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Ricordate la raccolta fondi per il senzatetto che aveva aiutato la ragazza? Non è finita benissimo

HOMELESS,MAN,MONEY

GoFundMe

Paola Belletti - pubblicato il 30/08/18

Fare il bene per bene non è semplice: quello che fa davvero la differenza è il cuore dell'uomo...

La storia è iniziata lo scorso novembre e pareva ormai scontato il lieto fine: la ragazza rimasta in panne con l’auto viene soccorsa da un uomo che vive per la strada. E’ Johnny Bobbit jr. e in quel momento ha in tasca venti dollari. Li usa tutti per correre a comprare il carburante che servirà a Kate per ripartire e tornare a casa.

Kate McClure e Mark D’Amico, il suo fidanzato, sono commossi per tanta generosità e decidono di ripagare il provvidenziale insolito soccorritore. Tra le tante utilità che la rete mette a nostra disposizione c’è quella di poter ingaggiare raccolte fondi su larga scala: e così la campagna di crowdfunding su GoFundMe va alla grande e dai primi duemila dollari scarsi si arriverà fino a quasi quattrocentomila. Ma ora pare che di quei quattrocento ben duecento siano già spariti e la metà restante, che spetterebbe a Bobbit, non è arrivata a destinazione.


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“Mi cambieranno la vita”, ne è sicuro Johnny. Ma le storie vere sono più complicate, gli aneddoti edificanti devono fare i conti con la realtà soprattutto quella del cuore umano. E al potere che la ricchezza con le sue illusioni esercita su di esso.

I due giovani hanno comprato una casa al senzatetto, come promesso, ma ha le ruote ed è parcheggiata nel terreno della famiglia della ragazza: si tratta di un camper. La macchina, anche quella in alto nell’elenco delle cose che con i soldi gli avrebbero provveduto, è un SUV usato e intestato McCLure. “Perchè non potesse rivenderlo” spiegano i quasi benefattori.

Per contro in questi mesi il tenore di vita della coppia si è innalzato avendo messoa budget (di soldi già in loro possesso, garantisce la coppia) vacanze in California, Florida e Las Vegas e una BMW nuova fiammante. La vicenda non è chiara offuscata dal fumo del fuoco incrociato tra le due fazioni: il clochard con problemi di droga e la coppia dove lui ha dipendenza dal gioco d’azzardo ora sono schierate l’una contro l’altra. Ora si parlano (anche) attraverso i media.

In un’intervista la coppia si è difesa sostenendo di aver pagato in quei casi tutto di tasca propria mentre Bobbit in appena due settimane avrebbe bruciato ben 25,000 dollari che i due gli avevano dato. McClure e D’Amico sostengono inoltre che in alcuni occasioni Bobbit sarebbe arrivato a derubarli e a impegnare oggetti di loro proprietà per pagarsi la droga. Bobbit respinge queste accuse e accusa la coppia di controllare direttamente i soldi, ai quali lui non ha accesso. (…) Intanto i legali di GoFundMe stanno cercando di venire a capo della questione e la disputa potrebbe arrivare fino in tribunale. (Today)

I legali della piattaforma per la raccolta fondi sono già al lavoro, ma ora il rischio è che la faccenda finisca in tribunale.

Che dire di questa vicenda che in fondo resta a suo modo esemplare? Che non sono i soldi a cambiarci la vita, caro Johnny. Che probabilmente è vero che non li sapresti gestire. Ma dal canto loro nemmeno i tuoi benefattori, partiti con le migliori intenzioni, sembrano tanto bravi. Avranno ceduto, come li accusi tu e sembra che ne abbia ben donde, alla tentazione di fare un po’ di bella vita, sperando pure loro che i soldi ne cambiassero radicalmente la qualità. Invece alla fine, ma anche all’inizio, ha sempre ragione Nostro Signore, che ci ama, non dimentichiamolo. E le cose che dice sono sempre per il nostro bene.

Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo. (Mt 7, 14-16)

E anche ora,  chiamato a dirimere questa disputa potrebbe risponderci così, come nel Vangelo di Luca:

E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni» (12, 15)

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Il vero modello del benefattore che sa usare generosamente del suo denaro e lo ha anche amministrato con oculatezza è il buon samaritano. Senza raccolta fondi planetaria dopo aver tolto dalla strada il malconcio fratello sconosciuto, lo cura, lo ristora e  lo lascia all’albergatore al quale consegna subito dei soldi! Per questo c’è da aspettarsi che davvero, al suo ritorno, gli salderà anche il resto.

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