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Se non apri gli occhi non puoi meravigliarti

YOUNG MAN IN A FOREST

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don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 03/08/18

C’è una profezia nascosta proprio tra le cose di ogni giorno, tra i volti delle persone che abitano le nostre giornate. Cosa ci impedisce di vederla?

In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli?  Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?  E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». 
E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 
E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità. (Matteo 13, 54-58)

Da dove gli vengono dunque tutte queste cose? E si scandalizzavano per causa sua.

Lo stupore dei compaesani di Gesù si trasforma in problema. Da una parte non possono fare a meno di constatare come l’insegnamento che ascoltano sia pieno di sapienza e assolutamente affascinante. Dall’altra c’è dentro di loro un radicato pregiudizio che li frena:

Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi?

Sembra quasi la radiografia di ciò che capita sovente anche a noi quando tra una cosa vera e una nostra convinzione solitamente scegliamo la nostra convinzione. Da quel momento in poi la cosa vera diventa per noi scandalo, pietra d’inciampo, ostacolo. Dovremmo sempre domandarci quanto siamo realmente disposti a mettere in discussione i nostri pregiudizi e a riconoscere le cose vere che sono davanti a noi, perché molto spesso è proprio a causa dei nostri pregiudizi che non riusciamo a riconoscere Gesù che passa dentro la nostra vita.

E questo succede perché Gesù nel passare non vuole attirare la nostra attenzione attraverso il sensazionale, ma attraverso la scoperta di un significato più profondo nelle cose di sempre, quelle a cui magari ci siamo ormai abituati. C’è una profezia nascosta in casa nostra, tra le cose di ogni giorno, tra i volti delle persone che abitano le nostre giornate, ma noi siamo incapaci di accorgercene perché siamo convinti che le cose vere, la profezia del reale, è in un giorno che verrà e in un posto che non sappiamo.

Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.

È proprio a causa dei nostri pregiudizi, della nostra incredulità che Gesù non può operare miracoli, cambiamenti. In fondo è difficile mostrare un paesaggio bellissimo a chi ostinatamente mantiene gli occhi chiusi pensando che il paesaggio sia solo ciò che lui si immagina del paesaggio.

#dalvangelodelgiorno

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