segni, modulando in maniera sempre sorprendente i toni del buio e della luce. CUBISTI CUBISMO Fino al 23 giugno Complesso del Vittoriano Via San Pietro in Carcere Orario lunedì-giovedì 9.30–19.30; venerdì e sabato 9.30–23.30; domenica 9.30 – 20.30 Ingresso €12, ridotto €9, info 06.6780664 Movimento artistico nato nei primi anni del Novecento su impulso di

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ARTE//mostre/esposizioni/visite

te nei minimi dettagli, con lui le foto di moda si trasformano in qualcosa d’altro: ritratti, reportage mondani, icone inossidabili dell’immaginario erotico. Amato da una nutrita cerchia di intellettuali impegnati, tacciato di sessismo, attratto dalla volgarità e dal cattivo gusto, dichiarava: “La sola cosa che si può dire per certo delle mie foto è che sono sempre a fuoco”.

Pablo Picasso e Georges Braque, il Cubismo fu un’autentica rivoluzione che dagli atelier di Parigi influenzò rapidamente l’intero mondo culturale dell’epoca, coinvolgendo letteratura, musica, cinema, architettura, teatro e moda. Proprio sulla contaminazione tra linguaggi artistici e sull’impatto dirompente di questo fermento multidisciplinare si focalizza l’esposizione del Vittoriano, che attraverso circa duecento opere ripercorre le tappe salienti del fenomeno, dalle origini fino alle elaborazioni più recenti. Un’impronta indelebile fatta di forme spezzate e piani sovrapposti, che offrono “l’immagine sfaccettata di un mondo moderno e complesso”. HELMUT NEWTON White women / Sleepless nights / Big nudes Fino al 21 luglio Palazzo delle Esposizioni Via Milano 13 Orario 10-20, venerdì e sabato 10-22.30 (chiuso il lunedì) Ingresso €8, ridotto €6; biglietto integrato con Scuderie del Quirinale (validità 3 gg) €16, ridotto €12.50 info 06.39967500 Con duecento scatti selezionati dai suoi primi tre volumi pubblicati, la mostra omaggia lo sfrontato fotografo che rivoluzionò il mondo delle riviste di moda, rinnovandone il linguaggio e introducendo con piglio elegante il gusto del proibito. Ossessionato dal corpo femminile, senza pudore né complessi di sorta, Newton costruiva immagini patinate ritraendo donne statuarie, divinità algide che non erano mai solamente nude, ma sempre e per sempre svestite. Con un’attenzione estrema allo stile e pose studia-

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LEGAMI E CORRISPONDENZE IMMAGINI E PAROLE ATTRAVERSO IL '900 ROMANO Fino al 29 settembre Galleria Comunale d'Arte Moderna, Via Francesco Crispi 24 Orario 10-18 (chiuso il lunedì) Ingresso €6.50, ridotto €5.50, sconto di €1 per residenti a Roma info 060608 Una rivisitazione delle opere della Galleria Comunale attraverso la fitta rete di relazioni che si creò a Roma, dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta, tra arti figurative, letteratura, poesia e musica. Le tele e le sculture della collezione sono così associate a documenti d’epoca e a brani musicali scelti per l’occasione, in un affascinate quadro di corrispondenze. Sei le sezioni tematiche realizzate, dedicate ad altrettanti autori del Novecento: Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Bontempelli, Luigi Pirandello, Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia. ALIGHIERO BOETTI A ROMA Fino al 6 ottobre MAXXI, Via Guido Reni 4/A Orario 11-19, sabato 11-22 (chiuso il lunedì) Ingresso €11, ridotto €8, info 06.39967350

Dopo gli esordi nell’ambito dell’arte povera e la svolta concettuale, il “beduino Alì Ghiero”, reduce dai suoi primi viaggi in Afganistan, “si accampa” a Roma nel 1972 in cerca di nuovi orizzonti artistici. Folgorato dai colori della Città eterna, con un’inamovibile fascinazione per l’Oriente, prosegue nel suo intento creativo di reinvenzione del mondo con enormi mappe, arazzi, caleidoscopiche composizioni di parole, volti e simboli grafici. La mostra mette in rilievo le connessioni tra le opere di Boetti e degli altri protagonisti della scena romana di quegli anni, in particolare quelle dei compagni di viaggio Francesco Clemente e Luigi Ontani. In abbinata: FIONA TAN. INVENTORY Dal 27 marzo all’8 settembre Galleria 5, Sala Gian Ferrari, Hall del Museo In anteprima mondiale l’ultima opera della video-artista e fotografa Fiona Tan, che cerca nei reperti archeologici della Roma antica lo spunto ideale per “approfondire la relazione tra gli oggetti e la memoria”. Una poetica che si ritrova anche negli altri lavori, in suggestiva dialettica con l’architettura del museo. LOUISE NEVELSON Dal 16 aprile al 21 luglio Fondazione Roma Museo Palazzo Sciarra Via Marco Minghetti 22 Orario 10-20 Ingresso €10, ridotto €8, info 06.697645599 Scultrice americana di origini russe che occupa un posto di rilievo nell’arte di avanguardia del Ventesimo secolo. Il percorso espositivo si snoda dagli esordi negli anni Trenta con disegni e terrecotte agli assemblaggi in legno dipinto degli anni Cinquanta, per arrivare alle misteriose e poetiche architetture realizzate con oggetti e frammenti di recupero. Opere che diventano via via sempre più geometriche e monumentali, utilizzando i materiali più disparati e uscendo dai confini dei musei per insediarsi negli spazi pubblici.






NotiCine di Roberto Farina

“Un’ape filmata in dettaglio somiglia a un cucciolo di leopardo” Dario Argento 25


CINEMA//NotiCine

VIVA LA LIBERTÀ Regia di Roberto Andò. Con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto, Andrea Renzi. Genere: fantasy in salsa progressista. Produzione: Italia. zia, quindi. Si possono conciliare le due libertà? Andò lascia la risposta al pubblico e realizza un’opera sincera e accorata, resa attuale dal vuoto di potere creatosi nel nostro paese mentre il film circola nelle sale. Come era già successo in Habemus Papam di Nanni Moretti, un uomo al vertice delle istituzioni si sente schiacciato dalle sue responsabilità e si dilegua senza lasciare traccia. Alla vigilia delle elezioni, Enrico Oliveri, il segretario del più forte partito d’opposizione, parte nottetempo per destinazione ignota. Lascia una lettera nella quale confessa di aver bisogno di tempo per stare da solo e pensare. Sua moglie confida al braccio destro, un impeccabile Valerio Mastandrea, dell’esistenza di Un politico di professione s’aggira tra le grandi e fredde stanze un fratello gemello del marito. Questo gemello è un punto nero d’un palazzo, seguito da un’usciera e dal segretario personale. I nel passato opportunamente censurato del politico, perché, oltre tre sembrano tranquilli, ma non lo sono. Non lo è il politico, al- a essere filosofo, è anche scandalosamente matto. Il collaborameno. All’improvviso gli cade di mano la borsa, senza apparente tore si rivolge a questi per un aiuto e in men che non si dica il motivo. I due lo guardano con aria interrogativa. Come diversivo, vuoto lasciato dall’Oliveri politico è colmato dall’Oliveri filosofo, si abbassa per allacciarsi una scarpa. Una manciata di secondi il quale si presenta ai giornalisti, ai compagni di partito e ai cite il nodo è fatto, ma l’uomo ha bisogno di altro tempo. Chiede tadini sotto le mentite spoglie del fratello scomparso. Nessuno se c’è un bagno, anche se la sala è già gremita, anche se tutti lo si accorge della differenza, a parte il fatto, concordano tutti, che stanno aspettando. Ed eccolo quindi mentre si guarda allo spec- l’onorevole sembra rinato. La pungente dialettica, la gaia indiffechio e, forse, pensa: “Che ci faccio qui? Che ne è stato della mia renza per il potere e il piacere della beffa sono le armi della sua vita?”. Ma soprattutto: “Che cosa ne ho fatto della mia gioventù?”. follia, e nel giro di pochi giorni il partito recupera consenso. Per È stanco, non riesce più nemmeno a reggerla, quella borsa, trop- la prima volta, la vittoria sembra profilarsi all’orizzonte. Il propo pesante per tutti quei discorsi che contiene, scritti da un al- gramma del filosofo matto è semplice: liberare gli italiani dalla tro... Non può durare, non durerà. Quella sera stessa, si darà alla paura. La formula per farlo è altrettanto semplice: dire la verifuga. Inizia così la pellicola di Roberto Andò, già assistente di tà. La verità dà il coraggio di vivere, perché restituisce la dignità Francesco Rosi, Federico Fellini, Michael Cimino e Francis Ford all’uomo e un uomo con la dignità intatta è un uomo forte. Per Coppola. La regia si mette con sapienza e discrezione al servizio dire la verità con forza, il filosofo usa la poesia. Il filosofo matto di una sceneggiatura forte, tratta dal suo romanzo Il trono vuoto, è infatti convinto che la poesia possa liberare l’uomo dalla paura. e si avvale di un Toni Servillo in forma smagliante, affiancato da Come dargli torto? Grazie al suo coraggio, la verità e la passione un cast in stato di grazia. inonderanno come fiumana l’acqua stagnante della politica, così Viva la libertà è un film ambizioso. Parla dell’individuo e della come un sorriso un po’ folle può improvvisamente illuminare un massa. Della libertà dell’individuo nella massa, della democra- volto tragicamente serio.

LA FRODE Regia di Nicholas Jarecki. Con Richard Gere, Susan Sarandon, Tim Roth. Genere: thriller. Produzione: USA. Un magnate alla soglia dei sessanta ha raggiunto l’eccellenza della felicità e della rispettabilità borghese: ha un impero finanziario, una moglie stupenda, una figlia adorabile e una giovane amante. Inoltre è di bell’aspetto, quasi quanto un Richard Gere: niente panza, niente doppio mento, niente pelata. Che cosa chiedere di più alla vita? Ma le cose non sono come sembrano: il suo impero finanziario è infatti

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un castello di carte eretto su frodi multicolori. Cuori, picche, fiori, ma soprattutto denari, tanti denari pronti a cadere al primo soffio di legalità. A incasinargli vieppiù la vita ci si mette pure un omicidio colposo, dovuto a un colpo di sonno durante la guida notturna. Il poveretto è ormai un fascio di nervi. Suda sotto la doccia, come accade in questi casi. Ha sonni inquieti, non digerisce più neanche il purè di patate. Decide allora di vendere tutto e buonanotte ma, quando è a un passo dal farcela, un astuto detective – un rompiscatole nato, uno di quelli che a scuola

faceva la spia alla maestra, se un compagno copiava – pensa bene di mettergli i bastoni tra le ruote. Come finirà? Riuscirà il magnate imbroglione a fregare il detective rompiscatole, riuscendo così a conservare intatta la sua meravigliosa vita dollaresca? La storia di un eroe della nostra epoca, dopo tutto. E proprio a quest’ultima, alla nostra epoca, e non alle furberie del protagonista briccone, allude forse il titolo del film.

LA SCELTA DI BARBARA Regia di Christian Petzold Genere: drammatico. Produzione: Germania.

Questo film ha vinto l’Orso d’argento alla Berlinale del 2012, e chi diceva che il secondo è il primo degli ultimi, diceva male. Gli inglesi, più saggiamente, definiscono il secondo classificato the second best. Germania Est, estate 1978. Barbara è medico e viene trasferita in un ospeda-


le di campagna. Qui svolge con scrupolo il suo lavoro di chirurgo pediatra, ma evita ogni contatto umano per non creare legami con un mondo al quale ha già dato l’addio: il suo fidanzato Jörg, infatti, vive all’Ovest e sta pianificando la fuga di lei in Occidente. Ma quando Barbara incontra il bel primario dell’ospedale, accade l’imprevisto: si innamora. Risultato: tutto è più limpido dentro il suo cuore, ma tutto è più torbido nella sua testa. Che fare? Partire o restare? Scegliere la libertà o l’amore? Barbara esita, rimanda la decisione. A incalzarla c’è la polizia politica dal nome più eloquente di tutti i tempi: Stasi. Tu dici, poteva chiamarsi Moto. Salto. Trotto. La storia sarebbe stata diversa. E invece no, Stasi. Come ogni agenzia di spioni d’Occidente o d’Oriente, è un simulacro di tomba, del quale si compiacciono i tiranni. Come ogni cosa morta, non dorme mai. Ma in questo film, la Stasi è forse metafora di qualcos’altro di ben più terribile: del tempo. Il tempo che scorre incessantemente e ci obbliga a decidere della nostra vita, il tempo che può fare di ogni nostra decisione una scelta definitiva.

DEAD MAN DOWN Regia di Niels Arden Oplev. Con Noomi Rapace, Colin Farrell, Isabelle Huppert. Genere: americano. Produzione: USA. Dai produttori di Fast and Furious, un thriller che ha il sapore della vendetta. Trama: Victor è molto bello e tenebroso ed è il braccio destro di un capomafia di New York. Incontra Beatrice, una donna molto bella e misteriosa che nasconde un segreto inconfessabile. I due faranno faville insieme, quando il capomafia ammazza la famiglia di Victor e questi decide di ven…

di vend… di vendicar…zzzz… ron-zzz... ron-zzz…

IL LATO POSITIVO Regia di David O. Russell. Con Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Robert De Niro. Genere: commedia. Produzione: USA.

C’era quel professore che nelle interrogazioni ascoltava l’esposizione ineccepibile del primo della classe e poi, stringendosi nelle spalle, quasi sbadigliando, gli diceva: “De Rossi, che le devo dire? Dieci e lode”. Questo è esattamente l’effetto che fa Il lato positivo. Matt subisce un trattamento sanitario obbligatorio per aver pestato a sangue l’amante della moglie. Dalle analisi risulta soffrire di un disturbo bipolare, che gli rende molto difficile controllare le sue reazioni emotive. Quando esce dall’ospedale psichiatrico ha perso venti chili, perché Vicky ama gli uomini in forma, perché Vicky ama gli uomini propositivi e lui ha finalmente imparato a cercare sempre il lato positivo delle cose. Vicky è la moglie e lui vuole riconquistarla. Per riuscirci accetterà di partecipare a una gara di ballo con un’amica, anche lei psichiatrica, nella speranza di dimostrare a Vicky che è un uomo nuovo, affidabile, determinato. Three Kings era un film molto riuscito. The Fighter era riuscito. Il lato positivo è riuscito, ma non convince. Quindi, parabola discendente. Passo falso di David O. Russell, il quale però precipita sui morbidi materassi del consenso al botteghino e

degli Oscar. L’Academy infatti ama premiare i passi falsi degli autori, perché Hollywood lavora tenacemente alla demolizione dell’eccezione, intervenendo sempre, carica di soldi e fiuto mercantile, ad allentare, dove può, l’arco teso dell’artista. Questo film è una commedia talmente ben fatta, talmente ben confezionata e talmente compiacente da lasciarci la sensazione di essere non un pubblico, non dei cittadini di fronte all’arte, ma, come dire, dei puttanieri. Gertrude Stein diceva che l’artista non dà al pubblico ciò che il pubblico vuole, ma quello che il pubblico non sa ancora di volere. L’artista fa così, tutti gli altri sono commercianti. E non c’è niente di male a esserlo, purché non si voglia gabellare una merce per quello che non è. Altrimenti è truffa. A questo giro Russel, che ci aveva deliziato con Three Kings, rientra nel novero dei commercianti. Ma perché, perché Hollywood lavora così tenacemente eccetera eccetera? Nel film non troviamo un grammo di verità, neanche a passare ostinatamente la pellicola al setaccio, come faceva zio Paperone con l’oro nei fiumi del Klondike. In quest’opera ben fatta, ben confezionata e ben compiacente tutti mentono, dal regista alle comparse, da Bradley Cooper a Jennifer Lawrence, che a ventidue anni ha già venduto il talento al botteghino. In quanto a De Niro… Povero, povero lui! Adieu, Bob, adieu… “Mr Russel, che le dobbiamo dire? Dieci e lode, ma ora se ne vada, e senza lasciar traccia di culo dietro”.

SINISTER Regia di Scott Derrickson. Con Ethan Hawke, Vincent D’Onofrio. Genere: horror. Produzione: USA. Uno scrittore in crisi creativa

va a vivere con la famiglia in una casa dove sono state massacrate orribilmente intere famiglie. In soffitta, trova dei filmini conservati in una scatola di cartone. A una prima occhiata sembrano innocui filmini di barbecue domenicali, ma sono in realtà la terribile documentazione dei massacri di cui sopra. E da quel cartone, la notte, chi ti salta fuori se non una specie di demone mascherato, indicato come Mr. Boogie nei disegni di una bambina scomparsa anni prima? Ahi, ahi.

IL FIGLIO DELL’ALTRA Regia di Lorraine Lévy. Con Emmanuel Devos. Genere: drammatico. Produzione: Francia.

Due neonati, uno palestinese e uno israeliano, vengono scambiati nella culla durante un’emergenza nell’ospedale di Haifa. Quando anni dopo Joseph cercherà di entrare nell’aeronautica militare israeliana, scoprirà dall’esame del DNA di non essere figlio naturale dei suoi genitori, i quali sono invece tra quei palestinesi che si preparava a bombardare dal suo aereo scintillante.

BENVENUTO PRESIDENTE! Regia di Riccardo Milani. Con Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Giuseppe Fiorello, Remo Girone, Omero Antonutti, Massimo Popolizio. Genere: commedia. Produzione: Italia. Bisio racconta – invero enigmaticamente – che il film è nato onestamente: “Le fasi di

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EDUCAZIONE SIBERIANA Regia di Gabriele Salvatores. Con John Malkovich e altri, dai nomi pieni di consonanti. Genere: drammatico. Produzione: Italia. regista. Purtroppo ne è sortita una pellicola dalla messa in scena piatta e zeppa di luoghi comuni, con attori pessimi, eccezion fatta per il giovane protagonista e per John Malkovich (che rischia comunque più di una volta il pernacchio, ma mica uno qualsiasi, bensì un grasso, grosso pernacchio napoletano). Salvatores forse intendeva sfondare all’estero – gli ingredienti ci sono tutti: crimine, violenza, amore, tenerezza, azione e una spolveratina di filosofia – ma invece ha sfondato solo i nostri didimi. Il fascino generale del contesto ambientale, sociale e storico è frantumato da una regia di quasi inspiegabile ridondanza. La verità, vi prego, sulla ridondanza: perché quando uno grida addolorato nella Gabriele Salvatores lascia l’Italia e gira in inglese. Ed è già mistenotte, lo si deve far girare su se stesso, riprendendolo dall’alto? ro sul come abbia fatto a dirigere gli attori, visto che tutti sanno Perché alcuni personaggi parlano alla russa – “Puerché nuoi creche il suo inglese si limita ai testi di Imagine e di Brown Sugar. Si diuamo che”, “Iu non vuoglio muorire” “Evviva la vuodka” etc sarà spiegato a gesti, come facevamo tutti quando a scuola sugge– e altri no, sebbene siano russi anche loro? Perché la musica di rivamo dalle retrovie ai compagni interrogati. Forse è per questo Pagani (da non credersi, Mauro Pagani, quello di Crêuza de mä che il film non è riuscito. di Fabrizio de André) fa venire il latte cagliato alle ginocchia? L’educazione siberiana è un’educazione criminale con precise Perché il vecchio musicista e il regista se ne stanno in agguato regole d’onore. La storia si svolge nel sud della Russia dal 1985 come dei poliziotti dietro l’angolo, pronti a spremerci una lacrial 1995. Il film è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di ma a suon di manganellate, per di più in scene che non meritano Nicolai Lilin, dove si narra il percorso di formazione del giovane neanche uno sniff da allergia stagionale? Perché quando uno si Kolima, cresciuto in mezzo a banditi che si definiscono “crimibecca una coltellata, se la becca al rallenty e con la musichetta? nali onesti”: hanno infatti regole che implicano il rispetto dei più Perché le colombe tubano nel cielo, sempre al rallenty? (La verità, deboli, la ripartizione delle ricchezze e il disprezzo di ogni autovi prego, sul rallenty). Perché i lupi in bianco e nero? Perché usare rità costituita. Rispettano i bambini, le donne, i disabili e odiano i Absolute beginners di Bowie, una canzone trascinante e commopoliziotti, i banchieri, lo Stato e chiaramente le bande rivali. Vivovente già legata al film omonimo, per dare forza a una scena ch’è no in Transnistria, una regione fantasma, terribile quasi quanto una canagliata pensata per l’applauso (ottenuto solo a Che tempo la Terra di Mezzo o il profondo Veneto. Quando uno di loro si che fa di Fabio Dazio, ops, volevamo dire Fazio)? Perché? Anzi: macchia di stupro, spetterà al giovane Kolima, chissà perché, tropuerché? Salvatores per tornare a fare del buon cinema dovrebvare lo stupratore e fargli la pelle. be andare a riguardarsi qualche film del passato, così magari si Salvatores ha spiccato il salto e ha realizzato un film come quelli ricorderebbe di come si fa. Potrebbe riguardarsi Turné, ad esemche immaginava di fare da ragazzo, quando sognava di diventare pio, o Io non ho paura. Quelli sì. sviluppo” dice l’attore “sono quelle che io mi auspicherei avvenissero sempre: un produttore ha l’idea, contatta uno sceneggiatore per metterla su carta e poi si consultano sulla regia e sugli attori. Di solito in Italia non funziona così, purtroppo”. Peppino è un disoccupato con l’hobby per la pesca, che di punto in bianco si ritrova a essere eletto Presidente della Repubblica. Un rigido vice segretario molto attraente lo guida nei meandri del protocollo. Le insidie del potere scorrono a fiumi, ma le calosce morali del buon Peppino gli permetteranno, pare, di non inzaccherarsi.

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BUONGIORNO PAPÀ

LA MADRE

Regia di Edoardo Leo. Con Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo. Genere: commedia. Produzione: Italia. Il giovane regista Edoardo Leo tre anni fa ha realizzato Diciotto anni dopo, un road movie che è stato nominato ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello. Ora si cimenta nella commedia: un carrierista dongiovanni sui quaranta che scopre di avere una figlia sui quindici, la quale si trasferisce da lui insieme al nonno fricchettone. Il protagonista è Raoul Bova, che piace tanto a mia nonna.

Regia di Andy Muschietti. Con Jessica Chastain, Nikolaj Coster-Waldau. Genere: horror. Produzione: Spagna, Canada.

Era un corto di tre minuti, piaciuto talmente tanto ai produttori da spingerli a dilatarlo a cento. La storia di due bambine che spariscono nel bosco il giorno in cui i loro genitori

restano uccisi chissà come. Cinque anni dopo, le piccole saranno fortunosamente ritrovate e adottate dagli zii. Sono piuttosto silenziose e non gradiscono domande su come abbiano fatto a sopravvivere tutte sole in mezzo alla foresta, in una baracca senza un termosifone e con dei servizi igienici in condizioni pessime. Proveranno a iniziare una nuova vita, ma è difficile adattarsi alla madre adottiva. In più, la madre naturale sembra ancora volersi prendere cura di loro... ma madre “naturale”, viste le circostanze, non è la definizione appropriata. Forse sarebbe più adatto dire madre “sovran-


naturale”… Perché, mioddio, lei… lei è...

vedete,

SU RE Regia di Giovanni Columbu. Genere: drammatico. Produzione: Italia. La Passione di Cristo in Sardegna, in dialetto e con un Gesù brutto come il peccato. “Lo dice anche Isaia che Gesù non era bello”, afferma il regista. Un film che non sta fermo un secondo: anche le montagne oscillano, seppur impercettibilmente, dando un senso di precarietà e inquietudine. Columbu racconta più Passioni, tante quanti sono i vangeli sinottici, le cui versioni non sono identiche. Nel vangelo di Luca, ad esempio, il più cinematografico di tutti, Pietro dopo aver negato di conoscere il Messia ne bestemmia pure il nome. Poi guarda Gesù, laggiù, lontano, solo, tra i giudici urlanti che lo giudicano stracciandosi le vesti, e vede che il suo Maestro non sta ascoltando l’infame Caifa (che Iddio lo crocefigga in terra all’Inferno), ma sta fissando in silenzio proprio lui, Pietro. Pietro sente la disperazione esplodere in lui e poi… Chicchirichì.

G.I. JOE: LA VENDETTA Regia di Jon Chu. Con Channing Tatum, Bruce Willis. Genere: morte & distruzione. Produzione: USA. Dal 28 marzo. Il comandante Cobra, che la squadra speciale G.I. Joe aveva sconfitto nel precedente capitolo, torna più agguerrito che mai, sotto le mentite spoglie del Presidente degli Stati Uniti. Suo scopo: governare il mondo. Evidentemente i G.I Joe non lo avevano sconfitto nel primo film, come invece sembrava. Sono quindi dei falliti. E ora un nuovo casino esplode nel nostro povero pianeta, come se non ne avessimo già troppi: la Casa Bianca è in

mano a Cobra e tutti i paesi del mondo sono minacciati dagli arsenali nucleari degli Stati Uniti d’America! Degli G.I. Joe del primo film restano operativi Roadblock, Snake Eyes, Jinx, Flint e Lady Jaye. Riusciranno questi falliti dai nomi stupidissimi a salvare il mondo? Chissà. Vedere Bruce Willis scherzare sul proprio colesterolo, ci fa capire definitivamente una cosa: quello dell’attore è un lavoro tremendo. Carriera finita, eppur bisogna andar. Se no chi le paga le bollette, le multe, il conto del geometra, della domestica, del maestro zen, dell’analista?

I FIGLI DELLA MEZZANOTTE Regia di Deepa Mehta. Genere: drammatico. Produzione: Canada, GB. Dal 28 marzo.

Tratto dall’omonimo capolavoro di Salman Rushdie, il quale ha ceduto alla regista i diritti del romanzo per la cifra simbolica di un dollaro. Il film adatta l’immaginifica storia di due bambini indiani nati allo scoccare della mezzanotte del 15 agosto del 1947, giorno dell’indipendenza dell’India dall’Impero Britannico. Uno è di famiglia ricca, l’altro povera, ma un’infermiera inverte le targhette delle loro culle. I due bambini avranno così l’uno la vita dell’altro, ma i loro destini saranno saldamente intrecciati. I poteri soprannaturali di cui sono dotati, che accomunano tanti altri bambini nati nello stesso loro istante, renderanno la loro storia ancora più sorprendente. Lo scrittore ha

GLI AMANTI PASSEGGERI Regia di Pedro Almodovar. Con Penélope Cruz, Antonio Banderas. Genere: commedia. Produzione: Spagna.

Chi di noi, all’improvviso movimento ondulatorio, sussultorio, vibratorio di un ascensore non si è sentito struggere il midollo e non ha capito una volta per tutte due verità: che la paura puzza di metano e che la vita è bella? Ecco, su un aereo è molto peggio. Pedro Almodovar racconta con umorismo le ore disperate di un gruppo variegato di passeggeri i quali, ritrovatisi in una situazione di pericolo, hanno le reazioni più disparate... Che siano riusciti o meno, nei film di Almodovar si sente pulsare la vita, e sentire pulsare la vita è sempre di conforto. Almodovar cresce in Estremadura, una regione della Spagna dove a colazione si mangia burro e sardine; dove anche i bambini hanno i peli nelle orecchie; dove il vento sa di roccia; dove gli odori e i colori irrompono in pompa magna: quelli delle botteghe artigiane, ma soprattutto quelli del macellaio e del fornaio. Sangue e pane caldo, quarti di bue madreperla e porpora e gonfie pagnotte d’oro e d’argento. Almodovar cresce qui, nell’afrore della vita contadina e pastorale, dove il conformismo del gendarme, dell’avvocato e del prete soffocano ogni scintilla di libertà, ma non possono nulla contro la bellezza multicolore della natura e del lavoro degli umili. Lasciata la rocciosa e frastagliata Estremadura, Almodovar si trasferisce a Madrid, la grande capitale immersa nella piatta meseta infuocata, tra terre rosse e cielo blu. Anche qui militari, preti, omofobia, conformismo, supremazia e privilegio in un tripudio di cretineria letale che, però, non può nulla contro il caleidoscopio libertario della vitalità del popolo spagnolo. Qui Almodovar studia alla Scuola nazionale di cinema, ma per poco, perché il dittatore Franco la fa chiudere, in quanto troppo anticonformista. Il futuro regista si impiega allora in una società telefonica, non tralasciando però di frequentare piccoli e quasi clandestini teatri d’avanguardia. Vive così fino al 1975, anno della morte del dittatore. Le cose cominciano a cambiare, anno dopo anno, ma è solo nel 1986, a trentacinque anni suonati, che Almodovar rispolvera coraggiosamente i suoi sogni di cinema, fondando una casa di produzione insieme al fratello. Da allora si susseguono i successi di pubblico e di critica. Immerso nell’esplosione creativa di tutto un popolo, Almodovar comincia a inseguire sulla pellicola l’ambiguità multicolore dell’amore, del sesso, della morale, alla ricerca del sopravvissuto di tutte le ideologie e di tutti i conformismi, il più bel frutto: l’individuo. E, va da sé, il suo amore per l’individuo si trasforma in amore per il personaggio, per l’attore, per il cinema.

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collaborato con la regista all’adattamento della storia per lo schermo.

IL CACCIATORE DI GIGANTI Regia di Bryan Singer. Con Ewan McGregor, Stanley Tucci, Nicholas Hoult. Genere: fantasy. Produzione: USA. Dal 28 marzo.

Jack è un giovane agricoltore che apre involontariamente un varco che da centinaia di anni teneva separata la razza umana da quella dei giganti. Vabbe’, può capitare, non è certo colpa sua. Il giovane impiastro si farà perdonare quando i giganti inizieranno a reclamare la sovranità e lui li sistemerà a suon di astuzie e sganassoni, diventando leggenda da raccontare prima del sonno. Il sonno dei bambini a letto, il sonno degli adulti in sala. In sintesi, Singer ha fatto questo film perché si era rotto di studiare. Dice infatti: “Dopo Operazione Valchiria, dove dovevo stare attento ai dettagli storici, ho potuto divertirmi con questa storia fantastica”. Lo ha girato utilizzando la performance capture, la cui tecnologia impone agli attori di recitare in tutina davanti a un fondale blu, con una cinecamera attaccata alla testa e ripiegata sulla faccia. Una cosa è sicura: i set di un tempo saranno stati pane e salame, ma avevano più fascino. Nel film di Singer si spreca il talento traboccante di Stanley Tucci, il quale per la sua parte in Amabili resti di Peter Jackson avrebbe meritato come minimo un Oscar, quello sì, gigante.

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L’IPNOTISTA Regia di Lasse Hallström. Con Lena Olin, Mikael Persbrandt. Genere: thriller. Produzione: Svezia. Dal 28 marzo. Il regista è quello di Chocolat e di Le regole della casa del sidro. La protagonista è sua moglie. Il protagonista è quello che si prendeva i ceffoni senza reagire nel film In un mondo migliore. L’ipnotista pare sia il primo di una serie di film – otto, dicono deliranti voci di corridoio – ispirati alla fortunata serie di romanzi con la detective Joona Linna. Ecco la trama del film: Erik Maria Bark era l’ipnotista più famoso di Svezia, finché non giura pubblicamente che con l’ipnosi ha chiuso. Per dieci anni mantiene la promessa e la smette con girelle rotanti, ciondoli a pendolo e schiocchi delle dita. Ma una gelida notte di dicembre, Joona Linna gli telefona per chiedergli aiuto: un ragazzo che ha appena assistito al massacro della sua famiglia è ricoverato in stato di choc. Unico testimone della strage, va interrogato al più presto. Ma c’è solo un modo per farlo: l’ipnosi. Bark accetta di provare, ma questo gli costerà molto caro, perché le parole del ragazzo gli cambieranno per sempre la vita.

spingono la giovane e incantevole Augusta a partire per l’Amazzonia. “Si parte per ritrovare il senso delle cose”, dice il regista. “Non si può stare schiacciati dal dolore, bisogna rimettersi sempre in gioco. Se poi non si arriva dove si voleva, si sono comunque smosse le acque”. Giorgio Diritti conosce bene la gavetta. Per anni ha lavorato come assistente di Pupi Avati, poi ha collaborato con Ipotesi Cinema, la scuola fondata da Ermanno Olmi. Ha girato molti documentari e programmi televisivi e solo nel 2005 ha esordito con un lungometraggio: Il vento fa il suo giro. Questo non è stato distribuito nelle grandi sale, ma è divenuto un caso nazionale grazie a un piccolo cinema di Milano, il Mexico, dove si è fatto notare rimanendo in cartellone per più di un anno. Il successo de Il vento fa il suo giro ha permesso a Diritti di trovare i fondi per realizzare L’uomo che verrà, un film sulla strage di Marzabotto e quindi sulla lotta senza tregua tra Resistenza e fascismo, civiltà e barbarie, progresso e reazione, uomini e no. Anche questo Un giorno devi andare, non è illecito pensare che sia un film sulla Resistenza.

THE HOST UN GIORNO DEVI ANDARE Regia di Giorgio Diritti. Con Jasmine Trinca. Genere: drammatico. Produzione: Francia, Italia. Dal 28 marzo.

Dolorose vicende personali

Regia di Andrew Niccol. Con Saoirse Ronan, William Hurt. Genere: fantascienza. Produzione: USA. Dal 28 marzo. Da un romanzo di seicento paginette di Stephenie Meyer (quella di Twilight) un film di due ore di Andrew Niccol. Alieni malvagi dallo spazio profondo s’impossessano dei corpi degli esseri umani, deprivandoli della personalità. In mano loro, il mondo è in pace. Ma senza quel pizzicorino che gli davano gli uomini. La resistenza di questi ultimi è alle corde: tra loro c’è la tostis-

sima Melanie, la quale però cade in possesso di un alieno molto potente. Ma, lungi dal perdere la propria identità, Melanie continua a bruciare d’amore per uno dei meglio partigiani della lotta contro gli alieni: Jared. Profondamente toccato da questo sentimento, l’alieno che è in lei cerca di trovarlo, alleandosi con Melanie nel tentativo di salvare la specie umana. La fantascienza è il genere politico per eccellenza, perché immagina il domani descrivendo l’oggi. Niccol ci ha fatto rif lettere e divertire con The Truman Show (di cui è soggettista e sceneggiatore), con Gattaca e con Lord of War (dei quali è anche regista): il primo verte sulle menzogne della società e mette in guardia da una vita eterodiretta, dove se amiamo qualcosa è perché qualcuno ha deciso che l’amassimo e dove se facciamo qualcosa è perché qualcuno ha deciso che la facessimo. Il secondo affronta le costrizioni della società ed è un’apologia sulla volontà dell’individuo e del superamento dei limiti imposti. Lord of War parla invece dell’unica vera pietra filosofale mai trovata dall’uomo: la guerra, la quale muta il piombo in oro, cioè i proiettili in pepite, diamanti, monete, banconote. La scena in cui il mercante d’armi vede un mercenario sparare e sente il fucile di questi fare DLING… DLING… DLING ad ogni colpo, come fosse un registratore di cassa, è una memorabile lezione di cinema, nonché una sintesi concettuale che meriterebbe la


JIMMY BOBO – BULLET TO THE HEAD Regia di Walter Hill. Con Sylvester Stallone, Jason Momoa, Christian Slater, Sarah Shahi, Adewale Akinnuoye-Agbaje. Genere: azione. Produzione: USA. Dal 4 aprile. to la sceneggiatura di Rocky. Sly andò a bussare alle porte di mezza Hollywood con il copione arrotolato sotto il braccio. I produttori ne riconoscevano tutti la qualità e qualcuno arrivò a offrirgli duecentomila dollari, a patto che non lo interpretasse lui. “Ci vorrebbe un volto noto. Burt Reynolds, ad esempio”. “No, Rocky sono io”, rispondeva Stallone. “E allora bye-bye”, concludevano loro. Lui prendeva il copione e se ne tornava nel suo albergo a ore, uno di quegli hotel da film dell’orrore, dove l’insegna al neon vibra e ronza quando s’illumina. Sly disse no a duecentomila dollari. In banca ne aveva centosei. Continuò a cercare, continuò a bussare. La qualità del suo copione continuava a imporsi. Ci fu chi arrivò a offrirgli trecentomila dollari, ma sempre Charles “Chuck” Wepner ha trascorso gran parte della sua vita con a patto che l’attore fosse un altro. “Ryan O’Neill, ad esempio”. E Stali pugni chiusi. Oggi vende liquori, ma da giovane fu prima bouncer, lone rispondeva no e se ne tornava nella sua stanza, dove restava in buttafuori, e poi pugile. Quando nel 1975 un cronista gli chiese se compagnia di una sola cosa, la luce lampeggiante dell’insegna e l’evipensava di sopravvivere all’imminente incontro con Muhammad Alì, denza schiacciante che nella vita non stava arrivando a nulla. Ma non lui rispose: “È da tutta la vita che sopravvivo”. Wepner era noto come mollava. Il segreto della forza di uomini del genere è che sono sempre un grande incassatore: poteva subire una scarica di terribile violenza un secondo o due davanti alla disperazione. Un secondo o due più in senza andare al tappeto. Nel suo combattimento contro Sonny Liston là, un secondo o due, sempre, finché non la spuntano. E finalmente crollò solo alla decima ripresa, dopo che l’avversario gli aveva letteStallone la spuntò. E finalmente fu Rocky, il primo Rocky, l’unico, ralmente aperto la faccia. I medici stupefatti gli dovettero praticare quello dove la musica di Bill Conti è un diretto allo stomaco; dove c’è centoventi punti di sutura sul volto. Nel 1975 Don King, il manager Adriana che è bruttina e timida ma alla fine perde il cappellino e le si di Alì, ebbe l’idea di organizzare un incontro tra il più grande pugile scioglie la chioma tra le lacrime e diventa bella e Paulie, suo fratello, di tutti i tempi e questo boxeur ormai finito, vicino ai quaranta, che le alza le corde del ring per farla passare e abbracciare Rocky che urla combatteva ormai solo nei club. Don King voleva un incontro senil suo nome, accecato dal sangue, mente lo speaker gli domanda che za rischi, che divertisse il pubblico permettendo ad Alì di dare una cosa farà in futuro. “Ma che cosa vuoi? Non mi frega niente a me del ludica dimostrazione di forza e abilità. Wepner prese invece la cosa futuro! Vattene via! Adriaaana!”. E poi fu la volta di John Rambo, il molto sul serio: per la prima volta in vita sua si allenò a tempo pieno, primo Rambo, l’unico Rambo, quello dove gli incauti poliziotti cercon l’aiuto del suo allenatore Al Braverman. Wepner arrivò sul ring a cano di fargli la barba a secco! Stolti! Dove il grande Brian Dennehy testa alta. Il suo segreto era nell’aver vinto la paura da giovane, lavobastardeggia dall’inizio alla fine, odioso ma umanissimo; dove nel rando nei peggiori locali di Bayonne, dove aveva imparato ad affronfinale il soldato piange come un bambino tra le braccia del suo ex tare chiunque gli si parasse davanti. L’incontro iniziò e Alì si trovò a comandante, un Richard Crenna bello e malinconico come una mecolpire una montagna di ciccia, muscoli e determinazione. Le cose daglia arrugginita. A quanti di noi all’epoca non sono volati i popcorn non andarono così lisce come lui e Don King avevano immaginato. In per aria nella scena in cui John fugge dalla centrale di polizia di quelbreve: alla nona ripresa Muhammad Alì andò al tappeto. Il pugno gli la fredda e crudele cittadella di provincia, l’altra faccia del Vietnam? arrivò alle costole, spostandolo di peso. Il campione si rialzò, ma per Quanti di noi all’epoca non si sono morsi le labbra quando John, solo qualche secondo i suoi occhi furono quelli di uno che non ha capito tra le rocce, si cuce senza anestesia la ferita al braccione? Quanti di cosa lo ha colpito. “Prepara la macchina,” disse Wepner a Braverman noi all’epoca non hanno sentito vibrar le budella all’incalzar di quella quando raggiunse l’angolo, “siamo milionari.” “Attento Chuck, lo hai colonna sonora che faceva tà tà tà taaaa tàratà tataa? Certo, eravamo fatto arrabbiare”. Dalla decima ripresa Alì scatenò tutta la sua forza, giovani e ingenui, ma questo non toglie valore al film, semmai ne dà aprendo sull’avversario numerose ferite frontali. Queste cominciaroal nostro tempismo. Ora Silvester Stallone torna a combattere. La sua no a colare e schizzare sotto i colpi. Alì continuava a picchiare, veloce, faccia – con la meravigliosa semiparesi contratta alla nascita, che Idrabbioso. Lo voleva a terra. Il naso di Wepner esplose sotto i colpi, le dio benedica quel forcipe – ha ormai una smorfia ineffabile. Il sorriso sopracciglia si lacerarono. Ma lui non cadeva. Si arrivò così alla quinamichevole è un tutt’uno con il disgusto e il dolore. Gli occhi a grondicesima ripresa, l’ultima. Alì era stremato, ma continuava a colpire. daia colano dolcezza e le sue manone, dove ogni dito vale un hot dog, Wepner non reagiva quasi neanche più, ma restava su. Il pubblico era sprizzano simpatia. Dà l’idea di uno che ha capito che la vita è una in delirio. Il k.o. di Chuck Wepner arrivò a venti secondi dalla fine. brutta faccenda, ma che non c’è molto da fare a riguardo, se non andaIl suo tentativo di rialzarsi aiutandosi con le corde, il barcollare verre avanti fino all’ultima ripresa. Questo suo ultimo film, dalla trama so l’angolo dopo che l’arbitro aveva interrotto l’incontro e, infine, Al di una riga – un killer vede uccidere il suo compagno d’affari e si allea Braverman che lo abbraccia sussurrandogli qualcosa all’orecchio e lo con un poliziotto per vendicarsi – è da segnalare anche perché segna bacia sulla guancia, sono immagini difficili da dimenticare. Ma ci voil ritorno dietro la macchina da presa di Walter Hill, undici anni dopo leva quel ragazzone dagli occhi tristi seduto tra il pubblico per rendere il suo ultimo flop. Ma Hill ci fece sognare come sceneggiatore di Gegiustizia a quello che era appena accaduto sul ring. Il ragazzone si taway! di Sam Peckinpah, come regista di Driver l’imprendibile e de I chiamava Sylvester Stallone e da lì a qualche settimana avrebbe scritguerrieri della notte, quindi vanta credito a vita.

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laurea ad honorem in scienze politiche. Recentemente Niccol ha girato In Time, un film dalla trama avvincente ma dalla pessima messa in scena. Un passo falso che ricorda un’altra prova poco convincente del passato: S1mOne. Ma il credito guadagnatosi con Truman, Gattaca e Lord of War è sufficiente per promuovere The Host, nella speranza che William Hurt non distrugga il film con le sue facce da williamhurt (ci riferiamo a quello sguardo attonito, che sembra sempre dire: “Perché io?”. Ormai ci vogliono le palle dodecaedriche di Sean Penn o di David Cronemberg per spremerne il talento). La protagonista è la bellissima Saoirse Ronan, fatta stupendamente a pezzi nel già citato Amabili resti e deceduta per disidratazione in The way back di Peter Weir.

COME UN TUONO

Regia di Derek Cianfrance. Con Ryan Gosling, Bradley Cooper, Ray Liotta. Genere: poliziesco. Produzione: USA, 2012. Dal 4 aprile. Luke e Romina sono una coppia proletaria della periferia di New York. Lui lavora come motociclista stuntman, lei come cameriera. Quando scoprono di avere un figlio, Luke decide che è ora di maturare: comincia così a rapinare banche. Tra lui e il suo adulto progetto di vita troverà un poliziotto integerrimo, il quale non mostra molta comprensione per il povero Luke. Terzo

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film del regista con il nome più simpatico in circolazione. Primo film in cui Gosling ha i capelli ossigenati.

BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE Regia di Giacomo Campiotti. Con Luca Argentero. Genere: commedia. Produzione: Italia. Dal 4 aprile. I golosi non si facciano trarre in inganno dal titolo. Il cheesecake alla fragola non c’entra. Tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia.

HITCHCOCK Regia di Sacha Gervasi. Con Scarlett Johansson, Jessica Biel, Anthony Hopkins. Genere: biografico. Produzione: USA. Dal 4 aprile. Un dietro le quinte che si focalizza sul rapporto tra Alfred Hitchcock e la sua assistente Alma Reville durante la lavorazione di Psycho. Alma nacque il 14 agosto del 1899, un giorno prima di Alfred, e morì due anni dopo di lui, nel 1983. Dal 1920 in poi fu sua moglie. Gli diede una figlia, Patricia, oggi ottantaquattrenne. Fu Alma ad accorgersi, in sala di montaggio, che nella scena della doccia il corpo senza vita di Vivian Leigh respirava. Fu quindi suo il merito del terribile fermo immagine che venne in seguito scelto per questa scena, un fermo immagine senza paragoni nella storia del cinema almeno fino a Shining, quando Kubrick ci mostra Jack Torrance intirizzito coi ghiaccioli al naso.

11 SETTEMBRE 1683 Regia di Renzo Martinelli. Con Murray Abraham, Enrico Lo Verso. Genere: drammatico. Produzione It., Pol. Dall’11 aprile. 300mila guerrieri dell’Impero turco assediano Vienna. Non puntano alla Sachertorte, bensì al cuore dell’Occidente. Li guida il gran Visir Kara Mustafà, che ha la faccia simpatica di Lo Verso. Li ferma un monaco col pizzo, che ha la faccia antipatica del bravissimo Abraham: quando dopo tanto assedio i cristiani stanno per cedere, il monaco fa un sermone che li infiamma e li spinge alla riscossa. Data del sermone: 11 settembre 1683. Secondo il regista, Al Qaeda ha scelto la data dell’attentato alle Torri gemelle proprio per ricordare quel fatidico “Daje, cristiani!” di tanti secoli fa. Martinelli è brianzolo e quindi non ha esattamente l’internazionalismo nel DNA; ha fatto film che sono piaciuti ai revisionisti di destra e ai leghisti padani; l’era Ruby gli ha fruttato un paio di film per la tv, uno dei quali (Carnera) così noioso da farci rivalutare la televisione d’un tempo, quella delle sigle di Lorella Cuccarini, per intenderci, tanto piene di brio; va fiero delle sue lauree, come se l’attestato di un laureatoio fosse una medaglia e infine: si è fatto le ossa nella tv degli anni Ottanta e quindi, ne converrete, in un posto ben stronzo. Eppure Martinelli non riusciamo a scaricarlo così, con un tiro di catenella. In lui c’è del talento, che emerge qui e là, come nel finale del Mercante di pietre, dove una cellula di Al Qaeda, l’ex cristiano Harvey Keitel, prima di essere ammazzato recita nella pioggia una preghiera disperata; o nelle ultime immagini di Piazza delle Cinque Lune, dove Giancarlo Giannini ghignando sotto i baffi spiega

in due parole a uno sbigottito Donald Sutherland che l’individuo non può nulla contro la ragnatela del dominio. Chissà che anche in questa boiata oscurantista e xenofoba di 11 set. ‘83 non salti fuori qualche perla. Il film è sceneggiato dal regista con lo scrittore Valerio Massimo Manfredi. Siete avvisati.

OBLIVION Regia di Joseph Kosinski. Con Tom Cruise. Genere: fantascienza. Produzione: USA. Dall’11 aprile.

Tratto da un fumetto che il regista stesso scrisse qualche anno fa. Nel 2073 un soldato crede di essere l’ultimo sopravvissuto sulla Terra, ridotta a una schifezza da una guerra contro i marziani iniziata sessanta anni prima, cioè esattamente nel 2013 (tocca ferro). Lui se ne sta in una nave a tot chilometri dal suolo e ogni tanto scende a farsi un giro per riparare droni. Un lavoro come un altro. Un giorno il soldatino scopre che le cose non stanno proprio come i suoi superiori gli hanno sempre fatto credere, perché una bella ragazza di vent’anni ritrovata in un’astronave e un bell’uomo di cent’anni uscito dal cilindro del mago gli aprono gli occhi su una gigantesca macchinazione in stile Matrix. La ricerca della verità diventerà per il soldatino un viaggio attraverso se stesso, ma anche attraverso terra, aria e spazio, alla disperata ricerca della cosa più importante di tutte: un bell’incasso al botteghino.






MUSICA//concerti

KENY ARKANA 13 aprile Forte Prenestino Marsigliese di origine argentina, classe 1982, Keny Arkana ha iniziato a fare rap nelle banlieu sin da adolescente. Venuta su in un ambiente degradato e ostile, ha saputo incanalare la sua rabbia per denunciare l’ingiustizia, la repressione e il razzismo... a pagina 42 37


MUSICA//concerti

MERCOLEDÌ 20 MARZO NICCOLÒ FABI Ore 21 Auditorium della Conciliazione Via della Conciliazione 4 €25, info 06.32810333 Dopo il Solo Tour, che ha sbancato i botteghini dei principali teatri italiani, Niccolò Fabi torna con una nuova dimensione dal vivo, per presentare il settimo disco in studio. “Ecco” è il frutto di una coerente e pregevole evoluzione, con arrangiamenti curati e una produzione di tutto rispetto. GREGORY PORTER Ore 21 Auditorium, Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 €20, info 06.8082058 Astro nascente del jazz, Gregory Porter presenta il secondo disco confermando le sue grandi doti di interprete. Una voce calda e baritonale che dà vita a un'accattivante sintesi di sonorità blues, soul e gospel. BLASTEMA Ore 21.30 Circolo degli artisti Via Casilina Vecchia 42 €15, info 06.70305684 Il gruppo di Forlì, prodotto da Dori Ghezzi e Luvi De André, dopo l'apprezzata esibizione a Sanremo Giovani riscalda muscoli e voce in attesa di aprire le date italiane del tour estivo di Skunk Anansie. ALVIN CURRAN DIRIGE IATO ORCHESTRA Ore 21.30 Angelo Mai Altrove Occupato Via delle Terme di Caracalla 55/a €5, info 329.4481358 Alvin Curran, autorevole ed eclettico compositore, dirige per l’occasione la grande orchestra romana: un ensamble indipendente che si propone di esplorare e promuovere le molteplici possibilità creative del linguaggio musicale.

GIOVEDÌ 21 MARZO NOSAJ THING

Ore 22 Lanificio 159 Via di Pietralata 159/a €10, info 06.41780081 Il dj e produttore californiano - autore, tra gli altri, dei remix di Charlotte Gainsbourg, Radiohead, Portishead e Philip Glass - propone i suoi cupi fondali elettronici, calati su ritmi dubstep, ambient e trip-hop, in una miscela rarefatta e sognante. HERMETO PASCOAL Ore 21 Auditorium, Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 da €15 a €20, info 06.8082058 Esibizione del vulcanico compositore e polistrumentista brasiliano definito da Miles Davis "uno dei più impressionanti musicisti al mondo". Conosciuto anche come “lo stregone”, è noto per l'abilità di suonare i più disparati tipi di strumento, compresi molti oggetti di uso comune. UMANZUKI Ore 21.30 Dal Verme Via Luchino dal Verme 8 info dalverme8@gmail.com Band toscana di formazione jazz-core, attualmente dedita alla composizione di melodie psichedeliche. FOREST CREATURE

Ore 22 Forte Fanfulla Via Fanfulla da Lodi 5 info 06.89021632 Progetto musicale che nasce dalla collaborazione tra Seth Faergolzia, icona della scena anti-folk newyorkese, e John Ludington, attivo nell'ambiente alternativo californiano. Entrambi apprezzati per le originali strutture melodiche, per i testi anticonvenzionali e per i virtuosismi strumentali, hanno subito la reciproca influenza per oltre vent'anni, arrivando alla produzione di un disco e di un tour decisamente fuori dall'ordinario. TESS & THE YELLOW CABBIES Ore 21.30 Il Pentagrappolo Via Celimontana 21 info 06.7096301 Da Billie Holiday ad Anita O’Day ed

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Ella Fitzgerald, il trio (voce-contrabbasso-pianoforte) guidato dalla cantante newyorkese Tess Amodeo-Vickery propone il suo repertorio classico e raffinato.

VENERDÌ 22 MARZO SWANS - XIU XIU Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 €20, info 06.70305684

Cupi, dissonanti, spettrali, una leggenda nel mondo del rock alternativo americano. A trent'anni dal debutto discografico, e a quattro dalla reunion voluta dal leader Michael Gira, gli Swans tornano sui palchi europei per presentare la loro ultima fatica. Un disco definito dallo stesso Gira come “il culmine di tutti i precedenti album degli Swans, così come di qualsiasi altra musica io abbia fatto o immaginato”: due ore dense di riff ipnotici e taglienti, atmosfere rarefatte, ritratti crudi e ossessionanti, disegnati per l’occasione con il supporto di un valente stuolo di ospiti e collaboratori. Ad aprire la serata i californiani Xiu Xiu con la loro mistura di suoni desolati, bordate stridenti, ballate catalettiche e filastrocche andate a male. ROSSOANTICO Ore 21 Brancaleone, Via Levanna 13 Ingresso libero, info 06.82004382 Testi caustici e pungenti, bouzouki, mandolini, fiati e fisarmoniche, per uno spettacolo che dispensa brio e allegria senza rinunciare all’impegno. OPUS 5 Ore 21 Casa del Jazz Viale di Porta Ardeatina 55 €10, info 06.704731 Cinque veterani della Mingus Big Band per una performance a base di composizioni originali, standard del jazz, temi brasiliani e motivi della tra-


dizione popolare russa.

SABATO 23 MARZO

MOMBU Ore 21.30 Init Via della Stazione Tuscolana 133 info 06.97277724 Nuovo progetto per il sassofonista degli ZU e il batterista dei Neo, che innesta ritmiche africane nella violenta miscela jazz-core-metal.

ONEIDA - EDIBLE WOMAN Ore 22 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 €8, info 06.70305684

NOISIA Ore 23 Brancaleone, Via Levanna 13 info 06.82004382 Trio olandese noto nel panorama dub internazionale per lo stile innovativo fatto di ritmiche spezzate e incalzanti.

MELINGO Ore 21 Auditorium, Sala Petrassi Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.8082058 Con i suoi arrangiamenti atipici e la voce fumosa e tormentata, Melingo raccoglie l'eredità del tango canciòn di Carlos Gardel. AFTERHOURS Ore 21.30 Teatro Tendastrisce Via Giorgio Perlasca €15, info 06.25391562

Un percorso lungo e glorioso quello degli Afterhours, che ha segnato la storia del rock indipendente italiano consentendogli di mostrare tutte le potenzialità. Il loro ultimo disco, Padania, si è aggiudicato la Targa Tenco come miglior album dell’anno seducendo i giurati con la sua coraggiosa miscela di pop e sperimentazione, impeto aggressivo e lirismo struggente, irrequietezza e languida contemplazione.

PFM PREMIATA FORNERIA MARCONI Ore 21 Auditorium della Conciliazione Via della Conciliazione 4 da €25 a €46, info 06.32810333 Lo storico gruppo rock reinterpreta “La buona novella” di Fabrizio De Andrè.

Eclettico gruppo di Brooklyn sulle scene ormai da quindici anni, gli Oneida propongono i loro brani incalzanti e ossessivi tra psichedelia, hard rock, noise ed elettronica. Il devastante impatto dal vivo e il talento per l'improvvisazione rendono ogni loro concerto un evento memorabile. In apertura, l'interessante progetto musicale di Edible Woman, "tori rabbiosi in un negozio di porcellane cinesi". DIAFRAMMA Ore 22 Black out rock club Via Casilina 713, €10, info 06.2415047 Nati a Firenze all’inizio degli anni Ottanta come cover band dei Joy Division, i Diaframma del carismatico Federico Fiumani, oltre a essere stati tra i pionieri del filone dark wave in Italia, rappresentano una pagina importante della musica indipendente degli ultimi trent’anni. Li ritroviamo vivi più che mai con un nuovo album, “Niente di serio”, che si avvale del contributo alle tastiere di Gianluca de Rubertis (“Il Genio”).

KAOS & DJ CRIME Ore 22.30 Strike SpA Via U. Partini 21, €5 Una carriera di tutto rispetto, che dal 1985 lo ha visto esplorare le principali discipline dell'hip hop. Writer, breaker, mc e dj, Don Kaos presenta insieme a Dj Crime il suo rap incisivo e diretto, forte del successo del suo ultimo album, Post Scripta. INDUSTRIALIZED Ore 23 Villaggio Globale Lungotevere Testaccio €6, info 347.0707285 Torna al Villaggio Globale l’Heavy and teknotik underground party, con i live set dell'olandese Dr. Peacock e di altri prestigiosi ospiti.

DOMENICA 24 MARZO GINO PAOLI Ore 17 Teatro Sistina Via Sistina 129 da €30 a €58, info 06.4200711 GO DAI FEST: DAMO SUZUKI NETWORK, MISTAKING MONKS Ore 19.30 Angelo Mai Altrove Occupato Via delle Terme di Caracalla 55/a €5, info 329.4481358

LEE SCRATCH PERRY Ore 22 Rising Love, Via delle Conce 14 €10, info 339.4270672 Produttore, cantante e geniale artefice del suono giamaicano, Lee Perry fu il primo a valorizzare Bob Marley all'inizio degli anni Settanta e a imporre il dub come innovativa forma d'arte musicale. A settantasette anni continua a macinare nuove produzioni e collaborazioni, rivisitando il leggendario repertorio che lo ha reso famoso in tutto il mondo.

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MUSICA//concerti Nuovo appuntamento con il Go Dai Fest, affidato alla direzione artistica di Xabier Iriondo. Per l’occasione si esibisce in formazione con Damo Suzuki, Manuel Agnelli, Cristiano Calcagnile e altri musicisti, proponendo improvvisazioni, free jazz e arte visuale.

info 06.57305102 La band nata grazie all'ostinazione di due ragazzini di Manchester raccoglie i frutti del primo album. Un suono originale e maturo che, tra suggestioni esotiche e arrangiamenti curati, li ha catapultati in mezzo al miglior pop britannico.

ALESSANDRO MANNARINO Ore 21 Auditorium, Sala Santa Cecilia Viale Pietro De Coubertin 30 da €27 a €32, info 06.8082058

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Ore 22 Black out rock club Via Casilina 713 €10, info 06.2415047 Il trio di Pordenone amante di fumetti e travestimenti festeggia l'uscita del settimo album. Dopo la svolta raggae e dub di due anni fa, il gruppo intraprende la strada di un pop rock scanzonato, addobbato con tocchi di blues, folk e sonorità etniche.

Dopo il riconoscimento della SIAE che lo ha premiato come miglior giovane compositore italiano e l'uscita nelle sale del film “Tutti Contro Tutti” di cui ha firmato la colonna sonora, il cantautore romano rilegge in versione unplugged i brani del repertorio in un concerto per sole chitarre. Le sue ballate impetuose e malinconiche vengono reinterpretate insieme a nomi prestigiosi del mondo delle sei corde: Fausto Mesolella degli Avion Travel, Tony Canto e Alessandro Chimienti. MASSIMILIANO D'AMBROSIO Ore 21.30 Nuovo Cinema Palazzo Piazza dei Sanniti 9/A €3, info salavittorioarrigoni@yahoo.it Frequentatore e discepolo del Folkstudio, il cantautore romano presenta i suoi toccanti brani ispirati alla poesia e all’attualità.

LUNEDÌ 25 MARZO BALMORHEA Ore 21.30 Init Via della Stazione Tuscolana 133 info 06.97277724 L'ensamble texano, fautore di un post-rock acustico ed evocativo, innesta progressioni elettriche e ritmiche sostenute alle tradizionali sonorità di pianoforte, chitarra e archi.

GIOVEDÌ 28 MARZO EGYPTIAN HIP HOP Ore 22 Xs live, Via G. Libetta 13

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e accattivante.

DOMENICA 31 MARZO BOMB'O'NYRICS Ore 21 DalVerme Via Luchino dal Verme 8 info dalverme8@gmail.com Garage punk al femminile, scanzonato e retrò, per una dissacrante festa di Pasqua. DISCO CRISTO Ore 23 Muzak Via di Monte Testaccio 38/A Ingresso libero Party poco ortodosso e gioiosamente pagano all'insegna di ritmi elettronici, dubstep e electropunk.

VENERDÌ 29 MARZO

GIOVEDÌ 4 APRILE

GIOVANNI TRUPPI Le Mura, Via di Porta Labicana 24 "Io mi chiamo Giovanni e il mio nome è un plurale": poco più che trentenne, dissacrante e provocatorio, il cantastorie napoletano sovrappone registri musicali lontani anni luce per raccontare la sua generazione con tocco ironico e surreale.

ELIO E LE STORIE TESE Ore 21 Auditorium della Conciliazione Via della Conciliazione 4 da €26 a €46, info 06.32810333 Replica il 5

HONEYBIRD & THE BIRDIES

THE IRREPRESSIBLES Ore 22.30 Piper club Via Tagliamento 9 €20, info 06.81170551 Elettronica a tinte oscure unita a raffinate orchestrazioni, in brani introspettivi di grande forza espressiva. LISA GERMANO Ore 21 Angelo Mai Altrove Occupato Via delle Terme di Caracalla 55/a €5, info 329.4481358 Cantautrice visionaria, compositrice eclettica, virtuosa polistrumentista, Lisa Germano aggiunge l’ennesimo album al suo emozionante percorso ventennale.

Ore 21 Brancaleone, Via Levanna 13 info 06.82004382 Piccola e bizzarra orchestra che unisce sonorità brasiliane, psichedelia tropicale, indie-rock e punk in una riuscita e trascinante miscela di suoni e fantasiose coreografie.

SABATO 30 MARZO PALETTI Ore 22 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ingresso libero fino alle 22.30, dopo €5, info 06.70305684 Il cantautore bresciano presenta il suo primo album: un ironico autoritratto sulle note di un pop d'autore semplice

VENERDÌ 5 APRILE UMBERTO MARIA GIARDINI Ore 22 Black out rock club Via Casilina 713


€8, info 06.2415047 Dopo un silenzio durato più di due anni il cantautore marchigiano, meglio noto come Moltheni, torna a esibirsi dal vivo con i brani del nuovo album “La dieta dell’imperatrice”. Tornano gli accordi malinconici che sono ormai un marchio di fabbrica, un pathos intimista che degenera in scorribande elettriche e progressioni di archi. SKIP&DIE Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 ingresso libero fino alle 22.30, dopo €5, info 06.70305684 Ispirato da hip hop, indie-rock e sonorità elettroniche, il gruppo sudafricano-olandese canta il sole cocente, le strade polverose, le baraccopoli di Soweto, inneggiando all'amore e alla speranza.

SABATO 6 APRILE ACUSTIMANTICO Ore 21 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.8082058 Il talento multiforme degli Acustimantico mescola echi balcanici, sonorità jazz, tocchi sperimentali e melodie pop. LAETICIA TRIO Ore 22 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 €7, info 06.70305684 L'ex cantante degli Stereolab, al secondo album da solista, presenta in trio le sue ballate eteree e raffinate.

DOMENICA 7 APRILE SINÉAD O'CONNOR Ore 21 Auditorium, Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 da €25 a €35, info 06.8082058

di sei elementi. A vent'anni dall'irruento esordio, dopo aver tentato varie strade – la tradizione irlandese, il reggae, l'elettronica e l'ispirazione mistica – ripropone la grinta rock originale. A farla da protagonista è sempre la sua voce inconfondibile, modulata in infinite variazioni espressive.

MERCOLEDÌ 10 APRILE MASERATI Ore 21.30 Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42 €8, info 06.70305684 Band strumentale americana che porta sul palco l'ultima evoluzione del suo post-rock con influenze psichedeliche. NICOLA PIOVANI Ore 21 Auditorium, Sala Sinopoli Viale Pietro De Coubertin 30 €20, info 06.8082058 Compositore, pianista e direttore d'orchestra, prolifico e pluripremiato autore di colonne sonore, Nicola Piovani propone in questa occasione un racconto in musica ispirato ai viaggi di Ulisse: la lettura dei testi di Omero, Konstantinos Kavafis, James Joyce, Torquato Tasso, Pindaro e Umberto Saba si sovrappone a una sofisticata ricerca strumentale. AFRICA UNITE Ore 22 Black out rock club Via Casilina 713, €12 info 06.2415047 A vent’anni esatti dal fortunato tour di Babilonia e Poesia, disco che ne segnò l’exploit facendone uno dei più seguiti gruppi reggae italiani, gli Africa Unite

tornano a proporre il repertorio classico, riunendosi per l’occasione nella formazione originale.

GIOVEDÌ 11 APRILE LO STATO SOCIALE Lanificio 159, Via di Pietralata 159/a €10, info 06.41780081 “Mi sono rotto il cazzo della critica musicale/non siete Lester Bangs non siete Carlo Emilio Gadda/ si fa fatica a capire cosa scrivete e bontà di Dio avete dei gusti di merda/ Ci avete rotto il cazzo etichette indipendenti/ con 400 euro ti registro il disco in casa, suona bene, lo metti su Vimeo, fai girare la voce/ tra un anno a Coachella e tra due anni a fare il benzinaio”. Firmato Lo Stato Sociale, da Bologna a suon di elettro-pop. ENZO PIETROPAOLI QUARTET Ore 21 Casa del Jazz Viale di Porta Ardeatina 55 €10, info 06.704731

Riconosciuto come una delle realtà più interessanti del jazz moderno italiano, l'affiatato quartetto costruito attorno al contrabbassista romano presenta il suo repertorio fatto di composizioni originali e di rifacimenti che spaziano da Iggy Pop a Mendelssohn.

La tormentata interprete irlandese torna con un nuovo album, presentato in versione acustica da una formazione 41


MUSICA//concerti

VENERDÌ 12 APRILE

DOMENICA 14 APRILE

GIANNA NANNINI Ore 21 Palalottomatica Piazzale dello Sport 1 da €38 a €47, info 02.488571 Replica il 13

PATTI SMITH Ore 21 Auditorium, Sala Santa Cecilia Viale Pietro De Coubertin 30 da €35 a €60, info 06.8082058 Nell'ambito di My Festival, di cui ha curato la direzione artistica, la poetessa maledetta del rock propone un concerto imperniato su “Horses”, suo epocale album del 1975.

JOHN GRANT Ore 21 Auditorium, Sala Petrassi Viale Pietro De Coubertin 30 €17, info 06.8082058

MARTEDÌ 16 APRILE

Dal Texas all'Islanda. Dalle vellutate ballate folk del primo acclamato album solista alla svolta dark-elettronica del secondo. John Grant continua a raccontarsi, assecondando l’esigenza di esplorare linguaggi diversi e l’amore dichiarato per la dance e i sintetizzatori. Brani intensi e seducenti, testi raffinati che ruotano intorno a temi come religione, omosessualità, depressione e tossicodipendenza, mantenendo una lucidità di sguardo fuori dal comune. APPINO Ore 22 Black out rock club Via Casilina 713 €10, info 06.2415047 Primo disco solista per Andrea Appino degli Zen Circus, che si cimenta in un rock elettrico amaro e graffiante.

SABATO 13 APRILE KENI ARKANA Ore 21 CSOA Forte Prenestino Via Federico Delpino €5, info 06.21807855 Marsigliese di origine argentina, classe 1982, Keny Arkana ha iniziato a fare rap nelle banlieu sin da adolescente. Venuta su in un ambiente degradato e ostile, ha saputo incanalare la sua rabbia per denunciare l’ingiustizia, la repressione e il razzismo, portando avanti battaglie su battaglie per i diritti civili. La potenza delle sue rime è al servizio di una causa che non

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ha niente a che fare con le pagliacciate dello show business. La capacità di coagulare intorno a sé decine di artisti di diversa estrazione è la prova del coinvolgimento nella realtà in cui vive e la dimostrazione di un autenticità che la pone tra gli eredi più credibili di un rap che ha ancora qualcosa di valido da rivendicare. JAVIER GIROTTO & FRANCESCO NASTRO Ore 21 Auditorium, Teatro Studio Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.8082058 Improvvisazione live del duo formato dal sassofonista e compositore argentino, storico componente degli Aires Tango, e il pianista jazz napoletano. THE CHEMICAL BROTHERS Dj set Ore 23 Palazzo dei Congressi Piazza John Fitzgerald Kennedy 1 €35, info 06.54220870 Ultimi protagonisti nell’ambito di Ultrasonic - Rome Electronic Festival, i Chemical Brothers sono un monumento della musica elettronica contemporanea. Fin dagli anni Novanta hanno portato il big beat ballato nei club, un misto di dance e techno che incorpora influenze di rock psichedelico, reggae e funk, in cima alle classifiche di tutto il mondo con travolgenti esibizioni dal vivo.

GIOVANNA MARINI Ore 21 Auditorium, Sala Petrassi Viale Pietro De Coubertin 30 €15, info 06.8082058 Lasciandosi ispirare dal suono delle poesie di Montale, da Cassandra di Christa Wolf e dall’Antigone di Sofocle, Giovanna Marini mette in risonanza parole e canto, facendo ritorno alla sua formazione musicale classica. MARISA MONTE Ore 21 Auditorium, Sala Santa Cecilia Viale Pietro De Coubertin 30 da €15 a €45, info 06.8082058 Torna a esibirsi a Roma la morbida voce di Marisa Monte, da quasi quindici anni star internazionale della musica brasiliana. Accompagnata sul palco da una band di nove valenti musicisti, presenta le canzoni del suo nuovo album.

GIOVEDÌ 18 APRILE MARTA SUI TUBI Ore 22 Black out rock club Via Casilina 713, €13, info 06.2415047 Il nuovo album è uscito in contemporanea con la partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo ed è definito dal gruppo “il nostro lavoro più ambizioso e sperimentale”. Pop, blues, funky, elettronica, psichedelia, progressive, arrangiamenti classici: non manca davvero niente a questa misticanza in salsa siciliana, ennesimo tentativo di incontro tra musica di tendenza e alternativa.

SABATO 20 APRILE MACKA B CSOA La Strada Via Francesco Passino 24 Il leggendario dj rasta di Birmingham, famoso per i numerosi dischi incisi con Mad Professor e gli altrettanti successi riscossi in Giamaica, porta a Roma il suo stile consapevole e militante, fatto di invettiva politica e riflessione sociale.


RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

CHECCHINO DAL 1887 Tiro secco di Lombardo al 5’ del primo tempo, colpo di testa del centravanti fiumano Volk a inizio ripresa, rigore di Bernardini al 60’, poker di Fasanelli e, a tre minuti dalla fine, seconda rete di “Fuffo” Bernardini per il 5 a 0 finale. Botte da orbi in campo e tre espulsi ad arricchire ulteriormente la cronaca. Mio nonno, romano da cinque generazioni, mi raccontava spesso di quella storica domenica di marzo del 1931 in cui la Roma di Herbert Burgess, spinta da oltre 25mila spettatori in un rutilante Campo Testaccio, “asfaltò” la Juventus prima in classifica. Per evitare che il mio interesse scemasse, nonno Giovanni arricchiva ogni volta la storia con nuovi particolari. Fu così che all’ennesima rievocazione, quando aveva ormai esaurito tutti i possibili aneddoti legati a quegli indimenticabili 90 minuti, decise di includere nel racconto il dopo partita celebrato con i compagni di bisboccia in quella che un tempo era l’Osteria dell’Olmo. Gestita da Francesco Mariani, detto Checchino, l’osteria di Monte Testaccio era dal 1887 una vera istituzione nel quartiere e regno incontrastato del quinto quarto, ovvero della cucina ricavata dagli scarti degli animali macellati nel vicino Mattatoio. Animelle, coratella, insalata di zampette, testina, trippa, pajata, coda alla vaccinara... Ispirato come se stesse declamando la formazione della Roma, nonno snocciolava ogni volta tutte le prelibatezze della cucina di Checchino, concludendo sempre con queste parole: “Daje, cresci presto, che quanno diventi grande te ce porto!”

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RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

centro storico IL PENTAGRAPPOLO. Enoteca e music bar al Colosseo. Il locale dispone di un’ampia selezione di vini e propone un menu giornaliero a base di piatti semplici e gustosi che vengono realizzati con materie prime di alta qualità. Musica dal vivo nel fine settimana e tutti i giorni aperitivo. Via Celimontana 21 tel. 06.7096301. Chiuso il lunedì. ANGOLO DIVINO. Cucina romana, in-

ternazionale. Un luogo dove combinare buoni vini, grappe e distillati con una cucina sofisticata e in linea con i principi dello slow food. Via dei Balestrari 12, tel. 06.6864413. Chiuso lunedì a cena. BAFFETTO. Storica pizzeria nel cuore di Roma che serve le pizze basse e scrocchiarelle nei tradizionali piatti di latta. Via del Governo vecchio 114, tel. 06.6861617. Sempre aperto (solo la sera). DA DOMENICO. Specialità di pesce. A due passi dalla magnifica basilica di San Clemente, il locale offre i migliori piatti della tradizione romana. Via di San Giovanni in Laterano 134, tel. 06.77590225. Chiuso domenica a cena e lunedì. HASEKURA. A pochi passi dal Colosseo, cucina tradizionale giapponese in un ambiente gradevole e accogliente. Il menu, fisso a pranzo, offre ottime pietanze oltre al classico sushi. Via dei Serpenti 27, tel. 06.483648. Chiuso domenica e lunedì a pranzo. IL BOCCONCINO. Cucina romana. Il menu, che cambia in base ai prodotti di stagione, è realizzato con prodotti laziali spesso provenienti da presidi slow food. Via Ostilia 23, tel. 06.77079175. Chiuso mercoledì. IL DESIDERIO PRESO PER LA CODA. Dal nome “rubato” a una commedia di Picasso, questo ristorante a conduzione familiare propone da quasi trent’anni i piatti tipici della cucina romana. Vicolo della Palomba 23, tel. 06.68307522. Chiuso sabato a pranzo e domenica. L’ASINO D’ORO. Una cucina originale e curata in ogni minimo dettaglio. A pranzo è possibile scegliere la formula “pranzetto”, che garantisce un conto leggero senza rinunciare alle creazioni della fantasia dello chef. Via del Boschetto 73, tel. 06.48913832. Chiuso domenica e lunedì. OPEN BALADIN. Ampia selezione di birre artigianali italiane accompagnate da un menu curato. Da provare gli hamburger di carne piemontese. Presidio slow food. Via degli Specchi 6, tel. 06.6838989. Sempre aperto. TEMPIO DI ISIDE. Ristorante imperdibile per gli amanti delle specialità di pesce. Si consiglia la prenotazione. Via Pietro Verri, tel. 06.7004741. Chiuso domenica. THIEN KIM. Cucina vietnamita. La famiglia che gestisce questo bel ristorante da oltre trent’anni propone i migliori piatti della cucina orientale. Via Giulia 201, tel. 06.68307832. Chiuso domenica. TRATTORIA CADORNA. Piatti tradizionali della cucina romana in questo caratteristico ristorante a conduzione familiare. Ottimo rapporto qualità-prezzo. Via

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Raffaele Cadorna 12, tel. 06.4827061. Chiuso il sabato e a pranzo la domenica. VECCHIA ROMA. Ristorante dall’ambiente suggestivo, con sale affrescate e veranda su Piazza Campitelli. Il menu è una rivisitazione della cucina tradizionale romana. Piazza di Campitelli 18, tel. 06.56470282. Chiuso domenica a cena.

testaccio, trastevere AKROPOLIS. Piccolo ristorante nel cuore di Trastevere che offre i piatti della cucina greca a prezzi molto convenienti. Via di San Francesco a Ripa 103, tel. 06.58332600. Chiuso lunedì. CAVE CANEM. Situato nel cuore di Trastevere, il locale offre pizze basse e croccanti e i piatti tipici della cucina romana. Da provare le patate farcite con i diversi ripieni. Piazza di San Calisto, tel. 06.5898217. Sempre aperto. CONTESTACCIO. Cucina aperta fino a tarda notte. In questo ristorante e music club è anche possibile fare l’aperitivo. Via di Monte Testaccio 30, tel. 06.5743816. Sempre aperto. DA REMO. Una delle pizzerie più famose di Testaccio, da provare e riprovare nonostante l’inevitabile fila. Piazza di Santa Maria Liberatrice 44, tel. 06.5746270. Chiuso domenica. DAR POETA. In questa rinomata pizzeria di Trastevere la pizza viene fatta con un impasto molto particolare a base di farina di frumento e di soia integrale che rende il prodotto finale, oltre che gustoso, leggero e digeribile. Vicolo del Bologna 45, tel. 06.5880516. Sempre aperto. FELICE. Cucina romana. I primi sono sempre ottimi, le porzioni abbondanti e i dolci, tutti rigorosamente fatti in casa, deliziosi. È consigliata la prenotazione. Via Mastro Giorgio 29, tel. 06.5746800. Sempre aperto. > KETUMBAR. Prodotti sempre freschi e di stagione e una selezionata carta dei vini caratterizzano la cucina di questo ristorante - lounge bar situato al centro della movida di Testaccio. La domenica sfizioso brunch a base di prodotti naturali e bio. Attrezzato con sale per bambini con assistente. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Galvani 24, tel. 06.57305338. Sempre aperto. > LAGANINI. Pub nel cuore di Trastevere dove ascoltare buona musica blues e jazz dal vivo. Il locale dispone di uno spazio esterno ed è ottimo anche per gli aperitivi. Sconto del 30% a coppia per i lettori di Romoletto. Piazza di S. Calisto 15, tel. 06.5880305. Sempre aperto. OSTERIA LA GENSOLA. Cucina romana, specialità di pesce. Piazza della Gensola 15, tel. 06.58332758. Sempre aperto.

pigneto, san lorenzo, esquilino DA FRANCO AR VICOLETTO. Situata nel cuore di San Lorenzo, questa trattoria rappresenta un’ottima soluzione per mangiare pesce di qualità a prezzi acces-

sibili. Via dei Falisci 1, tel. 06.4957675. Chiuso lunedì. GRAPPOLO D’ORO. Aperta fin dal dopoguerra, questa storica osteria offre una prima scelta dei migliori piatti della nostra cucina in un’atmosfera calda e accogliente. Via Palestro 4, tel. 06.4941441. Chiuso sabato a pranzo e domenica. HANG ZHOU. Uno dei migliori ristoranti cinesi della Capitale trasferitosi di recente nella nuova sede. Via Principe Eugenio 82, tel. 06.4872732. Sempre aperto. > I FRATELLI. Pizze napoletane e i migliori piatti della cucina mediterranea riproposti con un pizzico di creatività. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via degli Umbri 14, tel. 06.4469856. Sempre aperto. L’ECONOMICA. Pizzeria storica da

sempre frequentata dagli studenti della vicina università. Via Tiburtina 44, tel. 335.6181970. Sempre aperto. NECCI DAL 1924. Il piccolo bar di quartiere frequentato un tempo da Pasolini si è trasformato in un affermato locale che dalla mattina fino a notte inoltrata offre un servizio di ristorazione di qualità. Via Fanfulla da Lodi 68, tel. 06.97601552. Sempre aperto. OTTAVIO. Uno dei più famosi ristoranti di pesce a Roma, a due passi dalla Basilica di San Giovanni. Si consiglia la prenotazione. Via di Santa Croce in Gerusalemme 9, tel. 06.7020520. Chiuso domenica. POMMIDORO. Nel cuore di San Lorenzo, la buona cucina romana della tradizione. Piazza dei Sanniti 44, tel. 06.4452692. Chiuso domenica. PORCA VACCA. Griglia a vista e possibilità di scegliere la carne direttamente dal bancone. Il locale offre anche piatti della tradizione romana e una vasta selezione di pizze. Via dei Sabelli 99, tel. 06.44361167. Sempre aperto. TIGER TANDOORI. Tra locandine di Bollywood e tavoli multicolore qui potrete provare i migliori piatti della cucina indiana, disponibili anche in servizio take away. Via del Pigneto 193, tel. 06.97610172. Aperto solo a cena, anche a pranzo il sabato e la domenica. TRAM TRAM. Cucina mediterranea. Via dei Reti 46, tel. 06.490416. Chiuso lunedì. TRATTORIA MONTI. Trattoria a conduzione familiare dove gustare i più buoni piatti della cucina marchigiana. Via di San Vito 13, tel. 06.4466573. Chiuso lunedì e domenica a cena. ZENOBIA. Specialità della cucina siriana e libanese. Piazza Dante 23, tel. 06.70490488. Sempre aperto.

nomentano, trieste > MAESTRALE. Accoglienza e servizio

di prim’ordine, ambienti curati ed eleganti e prodotti freschi e di qualità: nel cuore del quartiere Africano, un approdo sicuro per gli amanti del pesce. Aperitivo gratis e

sconto del 10% sul menu alla carta per i lettori di Romoletto. Piazza Elio Callistio 5, tel. 06.86391914. Sempre aperto.

OSTERIA ENOTECA 20E20. Cucina me-

diterranea e creativa. Moderna osteria a conduzione familiare all’insegna della qualità e del buongusto. Locale accogliente e servizio molto curato. Pane, pasta e dolci fatti in casa, ottima la carta dei vini. Via Gadames 20/a-b, tel. 06.86218173. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

> AGOSTINO ALLA PERGOLA. Cucina casareccia e pizza sottile come tradizione comanda. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Costantino Corvisieri 1, tel. 06.86321643. Sempre aperto. >COTTON CLUB. Musica jazz e cucina

internazionale in un locale accogliente e ricercato. Caffè a fine pasto in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Bellinzona 2, tel. 06.97615246. Aperto giovedì, venerdì e sabato. >DA BETTINA. Cucina romana e specialità di carne. Piccola trattoria a conduzione familiare all’insegna della qualità e della cortesia. Caffè o amaro in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Adolfo Venturi 14, tel. 06.8607544. Sempre aperto. >DEVIL’S CHAIR. Storico pub del quartiere Africano che offre un’ottima selezione di birre alla spina e in bottiglia e piatti della cucina romana, bavarese e tex mex. Musica dal vivo e trasmissioni eventi sportivi. Sconto del 10% sul menu alla carta per i lettori di Romoletto. Via Tripolitania 190, tel. 06.83607737. Chiuso sabato a pranzo e domenica. HARUSAKI. Cucina giapponese. Menu alla carta oppure opzione “all you can eat” sia a pranzo che a cena. Via Cremona 42, tel. 06.44236920. Chiuso a pranzo domenica e lunedì. >LABBATE MAZZIOTTA. Raffinata cioccolateria dove acquistare i dolci tradizionali molisani: mostaccioli, ostie ripiene, confetteria e, da un’antica ricetta, “la campana”, dolce tipico avignonese. Nel periodo estivo assortimento di semifreddi e cioccolatini gelato. Sconto del 15% su tutti i prodotti per i lettori di Romoletto. Via Tripolitania 136, tel. 06.86325853.

Chiuso domenica a cena e lunedì.

>LA CASETTA. Specialità di carne e di

pesce. Locale old fashion caratterizzato dalla freschezza delle materie prime e dalla cortesia del servizio. Calice di pro-

secco in omaggio per i lettori di Romoletto.

Via Famiano Nardini 3, tel. 06.86321642. Chiuso lunedì. MAMMA ANGELINA. Cibo di qualità, buona carta dei vini e convenienza economica: tutto si coniuga bene in questo ristorante del quartiere Africano. Viale Arrigo Boito 65, tel. 06.8608928. Chiuso mercoledì.

flaminio, parioli >AMBASCIATA D’ABRUZZO. Antipasti ottimi e abbondanti e specialità di carne e di pesce serviti con professionalità e cortesia. Delizioso l’agnello. 20% di sconto a pranzo e 10% a cena per i lettori di Romoletto. Via Pietro Tacchini 26, tel. 06.8078256. Sempre aperto. >CAFFÈ FONTANA: Bar, tavola calda e laboratorio di pasticceria. Dalla colazio-


ne all’aperitivo in un unico accogliente locale. 10% di sconto sui corsi di cucina e pasticceria per i lettori di Romoletto. Via Flaminia 101, tel. 063208397. Chiuso la sera. CICCIA BOMBA AI PARIOLI. Cucina romana e specialità di pesce. Via Ruggero Fauro 2, tel. 06.80692020. Chiuso domenica. IL BUCHETTO. In questo piccolo locale è possibile gustare la classica pizza romana cotta con il forno a legna. I prezzi sono molto accessibili. Via Flaminia 119, tel. 06.3201707. Chiuso martedì e sabato e domenica a pranzo. LO SGOBBONE. Locale semplice e tranquillo dove assaporare i migliori piatti della tradizione. Da segnalare i “Rigatoni alla Sgobbona” (prosciutto, pomodoro e formaggio). Via dei Podesti 10, tel. 06.3232994. Chiuso domenica. PAGAROMA. I piatti forti di questo ristorante sono sicuramente quelli a base di pesce, ma è gustoso anche il resto dell’offerta. Viale Bruno Buozzi 31, tel. 06.8070267. Chiuso domenica. >TALE QUALE COME L’ORTICA. Lo storico ristorante di via Flaminia ha cambiato sede ma è rimasto, appunto, “tale e quale”, con lo stesso proprietario e gestore di sempre, Vittorio, che per anni ha deliziato i romani con i ricchi sapori della cucina partenopea. Area riservata per il parcheggio per i clienti. Aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Archimede 80, tel. 06.3338709. Chiuso domenica.

vigna clara, fleming ACQUOLINA. Specialità di pesce. Via A. Serra 60, tel. 06.3337192. Sempre aperto. ANTICA TRATTORIA PALLOTTA. Cucina romana. Piazzale di Ponte Milvio 22, tel. 06.3334245. Chiuso mercoledì. CIME DI RAPE. Cucina romana, mediterranea. Corso di Francia 205, tel. 06.36303752. Chiuso domenica. JACINI. Dalla colazione fino alla cena, in questo locale potrete consumare tutti i tipi di pasto. Piazza Stefano Jacini 19, tel. 06.36381581. Sempre aperto. LA CAMPAGNOLA. Cucina romana, mediterranea. Via Flaminia Vecchia 863, tel. 06.33221975. Sempre aperto. LA NORMA. Cucina siciliana. Via Flaminia 732, tel. 06.3330210. Sempre aperto. RIO NORD. Churrascheria brasiliana nella quale è possibile gustare anche piatti della tradizione romana e la pizza cotta a legna. Via Cassia 340, tel. 06.33429818. Sempre aperto. UN 2 TRE. Cucina romana. Piazza Monteleone di Spoleto 11, tel. 06.97275044. Chiuso domenica.

prati ARIAN. Ristorante iraniano che il venerdì e il sabato unisce al menu tradizionale persiano un caratteristico spettacolo di danza del ventre. Via Tacito 54, tel. 06.45441122. Chiuso domenica.

CACIO E PEPE. Ottima cucina, porzio-

ni generose e buon rapporto qualitàprezzo. Via Giuseppe Avezzana 11, tel. 06.3217268. Chiuso sabato a cena e domenica. DA BENITO E GILBERTO. Ottima la cucina marinara di questo piccolo ristorante a conduzione familiare. Via del Falco 19, tel. 06.6867769. Chiuso domenica e lunedì. IL SORPASSO. Cucina mediterranea. Accanto ad una nutrita carta di vini delle migliori etichette, in questa enotecaristorante troverete una gustosa selezione di salumi e formaggi. Via Properzio 31, tel. 06.89024554. Chiuso il sabato e domenica a pranzo. L’ARCHETTO. Ambiente tranquillo e familiare dove mangiare buoni fritti e ottime pizze alla romana. Via Germanico 105, tel. 06.3231163. Chiuso il sabato e domenica a pranzo. LA PRATOLINA. Qui si possono provare ben 37 tipi di pizza differenti, chiamate “pinse” per il particolare impasto a lunga lievitazione che le rende digeribili e leggere. Buoni anche i dolci di produzione propria. Via degli Scipioni 248, tel. 06.36004409. Chiuso domenica. OSTERIA CENTOUNO. Sapori mediterranei con un pizzico di fantasia e ingredienti sempre freschi. Buona la scelta dei vini. Via Fabio Massimo 101, tel. 06.3235790. Chiuso sabato a pranzo e la domenica. OSTERIA DELL’ANGELO. Sapori tipici della cucina romana e ottimi piatti di carne alla brace. Una buona soluzione per coniugare buona cucina e prezzi accessibili. Via Giovanni Bettolo 24, tel. 06.3729470. Chiuso sabato e a pranzo domenica e lunedì. PIERO E FRANCESCO. L’offerta del menu di pesce di questo ristorante cambia giornalmente a garanzia di prodotti sempre freschi e genuini. Via Fabio Massimo 75, tel. 06.3200444. Sempre aperto. ZEN. Elegante ristorante dove è possibile gustare una vasta scelta di piatti tipici giapponesi. Via degli Scipioni 243, tel. 06.3213420. Chiuso sabato a pranzo e lunedì.

aurelio CANNE AL VENTO. Menu interamente dedicato ai piatti della tradizione sarda. Via della Madonna del Riposo 124, tel. 06.6629727. Chiuso il lunedì. DIVINPECCATO. Una cucina che mescola i sapori mediterranei alla creatività dello chef e a una buona selezione di vini. Piazza della Rovere 84, tel. 06.97605991. Chiuso martedì. FERRO E GHISA. Cucina siciliana e specialità di carne. Circonvallazione Aurelia 11, tel. 06.66032638. Sempre aperto. I QUATTRO MORI. Cucina sarda. Porzioni abbondanti e buon rapporto qualità prezzo in questa trattoria a due passi da San Pietro. Via delle Fornaci 8, tel. 06.6390195. Sempre aperto. LA NOCETTA. Cucina mediterranea, spe-

cialità di pesce. Via Aurelia Antica 378, tel. 06.6623853. Chiuso mercoledì. LA VITTORIA. I sapori del Mediterraneo e gustosi piatti della tradizione romana contraddistinguono questo ristorante a due passi dalla basilica di San Pietro. Via delle Fornaci 15, tel. 06.631858. Chiuso martedì. NAGOYA. Cucina giapponese. Via della Madonna del Riposo 145, tel. 06.6632821. Sempre aperto. OMBRE E CICHETI. Specialità della cucina veneziana, per originali aperitivi e ottime cene. Via del Lago Terrione, tel. 06.633280. Chiuso domenica. OSTERIA DEI PONTEFICI. Locale a conduzione familiare dove assaporare i piatti classici della cucina romana e italiana. Piazzale Gregorio VII 53, tel. 06.635206. TRATTORIA SORA PIA. Specialità di pesce. Via Aurelia 426, tel. 06.6626112. Chiuso domenica.

monteverde > OFFICINA CUCINA BISTROT. Cucina tradizionale ravvivata dagli spunti creativi dello chef Roberto Sponsali. Ogni 40 giorni nuovi piatti da scoprire. Buona scelta di vini. Martedì e mercoledì 10% di sconto per i lettori di Romoletto. Via A. Gandiglio 97/99, tel. 06.45494502. Aperto solo a cena, la domenica anche a pranzo. Chiuso lunedì. 360° SUD. Aperitivi equi e solidali. Via

Antonio Toscani 11, tel. 06.45494816. Chiuso domenica. ANTICA SCHIACCIATA ROMANA. Oltrealla tradizionale “pinsa” romana, ottimi antipasti a base di salumi e formaggi e dolci artigianali. Via Folco Portinari 38, tel. 06.536112. Sempre aperto. ANTICO ARCO. Cucina romana. Menu ricercato e cura del dettaglio caratterizzano questo ristorante.Piazzale Aurelio

7, tel. 06.5815274. Sempre aperto. BARRILI 66. Un piccolo locale che propone cucina Kosher, mescolandola alla tradizione romana e ai sapori mediorientali. Via Anton Giulio Barrili, tel. 06.58364414. Chiuso venerdì a cena e sabato a pranzo. BISTROT BIOLOGICO. Situato nella riserva naturale della Valle dei Casali, il bistrot utilizza solo prodotti bio, di stagione e a filiera corta. Via del Casaletto 400, tel. 06.45476909. Chiuso lunedì. DA CESARE. Una cucina casalinga e un ambiente semplice accompagnano un ottimo menu ispirato alla tradizione romana. Da provare gli antipasti. Via del Casaletto 45, tel. 06.536015. Chiuso mercoledì. HIMALAYA PALACE. Cucina indiana. E’ possibile scegliere menu fissi a base di carne, pesce, o vegetariani. Circonvallazione Gianicolense 277, tel. 06.5826001. Chiuso lunedì a pranzo. MEZÉ BISTROT. Cucina mediorentale e tradizionale romana. Via di Monte Verde 9, tel. 06.58204749. Chiuso domenica e lunedì a pranzo. SUKHOTHAI. Cucina thailandese. Via Andrea Busiri Vici 48, tel. 06.55263993. Chiuso martedì. TRATTORIA DEL PESCE. Buon rapporto qualità prezzo per un piccolo ristorante di pesce sempre freschissimo. Via Folco Portinari 27, tel. 06.95945393. Chiuso lunedì.

garbatella, ostiense AL PEPERONCINO. Menu con vasta scel-

ta di cibi, dalle pizze alle specialità calabresi. Ampia veranda esterna riscaldata durante l’inverno. Da provare le tipiche “bombe” calabresi, piccoli panini fritti ripieni di salumi. Via Ostiense 369, tel. 06.5410192. Sempre aperto. CACIO E COCCI. Cucina romana. Via del 45


RISTORO//a tavola/a pranzo e cena

Gazometro 36, tel. 06.5746419. Chiuso domenica. ER PANONTO. Frequentatissima pizzeria con ampio spazio esterno. Dai due forni a legna escono a getto continuo ottime pizze alla romana, accompagnate da un ricco buffet di antipasti freddi. Via Enrico Cravero 10, tel. 06.5135022. Chiuso mercoledì. HOSTARIA DAL GARBANTE. Specialità di pesce. Piazza Attilio Pecile 54, tel. 06.5755378. LE BISTROT. Specialità vegetariane, cucina creativa e francese. Via delle Sette Chiese, 160, tel. 06.5128991. Chiuso sabato a pranzo, domenica e festivi. L’INCONTRO. Accogliente ristorante in cui si possono gustare le specialità marinare. Imperdibili i dolci della costiera amalfitana, elencati con maestria dal gestore: tutti da assaggiare. Via delle Sette Chiese 188, tel. 06.5134801. Chiuso domenica. LI SCALINI DE MARISA. Ambiente familiare che offre i piatti tipici della cucina romana. Via Roberto De Nobili 17, tel. 06.51601969. Chiuso domenica. > POUT POURRI. In questo ristorante dall’atmosfera popolare si possono gustare alcune specialità della cucina araba come gli ottimi felafel e il couscous di carne o pesce. Buone anche le pizze. 10% di sconto per i lettori di Romoletto. Via Roberto De Nobili 9, tel. 06.5133312. Chiuso lunedì. TANTO PE’ MAGNA’. Trattoria romana aperta a pranzo e a cena. Cucina casereccia con ingredienti selezionati a prezzi convenienti. Via Giustino De Jacobis 9, tel. 06.51607422. Sempre aperto.

eur, colombo ‘O MASTO. Il menu offre diverse speciali-

tà della cucina partenopea. Le pizze possono essere ordinate con la base sottile, oppure con la classica base “napoletana”. Consigliato per famiglie e gruppi numero-

46

si. Largo Carlo Salinari 8, tel. 06.5413448. Chiuso lunedì. CASA NOVECENTO. Pizzeria, cucina creativa e romana. Piazza Guglielmo Marconi 32, tel. 06.54226011. Sempre aperto. DA VITTORIO. Trattoria di vecchio stampo nel cuore della Montagnola. Via Mario Musco 29, tel. 06.5408272. Chiuso domenica. DAL PANNOCCHIA. Pizzeria e cucina romana. Via Fiume Giallo 413, tel. 06.52378057. Sempre aperto. >LA ROSA ROSSA. Ampio locale in zona Montagnola dove è possibile mangiare i piatti classici della cucina mediterranea e buone pizze. Il servizio veloce e i prezzi contenuti lo rendono assolutamente consigliabile anche per la pausa pranzo. Caffè e digestivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via dei Georgofili 77-81, tel. 06.5134912 Chiuso sabato a pranzo e domenica. LA TAVERNA DEL PORTO. Cucina mediterranea. Viale della Civiltà del Lavoro 94, tel. 06.54210181. Sempre aperto. > MACINANTI. Pizzeria e griglieria. Locale a gestione familiare dove gustare una cucina leggera e creativa in un ambiente caldo e accogliente. Sconto del 10% per i lettori di Romoletto. Via Elio Vittorini 45, tel. 06.5010222. Chiuso domenica.

appia, tuscolana TRATTORIA PRISCILLA. Ricavata da una

vecchia “posta” del Cinquecento, nella splendida cornice del Parco dell’Appia Antica, da oltre 100 anni questa storica trattoria offre i migliori piatti della tradizione romana. Da non perdere i tonnarelli cacio e pepe e la punta di vitello alla fornara con patate arrosto. Via Appia Antica 68, tel. 06.5136379. Chiuso domenica a cena. > AL GROTTINO. Ottima selezione di birre per accompagnare un’ampia varietà di pizze: dalle più classiche a

quelle realizzate “su misura” con gli ingredienti scelti dal cliente. Un flute di birra “blanche” come aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Orvieto 6, tel. 06.7024440. Chiuso il mercoledì. > CRU.DOP. Pesce freschissimo e carpacci deliziosi accompagnati da una ottima selezione di vini. Prezzi leggermente al di sopra della media, ma assolutamente giustificati dalla qualità dell’offerta. Dolce in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Tuscolana 898, tel. 06.76909916. Chiuso lunedì. > LOCANDA DEI GIRASOLI. Situato in un casaletto rustico con giardino, questo ristorante gestito dalla cooperativa sociale “I girasoli” è pensato per favorire l’integrazione delle persone affette dalla sindrome di Down. Specialità sarde e un’ottima pizza caratterizzano il menu insieme a una buona scelta di dolci artigianali. Bruschetta in omaggio per i lettori di Romoletto. Via dei Sulpici 117, tel. 06.7610194. Chiuso lunedì. MEKONG. Lo chef di questo ristorante ha selezionato i migliori piatti della cucina vietnamita e le mille salse dai nomi impossibili con cui insaporirli. Da provare. Via Enea 56, tel. 06.7825247. Chiuso martedì a pranzo.

> MITHOS

TAVERNA DELL’ALLEGRIA.

Menu semplice e curato a base di piatti della tradizione riproposti in chiave innovativa. Ottimi i dolci realizzati con prodotti bio. Martedì e mercoledì 10% di sconto per i lettori di Romoletto. Via Benedetto Varchi 3, tel. 067840034. Chiuso il lunedì. > PIZZA AL TAGLIO. Una palapizza 50x30 cm, due gusti 7€. Una palapizza 1 metro x30 cm 12€. Consegne a domicilio gratuite per ordini superiori a 15€. Per ogni pala di pizza due supplì in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Licinio Murena 78/80, tel. 06.95945044. Sempre aperto. OSTERIA DEL VELODROMO VECCHIO.

Cucina della tradizione romanesca realizzata con prodotti di stagione e biologici. Via Genzano 139, tel. 06.7886793. Chiuso domenica.

martedì. MANGIANAPOLI. Pizzeria e cucina campana. Viale Agosta 39, tel. 06.2156785. Sempre aperto. OSTERIA BONELLI. Cucina romana. Via dell’Acquedotto Alessandrino 172, tel. 329.8633077. Chiuso domenica.

tiburtina > LA

PIAZZETTA DI PRATOLUNGO.

Ampia scelta di piatti di terra e di mare, con un menu che varia a seconda delle stagioni ed è sempre accompagnato da un’accurata selezione di vini. A due passi dal Raccordo, il locale è immerso nel verde con un grande spazio all’aperto per banchetti ed eventi speciali. Sconto del 10% sul menu alla carta per i lettori di Romoletto. Via della Torre di Pratolungo 16, tel. 06.41409170. Chiuso domenica a cena e lunedì a pranzo. LANIFICIO 159. Specialità di carne e di pesce. Via di Pietralata 159, tel. 06.4501384. Sempre aperto. LOCOMOTIVA. Pizzeria e specialità di pesce. Via dei Monti Tiburtini 151, tel. 06.41732913. Sempre aperto. > ORE DODICI. Un menu ricercato a base di pesce per questo ristorante gestito da uno staff tutto al femminile. Aperto solo a pranzo. Calice di vino in omaggio per i lettori di Romoletto. Via di Salone 94, tel. 06.41404058. Chiuso sabato e domenica. REGINÉ ROMA. Pizzeria e cucina campana. Via Tiburtina 1000, tel. 06.4112855. Sempre aperto. > SUSHI JO SENBA 2. Sushi e non solo, anche con la formula “all you can eat”. Un bicchiere di vino e caffè in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Enrico Serretta 13, tel. 327 1978899 Chiuso sabato e domenica. ZIGHINÌ. Cucina africana, eritrea. Via dei Monti di Pietralata 43, tel. 06.4500308. Chiuso lunedì.

prenestina, casilina

monte sacro, talenti, nuovo salario

‘O SOLE ‘E NAPULE. Pizze rigosamente napoletane e un’ampia scelta di fritti. Via Olevano Romano 67, tel. 06.2593617. Sempre aperto. ARANCIA BLU. Cucina vegetariana. Via Prenestina 396, tel. 06.4454105. Sempre aperto. BETTO E MARY. Cucina romana. Via deSavorgnan 99, tel. 06.64771096. Chiuso domenica. DA PEPPE A TOR CERVARA. Cucina romana. Via di Tor Cervara 65, tel. 06.2294317. Chiuso domenica ENQUATASH. Cucina etiope ed eritrea. Viale della Stazione Prenestina 55, tel. 06.273767. Chiuso lunedì e da martedì a giovedì a pranzo. L’ANGOLO ROMANO. Pizzeria, cucina romana e specialità di carne. Via delle Giunchiglie 55, tel. 06.24407769. Chiuso

ANTICA HOSTARIA DEI GHIOTTONI. Cucina romana, pugliese. Via Petritoli, tel. 06.8813082. Chiuso domenica a cena e lunedì a cena. CUCARA MACARA. Cucina messicana. Viale Gottardo 85, tel. 06.82001871. Chiuso domenica. EL DUENDE. Cucina spagnola. Via di Valle Melaina 68, tel. 06.87194923. Sempre aperto. > EMPORIO 9 SINCE 2011. Qui potrete gustare antipasti sfiziosi e ricercati, ottimi primi e carne danese o argentina di prima qualità. Buona anche la pizza preparata alla romana. Ampio parcheggio. Aperitivo in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Ugo Ojetti 494, tel. 06.821585. Sempre aperto. GRAZIA DELEDDA. Elegante ristorante dove assaggiare prelibatezze di terra


e di mare. Via di Sacco Pastore 14, tel. 06.8604333. Sempre aperto. > I GLADIATORI. Bistecche alla griglia in tutti i tagli e cotture e buone pizze. Dispone di due sale per la visione delle partite. Sconto del 5% per i lettori di Romoletto. Via della Bufalotta 131, tel. 06.87201590. Sempre aperto. LA PIAZZETTA DI MONTESACRO. Cucina romana e specialità di carne. Via Nomentana Nuova 65, tel. 06.8184228. Chiuso sabato a pranzo. PIZZANDO GRIGLIANDO. Pizza rigorosamente napoletana e carni alla griglia. Piazzale Jonio 39, tel. 06.8106754. Sempre aperto.

cassia, flaminia ANTICA OSTERIA L’INCANNUCCIATA.

Tradizione e ispirazione personale nella cucina di questa antica osteria, con prodotti genuini e di prima scelta. Buono il rapporto qualità-prezzo. Via della Giustiniana 5, tel. 06.4542282. Chiuso domenica e lunedì a pranzo. DA BAFFONE. Pizzeria e cucina mediterranea con ampio spazio all’aperto. Via Flaminia 976, tel. 06.3332428. Sempre aperto. FATTORIA DI CLOTILDE. Pizzeria e cucina romana. Via Cassia 1844, tel. 06.30895695. Sempre aperto. LA VERGARA. Pizzeria e cucina romana. Via della Giustiniana 764, tel. 06.30365351. Chiuso domenica a cena e

il martedì. LE CICALE DI VEIO. Grande locale con

un ampio spazio all’aperto e area giochi per i bambini. La cucina tradizionale rivisitata offre piatti sfiziosi. Via della Giustiniana 1012, tel. 06.45494122. Chiuso domenica a cena e lunedì. LE GROTTE DI LIVIA. Cucina romana, specialità di carne. Piazza Saxa Rubra 9, tel. 06.33611253. Chiuso lunedì. LIFE. Una pizzeria che usa prodotti rigorosamente biologici. Vi si possono gustare anche pietanze vegane, dalle pizze realizzate con farina di kamut, ai dolci. Via Cassia 701, tel. 06.33265318. Chiuso lunedì. LO SCARABOCCHIO. Cucina romana. Via della Giustiniana 87e, tel. 06.33614278. Sempre aperto. MAMA’S. Pizzeria e cucina mediterranea. Via Bellagio 2, tel. 06.33614537. Chiuso sabato a pranzo e domenica a pranzo.

balduina, monte mario BIOGUSTO. La cucina di questo risto-

rante utilizza solo prodotti biologici. L’atmosfera è semplice ma confortevole. Via Trionfale 9516, tel. 06.30683560. Sempre aperto. IL COCOMERINO. Pizzeria e specialità di carne. Viale Cortina d’Ampezzo 379, tel. 06.35072818. Sempre aperto. IL PEPERONCINO DISPETTOSO. Piatti

della cucina romana, carni alla griglia e una vasta scelta di condimenti per le pizze. Viale delle Medaglie d’Oro 158, tel. 06.35498451. Sempre aperto. IL QUINTO QUARTO. Oltre ad offrire

un’ottima selezione di piatti della cucina romana, il locale organizza degustazioni, presentazioni di prodotti tipici, pubblicazioni e corsi di cucina. Via della Farnesina 13, tel. 06.3338768. Chiuso domenica. LA CAMILLUCCIA. Il menu a base di pesce offre ottimi carpacci oltre a dolci esclusivamente fatti in casa. Per gli amanti della carne, un ottimo maialino sardo su ordinazione. Sale ampie e un giardino per i fumatori. Via Mario Fani 113, tel. 06.3014342. Chiuso lunedì. LA PERGOLA. Cucina mediterranea. Via Alberto Cadlolo 101, tel. 06.35092152. Chiuso domenica e lunedì. LOSTERIACARINA. Pizzeria e cucina romana. Via Ottavio Assarotti 36, tel. 06.3381208. Chiuso martedì. MAMMA ITALIA. Pizzeria e cucina romana. Via dell’Acqua Traversa 196, tel. 06.3312786. Chiuso sabato a pranzo e lunedì. OSTERIA DA GNEGNO. Cucina romana. Via dei Prati della Farnesina 10, tel. 06.3336166. Chiuso domenica.

boccea, primavalle CHECCO AL 13. Specialità di pesce. Via

Aurelia 1249, tel. 06.66180040. Chiuso domenica a cena e lunedì. EL PUEBLO. Oltre ai piatti della cucina messicana, offerta di cibi preparati alla maniera precolombiana. Ampia selezione di rum e tequila. Via Giacinto De Vecchi Pieralice 34, tel. 06.631855. Sempre aperto. GAIA.BIO. Pizzeria e cucina creativa. Il regno del cibo biologico, con menu specifici anche per vegetariani e vegani. Sabato e domenica aperto anche a pranzo. Largo Guido Cencetti 13, tel. 06.35511307. Chiuso lunedì. HOSTARIA ER GAMBERO ROTTO.Cucina romana. Via Garlasco 140, tel. 06.3096087. Chiuso domenica a cena, lunedì e martedì. IL MAGHETTO. Pizzeria, cucina romana e specialità di pesce. Via del Castello di Porcareccia 8, tel. 06.61562671. Chiuso lunedì. INKA’S GRILL. Il posto giusto per conoscere le specialità della cucina peruviana. Via del Forte Boccea 96, tel. 06.97270531. Chiuso mercoledì. L’ANTICA TORRE. Pizzeria e cucina tipica. Locale ben curato e con un bel giardino. Via Pio IX 15, tel. 06.66017702. Sempre aperto a cena, anche a pranzo la domenica. LA TANA DER PORPO. Specialità di pesce. Ingredienti freschissimi, tavoli all’aperto. Via di Boccea 1176, tel. 06.61597408. Chiuso lunedì. ZI ANGELINO. Pizzeria e cucina romana. Via dei Monti di Primavalle 27, tel. 06.61648061. Chiuso lunedì.

portuense, marconi ALMACRÌ. Pizzeria, bisteccheria e cu-

cina romana. Via Portuense 367, tel. 06.5593998. Chiuso martedì. DAR CORDARO. Cucina romana. Via del Forte Portuense 4, tel. 06.5836751. Chiuso domenica e lunedì. GECO BIONDO. In questo accogliente ristorante vegetariano e vegano la cucina è tutta a base di prodotti biologici. Via Gerolamo Cardano 105, tel. 06.5571048. Chiuso lunedì a cena. IL SECCHIO E L’OLIVARO. Cucina creativa, romana. Ottime anche le bruschette e le pizze. Parco giochi per i bambini. Via Portuense 962, tel. 06.6552192. Sempre aperto. LA FUCINA. Pizze leggere curate come piatti d’autore, realizzate con prodotti di alta qualità provenienti da coltivazioni biologiche. Dolci fatti in casa. Via Giuseppe Lunati 25, tel. 06.5593368. Chiuso sabato. LA SMORFIA. Un angolo di sapori campani. I piatti più richiesti sono quelli a base di pesce. Via Silvestri 197, tel. 06.66158580. Chiuso a cena domenica e lunedi. LOCANDA DEI MASSIMI. Cucina romana, campana. Via Portuense 863, tel. 06.6550684. Sempre aperto.

ardeatina, laurentina CHECCO DELLO SCAPICOLLO. Grande locale con ampio giardino che offre un tradizionale menu a base di pesce, insieme a una buona scelta di pizze. Un’istituzione nel quartiere. Via dei Genieri 5, tel. 06.5018502. Chiuso lunedì. CIOPA BLU. La pizza classica napoletana, dalla base soffice e digeribile, realizzata anche in versioni “creative” dalle mani sapienti del Mastro pizzaiolo. Via Giunio Antonio Resti 49, tel. 06.5192275. Chiuso domenica e sabato a pranzo. DEA DI ROMA. Pizzeria, cucina mediterranea, regionale e romana. Via Andrea Millevoi 49, tel. 06.51962801. Sempre aperto. > PIZZA AL TAGLIO. Una palapizza 50x30 cm, due gusti 7€. Una palapizza 1metro x30 cm 12€. Consegne a domicilio gratuite per ordini superiori a 15€. Per ogni pala di pizza due supplì in omaggio per i lettori di Romoletto. Via Laurentina 794, tel. 06.45551505. Via Ardeatina 986, tel. 06.71302929. Sempre aperto. PINGUSTO EDEN - SUSHI WOK. Grande ristorante di cucina asiatica che propone la formula buffet “all you can eat”. Pesce, carne e verdure possono essere scelte direttamente dal bancone e cotte alla piastra o nel caratteristico wok. Via Pontina 501, tel. 06.94534327. Sempre aperto. VINUM VINI. Specialità regionali, prodotti di stagione e una selezionata carta dei vini offerti in un’atmosfera piacevole e informale. Specialità della casa, l’aperitivo a base di “trapizzini” farciti. Via dei Corazzieri 32, tel. 06.54220182. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

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