Nel 21 marzo del 1980 a Porto Alegre (Brasile) nasceva uno dei più grandi fuoriclasse brasiliani e del mondo, nasceva infatti Ronaldo de Assis Moreira, o meglio semplicemente, Ronaldinho. L’asso brasiliano ha deliziato le platee di tutto il mondo, ed è l’idolo indiscusso di tutti i brasiliani e dei tifosi delle squadre in cui ha giocato.

La carriera e le caratteristiche tecniche del campione

Ritenuto dai brasiliani uno dei più grandi di tutti i tempi, nelle solite difficili classifiche che si fanno da sempre, e particolarmente difficili da fare soprattutto in un Paese come il Brasile, terra di calcio e di tanti fuoriclasse, in primis citiamo Pelè, Zico, Ronaldo il fenomeno, Rivaldo e appunto lui, Ronaldinho.

Tecnicamente è uno dei calciatori più forti della storia, tocco di palla eccezionale, grande fantasia calcistica, grandi dribbling, è famoso anche per la sua grande capacità di fare assist impressionanti e per le sue punizioni spettacolari. Ronaldinho nasce da una famiglia umile di Porto Alegre, e perde il papà quando aveva solo 8 anni, ed ha avuto una infanzia molto difficile, e ha sempre dichiarato che l’uomo guida della sua famiglia e della sua crescita è il fratello maggiore, poi diventato suo procuratore. Esordi’ giovanissimo nella sua squadra del cuore, il Gremio di Porto Alegre, squadra storica brasiliana. Fu nominato Ronaldinho perchè era il più piccolo dei ragazzi con cui giocava. Si mise in luce subito nel campionato Gaucho, dove realizzò 15 gol in 18 gare e vinse il suo primo trofeo, il campionato nazionale Gaucho.

Dopo 4 anni con la maglia del Gremio, fu notato dal Psg e fu acquistato dai francesi con cui resterà due anni.

A Parigi il brasiliano restò due anni, ma senza vincere trofei, ma mostrò al mondo il suo talento cristallino, collezionando 17 goal in 55 partite ufficiali. Ma il brasiliano era desideroso di giocare in un campionato più competitivo e di vincere qualcosa di importante, e accettò la corte del Barcellona.

Col Barcellona furono anni dorati, pieni di goal, soddisfazioni personali e di squadra, e soprattutto deliziò per cinque anni i tifosi blaugrana con le sue magie. Con il Barcellona vinse due campionati spagnoli, una Champions League, e due supercoppe di Spagna.

Nel 2008 fu acquistato dal Milan con cui è restato due anni e mezzo, dando spettacolo a tratti, soprattutto nel primo anno.

Gli anni successivi fu costretto dagli infortuni continui muscolari a continui stop, ed ebbe sempre meno spazio, soprattutto nel Milan di Allegri. Con i rossoneri disputerà in totale 95 gare con 25 gol segnati, ma è entrato fin da subito nel cuore dei tifosi rossoneri, oltre per la sua classe, e per le sue magie, anche per la sua simpatia. Dopo la fine col Milan il fenomeno brasiliano ha deciso di rientrare nel suo amato Brasile e dopo una stagione al Flamengo, è passato all’Atletico Mineiro con cui ha addirittura vinto una Coppa Libertadores, l’equivalente della nostra Champions League, ed era la prima della storia della squadra mineira. Dopo due anni da eroe assoluto nella squadra brasiliana ha giocato in Messico per un anno, ed ha concluso la carriera in Brasile con la Fluminense giocando solo sette partite.

Ronaldinho ha vinto nella sua carriera tra i tanti trofei, un mondiale col Brasile, ed una coppa America ed un pallone d’oro. L’asso brasiliano è stato considerato da molti addetti ai lavori ed allenatori, uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.